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Hypostomus plecostomus

 

Hypostomus plecostomus

(Linnaeus, 1758)

 

Hypostomus plecostomus

 

Famosissimo Loricaride amazzonico, direi il pesce ventosa succhiatore per eccellenza. E’ molto robusto e facile da gestire in giovane età, quello che però molti non conoscono al momento dell’acquisto è la dimensione raggiungibile da questo pesce in età adulta, mezzo metro! Gestire esemplari adulti di questo Loricaride è davvero impegnativo e quindi consigliabile solo a persone veramente appassionate ed esperte.
Difficoltà d’allevamento: facile all’inizio ma via via sempre più difficoltoso da gestire con l’aumentare delle dimensioni dell’animale. Per questi motivi non lo ritengo un pesce adatto a neofiti dell’acquariofilia.

Fotogallery Hypostomus plecostomus

Nome scientifico:

Hypostomus plecostomus


Nota al nome scientifico:

il Genere Hypostomus era fino a qualche anno fa classificato come Genere Plecostomus, quindi il nome di questo Loricaride era in precedenza Plecostomus plecostomus, nominativo ancora spesso utilizzato dagli appassionati e in ambito commerciale, ma ormai obsoleto.


Nomi comuni:

Pesce ventosa
Pesce gatto succhiatore
Pleco
Plecostomus plecostomus
Acipenser plecostomus


Famiglia:

Loricariidae


Luogo d’origine:

America Meridionale (Amazzonia, Guyana).


Morfologia:

profilo ventrale piatto per una migliore aderenza (e miglior ancoraggio) al substrato. Occhi sporgenti e bocca a ventosa rivolta verso il basso, adornata da piccoli barbigli ed in posizione quasi ventrale. Livrea assai variabile (mimetismo) ma in genere con una colorazione di fondo marrone media coperta da punteggiature e marezzature più scure. Pinne pettorali, dorsale e caudale molto sviluppate e portanti la stessa livrea del corpo. Il primo raggio della dorsale ed il primo delle pettorali sono in realtà spine acuminate usate in natura come arma di dissuasione e di difesa. La caudale è molto bipolata ma asimmetrica, con il lobo inferiore più lungo rispetto al superiore. E’ presente la piccola pinna adiposa. Fianchi e dorso dell’animale sono protetti da 4 file di placche ossee, le quali però ne limitano notevolmente la flessibilità corporea condizionandone i movimenti.


Dimorfismo sessuale:

non visibile ad occhio nudo.


Dimensioni:

In natura può raggiungere i 50 cm, in acquario però difficilmente supera i 35 cm.


Ciclo vitale:

da 11 a 15 anni.


Dimensioni Acquario:

in una vasca da 100 litri netti potete ospitare un esemplare di questo pesce per alcuni anni, ma sappiate che i Plecostomus crescono rapidamente, e 100 litri diverranno inevitabilmente insufficienti, sarete così costretti a cedere l’animale o a cambiare vasca. Se avete serie intenzioni di ospitare questo pesce degnamente per il suo intero ciclo vitale allora procuratevi un acquario da almeno 250 litri netti e sviluppato soprattutto in lunghezza! Un esemplare adulto richiede una gestione piuttosto impegnativa ed un filtraggio sovradimensionato, infatti sporca tantissimo, sia per il frequente spostamento del substrato causato dai movimenti della coda sia per la notevole quantità di feci prodotte.


Valori consigliati per l’acquario d'allevamento:

- PH: 6,0 / 8,0
- GH: 5 / 20 °dGH
- Temperatura: 20 / 29 °C


Allestimento acquario d'allevamento:

ama acquari ricchi di vegetazione, tronchi e nascondigli, con acqua mossa e ben ossigenata. Non è amante della luce forte e diretta, quindi create varie zone d’ombra e possibilmente filtrate su torba in modo da ambrare leggermente l’acqua. Fondo morbido e preferibilmente scuro. Filtraggio sovradimensionato.


Alimentazione:

in natura si nutre prevalentemente di microfauna, alghe e crostacei. In acquario cambia ben poco le proprie abitudini alimentari, quindi è importante inserirlo in acquari già rodati e ben maturi in modo da fargli trovare sufficiente presenza di microfauna e patine algali. Si può integrare la sua dieta con specifici mangimi in cialde a base vegetale (alghe e soprattutto spirulina), e con pezzetti di verdura sbollentati (ad esempio zucchine e cetrioli), ma non abituatelo troppo alle somministrazioni per vostra mano altrimenti diminuirà il consumo delle alghe già presenti in vasca, iniziando a ‘pulire’ sempre meno.


Livello di nuoto:

inferiore (fondo, arredi, vetri).


Comportamento:

pesce pacifico e socievole in giovane età, moderatamente territoriale in età adulta. Se non avete intenzioni di tentarne la riproduzione consiglio di allevarlo in singolo esemplare. E’ un pesce crepuscolare, molto attivo di notte e piuttosto statico e riservato di giorno. Passa il più del suo tempo a raschiare alghe da arredi e vetri, oppure nascosto in qualche anfratto in attesa del sopraggiungere del buio.


Biocenosi:

è un pesce pacifico ma abbastanza timido, che denota una certa territorialità in età adulta, l’ideale sarebbe quindi in acquari comunitari evitare di abbinarlo ad altre specie bentoniche (di fondo) così da lasciare il livello inferiore a sua completa disposizione, senza che debba sentirsi in competizione territoriale ed alimentare con altre specie.


La Riproduzione


Difficoltà d’ottenimento della riproduzione in cattività:

elevatissima. Specie riprodotta in cattività solo occasionalmente. Non se ne conoscono quindi molti dettagli.
Gli esemplari presenti nel circuito acquariofilo arrivano tutti da allevamenti siti in Hong Kong e in Singapore, ove però sono stati inseriti in veri e propri bacini idrografici artificiali , in pratica dei laghetti creati a scopo di allevamento, in tal modo i Plecostomus riescono a riprodursi come in natura. In alternativa a volte si fa ricorso a tecniche di induzione ormonale in laboratorio.


Modalità riproduttiva:

specie ovipara.


Allestimento acquario riproduttivo:

la femmina depone in anfratti o in avvallamenti del fondale. E’ quindi meglio inserire nella vasca riproduttiva degli arredi adatti a formare una o più tane, ad esempio con delle anfore o dei cumuli rocciosi.


Deposizione e Fecondazione:

la femmina depone in anfratti o in avvallamenti del fondale. Appena deposte le uova, il maschio provvede alla loro fecondazione. Uno o entrambi i genitori restano poi di guardia alle uova fino al sopraggiungere della schiusa.


Schiusa e Primi Giorni:

indispensabile un’abbondante presenza di alghe e microfauna.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 25 Gennaio 2010 22:48)

 

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