Cerca nel sito

Julidochromis transcriptus

 

Julidochromis transcriptus

(Mathes, 1959)

 

Julidochromis transcriptus

 

Piccolo Ciclide africano del lago Tanganica. Da allevare preferibilmente in coppia (Maschio + Femmina) in vasca monospecifica. Difficoltà d'allevamento: media.

Fotogallery Julidochromis transcriptus

Nome scientifico:

Julidochromis transcriptus


Nomi comuni:

nessuno segnalato.


Famiglia:

Cichlidae


Luogo d’origine:

Africa Orientale (Lago Tanganica).


Morfologia:

corpo allungato e cilindrico, simile ad un piccolo siluro. Pinne pettorali strette ed appuntite, pinna dorsale che si estende dalla nuca fino al peduncolo caudale. Pinne dorsale, anale e caudale orlate di blu/azzurro, tonalità che diventa più evidente soprattutto durante le fasi riproduttive. La livrea di fondo di questo pesce è bianca perlacea, con a volte una leggera tonalità giallognola, e percorsa da varie bande e marezzature nere/blu scure, le quali tendono a disporsi a formare righe orizzontali in corrispondenza del muso e righe verticali in corrispondenza dei fianchi.


Dimorfismo sessuale:

femmine più piccole, maschi con corporatura più massiccia e tozza.


Dimensioni:

maschio fino a 8,5 cm, femmina fino a 7 cm.


Ciclo vitale:

non si hanno dati certi in merito.


Dimensioni Acquario:

almeno 60 litri netti per allevare una coppia (M. + F.) in vasca dedicata.


Valori consigliati per l’acquario d'allevamento:

- PH: 7,5 / 9,0
- GH: 15 / 25 °dGH
- KH: 10 / 20 °dKH
- Temperatura: 25 / 27 °C


Allestimento acquario d'allevamento:

cumuli di rocce calcaree su un fondo composto da sola sabbia fine. Se si desidera aggiungere qualche pianta è indispensabile fissarle saldamente (zavorre o vasetti) in quanto questo Ciclide ama istintivamente scavare nella sabbia e potrebbe sradicarle con disarmante facilità. Rispetto ad altri Ciclidi del Tanganika J. transcriptus è piuttosto sensibile alla presenza di Nitrato (NO3) e di altre sostanze tossiche che inevitabilmente vanno con il passare dei mesi ad accumularsi in acquari poco (o per nulla) piantumati. E’ quindi importante effettuare regolari e corposi cambi d’acqua parziali garantendo così il contenimento del problema (ad esempio il 20% alla settimana o il 30% ogni due settimane).


Alimentazione:

in natura si cibano di microfauna, insetti e piccoli crostacei, in acquario occorre offrir loro una dieta varia e completa comprendente sia vivo/surgelato che secco/liofilizzato. Ama anche cibarsi di alghe, quindi se vedete formarsi della patina algale sulle rocce presenti non preoccupatevene, sarà un’eventualità a lui molto gradita.


Livello di nuoto:

centro inferiore, difficilmente si allontana dalle rocce presenti in vasca.


Comportamento:

territoriale ed aggressivo, ma quasi esclusivamente verso i conspecifici (soprattutto tra maschi), tende invece ad ignorare le altre specie morfologicamente e cromaticamente ben differenti, purchè non invadano lo spazio dedicato alla sua riproduzione. Non si stacca quasi mai dagli ammassi rocciosi messi a disposizione, sui quali nuota rasente tenendo sempre il ventre rivolto verso le rocce. Se forma una coppia tende a delimitare un proprio territorio (in genere un anfratto roccioso e la zona immediatamente limitrofa) da cui poi allontanerà vigorosamente qualsiasi intruso.


Biocenosi:

consiglio di allevare questa specie in acquario monospecifico. E’ molto territoriale e piuttosto aggressivo in prossimità della riproduzione e quando schierato a difesa della prole.


La Riproduzione


Difficoltà d’ottenimento della riproduzione in cattività:

facile da ottenere.


Modalità riproduttiva:

specie ovipara.


Maturità sessuale:

viene raggiunta a 10 / 12 mesi d’età.


Formazione della coppia:

la coppia deve formarsi spontaneamente partendo da un gruppetto di giovani esemplari, forzature sono da evitare.


Alimentazione della coppia:

abbondare con le somministrazioni di vivo/surgelato per incentivarne l’istinto riproduttivo


Valori consigliati per l’acquario riproduttivo:

come acquario d’allevamento.


Allestimento acquario riproduttivo:

come acquario d’allevamento.
Se solo per riproduzione anche 40 litri sono sufficienti.


Deposizione e Fecondazione:

la femmina depone preferibilmente su fondo morbido all’interno di anfratti rocciosi e cunicoli. La coppia va assolutamente lasciata tranquilla altrimenti la deposizione non andrà a buon fine generando situazione di forte stress ed aggressività reciproca tra i due riproduttori. Appena deposte le uova vengono fecondate dal maschio. Una coppia affiatata e in condizioni di tranquillità depone regolarmente ogni 20 / 25 giorni. Ad ogni deposizione il numero di uova oscilla in genere tra 20 e 40 unità.


Schiusa e Primi Giorni:

non c’è modo di sapere esattamente dopo quanti giorni schiudono le uova di questo Ciclide, in quanto le uova sono tenute nascoste dai genitori e da essi attentamente vigilate fino alla schiusa ed al completamento del riassorbimento del sacco vitellino da parte dei piccoli. Terminato il riassorbimento del sacco vitellino i genitori accompagnano la prole fuori dalla tana per permettergli di nutrirsi, continuando a vigilarli attentamente ed amorevolmente. In genere è solo al sopraggiungere di questa fase che ci accorgiamo dell’avvenuta riproduzione.


Avannotti:

vanno cresciuti con abbondanti e frequenti somministrazioni di Artemia salina alternando l’Artemia con alimenti di qualità specifici per avannotti. I piccoli integreranno autonomamente la dieta nutrendosi anche delle alghe e della microfauna rinvenibili sulle rocce presenti. La crescita è piuttosto lenta. Quando i piccoli superano i 2 cm di lunghezza è meglio separarli dai genitori in quanto gli adulti comincerebbero a scambiarli per intrusi in grado di minacciare la sicurezza delle covate seguenti ed agirebbero di conseguenza (uccisione).

 


 

Si ringrazia Davide Robustelli di Acquarishop per la collaborazione in occasione di alcune foto realizzate presso la sede della sua attività.


Ultimo aggiornamento (Sabato 30 Gennaio 2010 00:28)

 

Lo staff di AquaExperience ricorda che i contenuti degli articoli e delle schede presenti in questo sito sono frutto di esperienze personali e pertanto spesso non ripercorribili con medesimi risultati in altre sedi e in altri acquari. Ciò che funziona perfettamente in un acquario potrebbe non funzionare per nulla in un altro. Lo staff di AquaExperience e gli autori del materiale in esso presentato non potranno quindi in alcun modo essere considerati responsabili per eventuali danni a persone, cose o animali derivanti dall'applicazione dei contenuti di tale materiale.