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Apistogramma agassizi

 

Apistogramma agassizi

(Steindachner, 1875)

 

Apistogramma agassizi

 

E' il più commercializzato e conosciuto degli Apistogramma. Piccolo Ciclide Sud-Americano dalla livrea molto accattivante ed adattabile anche a vasche di ridotte dimensioni. Va allevato in coppie o in piccoli harem formati da alcune femmine ed un solo maschio. Difficoltà d'allevamento: facile. Con un minimo di cognizione anche un neofita può riuscire nel suo allevamento.

 

Fotogallery Apistogramma agassizi

Nome scientifico

Apistogramma agassizi


Nomi comuni

Ciclide nano di Agassiz
pesce vescovo


Famiglia

Cichlidae


Luogo d’origine

America Meridionale (bacino amazzonico, rinvenibile in quasi tutto il corso del Rio delle Amazzoni).


Morfologia

Livrea bruna ravvivata da riflessi azzurrini delle squame dal bordo scuro. La pinna caudale del maschio è a forma di punta di lancia, arricchita da un disegno bianco orlato di bruno. La dorsale è bordata di rosso e di bianco. Le femmine presentano una livrea giallo-bruna percorsa da una linea orizzontale scura sui fianchi e da una linea obliqua che attraversa gli occhi, con pinna caudale arrotondata.


Dimorfismo sessuale

Le femmine sono più piccole ed hanno la pinna caudale arrotondata, a differenza dei maschi in cui la caudale ha forma lanceolata (a forma di punta di lancia). La colorazione dei maschi è molto più appariscente e vivace (vedere "Morfologia"). Solo durante la fase dell’accoppiamento e le seguenti cure parentali verso la prole la livrea delle femmine si ravviva divenendo color giallo molto acceso.


Dimensioni

Fino a 8 cm i maschi, fino a 5 cm le femmine.


Ciclo vitale

Da 2 a 3 anni.


Dimensioni vasca

Si consigliano 100 litri netti per un gruppo formato da 1 maschio + 3 femmine. Per solo una coppia (1 maschio + 1 femmina) si può passare a litraggi inferiori ma senza esagerare ... almeno 60/70 litri netti per allevamento e 40 litri netti per la riproduzione.


Valori consigliati per l’acquario d'allevamento

- PH: 6 / 6,5
- GH: 5 / 10 °dGH
- Temperatura: 20 / 26 °C


Allestimento acquario d'allevamento:

l'allestimento deve prevedere ricca vegetazione e molti nascondigli ottenibili utilizzando rocce, legni, pietre e mezzi gusci di cocco ricoperti di muschio. Non ama acquari eccessivamente illuminati. Il fondale è da preferire sabbioso e non troppo chiaro.


Alimentazione

In natura è carnivoro e quindi la sua dietà è composta al 100% da alimenti vivi (crostacei, piccoli vermi, insetti, microfauna); in acquario si adatta ed accetta senza problemi quasi tutti i più tradizionali alimenti commerciali. E’ comunque importante offrir loro una dieta ricca e completa alternando alimenti specifici per Ciclidi e alimenti vivi o surgelati.


Livello di nuoto

Centro inferiore.


Comportamento

Ama sostare nella parte bassa dell’acquario, a stretto contatto con il fondale che deve essere sabbioso e non troppo chiaro. E’ leggermente aggressivo e territoriale solo nei periodi riproduttivi o se l’acquario è impostato ed arredato male.


Biocenosi:

Tra tutti i Ciclidi nani è uno dei meno aggressivi, adatto quindi anche all’acquario di comunità. Si mostra però timido e spaventato se abbinato a pesci troppo vivaci ed aggressivi. Ideale risulta l’abbinamento ad altri tipi di Apistogramma e/o Corydoras.


La Riproduzione


Difficoltà d'ottenimento della Riproduzione

Media.


