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Dermogenys pusillus

 

Dermogenys pusillus

(Kull e Van Hasselt, 1922)

 

Dermogenys pusillus

 

Pesce asiatico di superficie, molto particolare. Va allevato in branchi numerosi in acquari ricchi di piante alte fluttuanti. Pacifico verso le altre specie. E’ molto esigente nell’alimentazione e può essere allevato anche in acqua leggermente salmastra.
Difficoltà d’allevamento: elevata, è un pesce per esperti, soprattutto a causa delle tassative esigenze alimentari. Sconsigliato vivamente a neofiti.

Fotogallery Dermogenys pusillus


Nome scientifico:

Dermogenys pusillus


Nomi comuni:

mezzo becco
pesce scrivano


Famiglia:

Hemirhamphidae


Luogo d’origine:

Asia Sud Orientale (Thailandia, Malacca, Isola della Sonda), presente sia in acqua dolce sia in acqua leggermente salmastra.


Morfologia:

corpo molto allungato e compresso lateralmente all'altezza dell'attacco della caudale. Dorso dritto. Pinne caudale, anale e ventrali molto arretrate. Mandibola sensibilmente allungata e fissa. I fianchi hanno una colorazione argentea. Il dorso generalmente è più scuro. Ventre giallo chiaro tendente al bianco.


Dimorfismo sessuale:

i maschi hanno i raggi anteriori della pinna anale trasformati in organo copulatore, il quale ha comunque dimensioni davvero ridotte e risulta poco visibile.


Dimensioni:

fino a 7 cm.


Ciclo vitale:

non si hanno dati certi in merito.


Dimensioni minime acquario:

60 litri netti per un piccolo gruppetto di 5 / 6 esemplari.


Valori Acquario Allevamento:

- PH 6,8 / 7,8
- GH 8 / 30 °dGH
- Temperatura 20 / 28 °C


Allestimento acquario allevamento:

ama acquari ricchi di piante alte fluttuanti, con superficie poco mossa.


Alimentazione:

molto esigenti, accettano esclusivamente cibo vivo e surgelato (tranne rari casi segnalati). Consigliati Tubifex, larve di zanzara e piccoli insetti vivi (ad esempio moscerini, moschini della frutta e pulci d’acqua). Si nutre solo in superficie, l’alimento deve quindi galleggiare almeno il tempo necessario per essere notato e consumato. Tutti gli alimenti che non stanno galleggiando vengono in genere ignorati. In caso di acquario monospecifico eventuali avanzi di cibo non consumato sul fondale vanno quindi rimossi.


Livello di nuoto:

superiore


Comportamento:

i maschi sono territoriali tra loro ed ingaggiano cruenti combattimenti per stabilire le gerarchie del gruppo. Questo fenomeno perdura solitamente solo per i primi giorni successivi all’inserimento in acquario e si smorza una volta definite le gerarchie. Ama vivere in branchi numerosi trattenendosi in prossimità della superficie ove la particolare conformazione della bocca gli da la possibilità di alimentarsi più agevolmente. Verso le altre specie non manifesta alcuna aggressività mostrandosi assai socievole e pacifico.


Biocenosi:

assolutamente pacifico verso le altre specie, richiede però tranquillità, meglio quindi non abbinarlo ad altre specie che tendono a stazionare a ridosso della superficie.


Note varie:

il nome comune “mezzo becco” è dovuto alla particolare conformazione della sua bocca la cui mascella inferiore (rostro) è straordinariamente sporgente. Ciò gli consente in natura di ingoiare molto facilmente piccole prede vive galleggianti, ad esempio zanzare e moscerini. Durante le operazioni di cattura e tutte le successive movimentazioni la mascella inferiore può facilmente danneggiarsi, talvolta riportando infezioni anche letali. Al momento dell’acquisto controllate bene ed acquistate solo individui che abbiano la mascella inferiore perfettamente integra.

Nonostante gli esemplari disponibili nei negozi siano stati abituati all'acqua dolce, è preferibile una piccola aggiunta di sale apposito all'acqua dell'acquario, un cucchiaino da caffè raso ogni 5 litri d'acqua.




Riproduzione


Difficoltà:

bassa, si riproducono molto facilmente anche in cattività.


Modalità riproduttiva:

specie ovovipara.


Maturità sessuale:

non si hanno dati certi in merito.


Formazione della coppia:

in genere, all’interno del branco, è principalmente il maschio dominante ad accoppiarsi, mentre agli altri maschi sottomessi ciò non viene concesso con facilità. Vista tale caratteristica è quindi preferibile tentarne la riproduzione inserendo nell’acquario riproduttivo solo un maschio, abbinandolo a due o anche tre femmine. Inserendo invece maschi e femmine in rapporto uno ad uno si rischia di vedere i maschi troppo aggressivi e le femmine troppo stressate. All’interno del branco comunque non si formano mai coppie fisse ed i rapporti sessuali si susseguono in modo piuttosto casuale.


Alimentazione della coppia:

non si hanno indicazioni particolari in merito.


Valori consigliati per l’acquario riproduttivo:

valori come acquario d’allevamento (PH 6,8/7,8 , GH 8/30 °dGH, Temp. 20/28 °C).
Capienza minima in caso di inserimento di 3 esemplari (1 maschio e 2 femmine): 40 litri netti.


Allestimento Acquario Riproduttivo:

come acquario d’allevamento. E’ consigliato inserire folti cespugli galleggianti di Riccia fluitans per offrire riparo agli avannotti nei primi giorni di vita.


Deposizione e fecondazione:

sono pesci ovovipari, che quindi partoriscono avannotti già formati ed autosufficienti, ed anche in acquario si riproducono con facilità. La gravidanza dura circa 21/28 giorni ( a seconda della Temperatura). I piccoli, circa 20/30 esemplari alla volta, nascono già piuttosto sviluppati ma occorre immediatamente separarli dai riproduttori in quanto potrebbero venire da essi divorati, soprattutto dalla madre. Se l'acquario offre adeguati ripari in superficie (ad esempio Riccia fluitans) si può tentare di lasciare i piccoli a contatto con i genitori, ma inevitabilmente una parte degli avannotti verrà predata. Il sacco vitellino viene riassorbito in poche ore dopo di che è necessario iniziare ad alimentarli.


Gli avannotti:

gli avannotti sono molto voraci ed accettano da subito naupli di Artemia salina appena schiusi ed altre minuscole prede vive. La crescita dei piccoli è assai rapida, occorre quindi appena possibile fornir loro la stessa dieta normalmente somministrata agli adulti. Negli avannotti appena nati la macrosporgenza della mandibola non c’è, ma non preoccupatevi, già dopo una sola settimana comincerete a notarla.

 


 

Si ringrazia Davide Robustelli di Acquarishop per la collaborazione in occasione di alcune foto realizzate presso la sede della sua attività.


Ultimo aggiornamento (Mercoledì 27 Gennaio 2010 12:04)

 

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