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Hyphessobrycon bentosi

 

Hyphessobrycon bentosi

(Durbin, 1908)

 

Hyphessobrycon bentosi

 

Affascinante Caracide Sud Americano. Va allevato in gruppetti di almeno 6 esemplari, in acquari non inferiori a 60 litri netti. Indicato anche per neofiti.

Fotogallery Hyphessobrycon bentosi

Nome scientifico:

Hyphessobrycon bentosi


Nome comune:

Tetra ornato


Famiglia:

Characidae


Luogo d’origine:

America Meridionale (Guayane, Amazzonia settentrionale, soprattutto nel tratto superiore del Rio delle Amazzoni e nel Rio Negro)


Morfologia:

corpo rosa chiaro, quasi trasparente, con colorazione più intensa negli esemplari adulti. Una sfumatura più chiara evidenzia la linea laterale del pesce. Le pinne anale, ventrale e caudale sono orlate di rosso, soprattutto negli esemplari adulti alimentati prevalentemente con cibo vivo. Particolare la pinna dorsale (più lunga nei maschi) color arancio brillante alla base e bianca all'estremità.


Dimensioni:

fino a 4,3 cm


Dimorfismo sessuale:

gli esemplari maschi hanno la pinna dorsale decisamente più allungata


Valori consigliati per l’acqua:


- PH: 5,8 / 7
- GH: 3 / 15 °dGH
- Temperatura: 24 / 28 °C


Alimentazione:

in cattività accetta senza alcun problema tutti i più comuni alimenti (secco, granuli, surgelato, vivo, …). Occorre fornir loro una dieta ricca e completa, comprendente tassativamente vivo/surgelato. Vi ripagheranno sia in vivacità e salute che in brillantezza di colori.


Livello di nuoto:

centrale


Comportamento:

pesce di branco, sostanzialmente di indole pacifica, occorre inserirlo in gruppetti di almeno 6 / 7 esemplari, altrimenti diviene timido e irrequieto. Tra i maschi avvengono spesso lotte finalizzate alla definizione delle gerarchie del gruppo, mai cruente, che di solito si concludono entro i primi 2 / 3 giorni successivi all’inserimento nel nuovo acquario. Pesce adatto all’acquario di comunità con pesci di pari taglia, preferibilmente altri Caracidi. Se stressato diviene nervoso ed aggressivo. Indicato per vasche non inferiori ai 60 litri netti, con fondo scuro, acqua non eccessivamente mossa, folta vegetazione. Molto gradita la presenza di legni di torbiera.


Nota aggiuntiva:

viene spesso confuso (anche dai negozianti) con Hyphessobrycon serpae (Durbin, 1908), detto Tetra di Serpa, il quale presenta una livrea molto simile ad Hyphessobrycon bentosi, ma solo in giovane età. Da adulto invece l’H. serpae è nettamente distinguibile in quanto assume una colorazione più tendente all'arancione, presentando tra l'altro una evidente macchia nera in corrispondenza degli opercoli branchiali e la pinna dorsale con la parte terminale nera anziche bianca.

 

Riproduzione:

difficilmente ottenibile in cattività. La modalità è comunque quella tipica dei Caracidi. Uova e sperma vengono rilasciate in acqua aperta. Per tentarne la riproduzione occorre allestire una piccola vasca apposita, illuminazione moderata, filtraggio regolato al minimo o assente del tutto, cespugli di muschio (ad esempio Vesicularia dubyana) sul fondale, PH leggermente inferiore rispetto all’acquario di provenienza. Occorre introdurre i riproduttori in orario serale e lasciarli tranquilli. Se tutto va per il verso giusto la deposizione e la fecondazione delle uova potrebbero già avvenire al mattino seguente. Se non si ottiene nulla entro tre giorni non insistere e provare a cambiare la coppia. I genitori non effettuano alcuna cura parentale nei confronti della prole ed anzi non disdegnano di nutrirsene, è quindi opportuno levarli appena avvenuta l’eventuale deposizione.

Ultimo aggiornamento (Venerdì 04 Novembre 2011 00:00)

 

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