Nota: in acquario di comunità è possibile arrivare alla riproduzione di Apistogramma agassizi ma non senza numerose difficoltà e controindicazioni. Per riprodurlo con maggior successo, e con quindi una ben più alta percentuale di sopravvivenza tra i piccoli nati, occorre allevare gli Apistogramma da soli, in acquario dedicato, cercando di riprodurvi le condizioni d’acqua e di luce del biotopo d’origine.


Modalità riproduttiva

Specie ovipara.


Maturità sessuale

Non si hanno dati certi in merito.


Formazione della coppia

E' un pesce con abitudini poligame. Il maschio deve aver modo di formare un harem con più femmine.


Alimentazione della coppia

Prima dell’inserimento i riproduttori vanno, per almeno le ultime 2 settimane, alimentati quasi esclusivamente con cibo vivo (o surgelato), aumentando progressivamente anche le quantità e la frequenza delle somministrazioni, ciò contribuirà a stimolarne il desiderio di riproduzione.


Valori consigliati per l'acquario riproduttivo

- PH: 4,5 / 6
- GH: 3 / 5 °dGH
- Temperatura: 21 / 24 °C
- Capacità Minima: 40 litri netti per una coppia, 100 litri netti per un maschio più tre femmine

 

Allestimento acquario riproduttivo

Per l’acquario da riproduzione dovremo innanzitutto acidificare molto l’acqua, portandola a PH < 6, potremo inserire legni di torbiera che aiuteranno allo scopo risultando anche molto graditi ai pesci. Il fondo dovrà essere composto da sabbia fine di colorazione scura, con qualche pianta bassa, pietre e molti nascondigli (ideali i mezzi gusci di cocco rovesciati). Luce soffusa. L’ideale sarebbe inserire tre femmine ed un maschio in un acquario da circa 100 litri netti, non meno, in quanto ogni femmina deve poter disporre di una propria zona di “competenza”. Se invece vogliamo provare con solo una coppia (1 Maschio + 1 Femmina) possiamo optare anche per un acquario più piccolo, 40 litri netti possono bastare (stiamo comunque parlando di acquario riproduttivo). Prima dell’inserimento i riproduttori vanno, per almeno le ultime settimane, alimentati quasi esclusivamente con cibo vivo (o surgelato), aumentando progressivamente anche le quantità e la frequenza delle somministrazioni, ciò contribuirà a stimolarne il desiderio di riproduzione. Una volta inseriti nell’acquario da riproduzione occorre innanzitutto lasciarli tranquilli, non stategli troppo addosso, lasciate l’illuminazione al minimo necessario per l’osservazione. Se tutto va per il verso giusto la femmina non tarderà a deporre.

 

Deposizione e schiusa

Le uova vengono appiccicate sulla volta di una cavità con la femmina che inevitabilmente durante la deposizione starà girata al contrario, con il dorso verso il basso ed il ventre verso l’alto. Uova prima ed avannotti dopo sono sorvegliati solitamente dalla femmina, al padre spetta invece la difesa della zona circostante. In questa fase occorre assolutamente evitare di infastidirli altrimenti potrebbero ritenere in pericolo la propria prole finendo per cibarsene. L’ideale sarebbe lasciare i genitori a contatto con la prole in quanto questi simpatici Ciclidi praticano cure parentali nei confronti dei loro piccoli, ed è importante che ciò avvenga, altrimenti i piccoli, da adulti, potrebbero non essere in grado di fare altrettanto. Se però non vogliamo correre rischi allora è meglio separarli dalla prole.

 

Avannotti

Appena nati i piccoli si nutrono per qualche giorno del sacco vitellino dopo di che vanno sfamati da subito in modo abbondante e vario. L’ideale è somministrare diversi alimenti alternati, molto frequentemente ed in piccole dosi, si può optare per infusori, micro-worms, naupli di Artemia salina appena schiusi e secco finemente sbriciolato arricchito con vitamine liquide.

 


 

Si ringrazia Davide Robustelli di Acquarishop per la collaborazione in occasione di alcune foto realizzate presso la sede della sua attività.


Ultimo aggiornamento (Martedì 26 Gennaio 2010 12:02)

 

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