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Hyphessobrycon herbertaxelrodi

 

Hyphessobrycon herbertaxelrodi

(Géry, 1961)

 

Hyphessobrycon herbertaxelrodi - Foto di: Marco Manganaro

Hyphessobrycon herbertaxelrodi

 

Piccolo Caracide amazzonico. Poco esigente e molto robusto. Va allevato in branchi numerosi. Difficoltà d’allevamento: minima. Specie adatta anche a neofiti dell’acquariofilia.


Fotogallery Hyphessobrycon herbertaxelrodi

Nome scientifico:

Hyphessobrycon herbertaxelrodi


Nota al nome scientifico:

nessuna annotazione di rilievo.


Nomi comuni:

Tetra nero
Black neon
Black neon tetra


Famiglia:

Characidae


Luogo d’origine:

America Meridionale, Amazzonia (rinvenibile in Brasile, nel Rio Paraguay ed in Mato Grosso).


Morfologia:

corpo slanciato e compresso lateralmente. La livrea corporea di fondo è quasi trasparente, con tonalità tenue grigio/azzurro che tende al verde in corrispondenza del dorso. Il ventre è invece color argento. In corrispondenza della linea laterale due strisce parallele ed unite percorrono l’intero pesce, da appena dopo l'occhio fino al peduncolo caudale, la striscia inferiore più larga è nera, quella superiore appare di un brillantissimo bianco avorio iridescente, con leggera tonalità verde/giallognola. Pinne trasparenti. E’ presente anche la piccola pinna adiposa. Occhi con la metà superiore dell’iride color rosso fuoco.


Dimorfismo sessuale:

non visibile ad occhio nudo. Tuttavia in età adulta si riesce in genere a distinguere le femmine in quanto più tozze rispetto ai maschi, ciò a causa del volume maggiore in corrispondenza del ventre.


Dimensioni:

fino a 4,2 cm.


Ciclo vitale:

fino a 5 anni.


Dimensioni Acquario:

in 80 litri netti possiamo allevarne un gruppo di 7 / 8 esemplari.


Valori consigliati per l’acquario d'allevamento:

- PH: 6,0 / 7,5
- GH: 3 / 18 °dGH
- Temperatura: 23 / 28 °C


Allestimento acquario d'allevamento:

questo pesce non ama la luce intensa, ragion per cui è preferibile adottare una leggera filtrazione su torba che contribuisca ad ambrare leggermente l’acqua, ciò tra l’altro permetterà di esaltarne le tonalità della livrea. Per lo stesso motivo il fondo deve essere preferibilmente scuro. Una buona presenza di flora risulta assai gradita, ma a patto di lasciare comunque una buona parte centro anteriore dell’acquario sgombero, a disposizione per il nuoto. Ama acque ben ossigenate e mosse, soprattutto nei livelli centro superiori.


Alimentazione:

in natura segue dieta carnivora, in acquario si adatta ed accetta senza problemi tutti i più comuni alimenti per pesci d’acquario. Offrite comunque dieta varia senza mai escludere del tutto il vivo/surgelato, molto importante per ottenere esemplari longevi, intensamente colorati e predisposti alla riproduzione.


Livello di nuoto:

centro superiore.


Comportamento:

pesce gregario e socievole. Va tenuto in gruppi di almeno 7 / 8 esemplari altrimenti diviene timido e stressato.


Biocenosi:

assolutamente pacifico e socievole. Ideale ospite di vasche comunitarie con pesci di pari taglia ed altrettanto socievoli.




La Riproduzione


Difficoltà d’ottenimento della riproduzione in cattività:

media.


Modalità riproduttiva:

specie ovipara.


Maturità sessuale:

viene raggiunta verso i 12 / 15 mesi d’età.


Formazione della coppia:

in questa specie non si osserva formazione di coppie fisse. Le riproduzioni avvengono in genere in modo caotico in momenti di aggregazione del branco.


Alimentazione della coppia:

per invogliare questi pesci alla riproduzione la dieta deve progressivamente divenire esclusivamente a base di alimenti vivi/surgelati, con somministrazioni frequenti e generose.


Valori consigliati per l’acquario riproduttivo:

- PH: 5,0 / 6,2
- GH: 0 / 5 °dGH
- Temp.: 21 / 26 °C


Allestimento acquario riproduttivo:

anche una vaschetta da 20 litri può andar bene. Filtraggio ridotto al minimo con protezioni sulle bocchette di aspirazione. Inserite torba nel filtro e preferibilmente spargetene anche un po’ di quella in granuli direttamente sul fondo della vasca. Il fondo deve essere scuro e la luce quasi del tutto assente. Inserite alcune piante a foglie sottili (ad esempio Heteranthera zosterifolia) e coprite buona parte della superficie con piante galleggianti.


Deposizione e Fecondazione:

quando prelevate la coppia dall’acquario d’allevamento abbiate l’accuratezza di scegliere un maschio tra i più vispi ed intensamente colorati, ed una femmina che abbia un ventre bello gonfio (già carico di uova). Inseriteli di sera in condizioni di penombra e successivamente lasciateli in pace con la vasca quasi al buio completo. Alle prime luci del mattino, se tutto va per il verso giusto, avviene la riproduzione. Dopo guizzanti giochi amorosi ed inseguimenti vari i due riproduttori rilasciano in contemporanea i loro gameti (uova e spermatozoi) in una fase di nuoto affiancato rallentato nel livello superiore della vasca. Le uova così fecondate ricadono in basso, ed essendo molto appiccicose finiscono in parte incastrate tra la vegetazione ed in parte direttamente sul fondale. Appena avvenuta la deposizione i genitori vanno rimossi altrimenti non esiteranno a cibarsi sia delle uova che dei futuri avannotti. Il numero delle uova prodotte dipende dall’età della femmina, esemplari giovani che hanno appena raggiunto la maturità sessuale producono inevitabilmente poche uova, anche solo qualche decina, mentre femmine adulte sono in grado di rilasciare anche 500 uova. Se entro due / tre giorni la coppia non si è riprodotta è preferibile non insistere, provate a cambiare i riproduttori.


Schiusa e Primi Giorni:

la schiusa sopraggiunge dopo circa 32 / 36 ore. Per i primi due giorni i piccoli si alimentano dal proprio sacco vitellino terminato il quale occorre iniziare a somministrare alimenti specifici, molto frequentemente (dalle 7 alle 10 volte al giorno è l’ideale).


Avannotti:

per la prima settimana di vita la loro bocca è ancora troppo piccola e non sono in grado di accettare i naupli di Artemia salina, si deve quindi ovviare con cibi di taglia inferiore quali Rotiferi, Daphnia ed Infusori. Dal 10°/12° giorno si può quindi passare ai naupli di Artemia salina alternandola anche con appositi mangimi per avannotti a base di secco finemente sbriciolato.
Evitate pericolosi accumuli di elementi inquinanti durante tutta la fase d’accrescimento, piccoli e frequenti cambi d’acqua parziali e regolari sifonature solo la regola.

 


 

Si ringrazia Davide Robustelli di Acquarishop per la collaborazione in occasione di alcune foto realizzate presso la sede della sua attività.


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Ultimo aggiornamento (Venerdì 04 Novembre 2011 01:26)

 

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