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Astronotus ocellatus

 

Astronotus ocellatus

(Agassiz, 1831)

 

Astronotus ocellatus

 

Ciclide Sud Americano di grandi dimensioni (oltre 30 cm anche in cattività), territoriale, aggressivo, irruento, dalla gestione molto impegnativa. Sconsigliato quindi ad acquariofili alle prime armi o a chi non ha troppo tempo a disposizione per seguire a dovere il proprio hobby. Va allevato in acquario monospecifico di grandi dimensioni (non meno di 350 litri netti per una coppia).

 

Fotogallery Astronotus ocellatus

Nome scientifico:

Astronotus ocellatus


Nomi comuni:

pesce Oscar
Astronoto


Famiglia:

Cichlidae


Luogo d’origine:

America Meridionale, Amazzonia (Rio delle Amazzoni, Rio Paraguay, Rio Negro, Orinoco, Paranà, Istmo di Panama). Segnalato anche nella Guiana Francese.


Morfologia:

pesce dalle notevoli dimensioni, con grande bocca rivolta leggermente verso l'alto. La livrea giovanile è chiara, quasi bianca con marezzature più scure, ma crescendo cambia, mutando nella livrea definitiva degli esemplari adulti, verde oliva con marezzature più chiare e particolari disegni rossastri dai bellissimi riflessi.


Dimorfismo sessuale:

invisibile ad occhio nudo. Solo durante la deposizione delle uova si possono identificarne i sessi, in quanto solo allora potremo notare la comparsa, appena prima della pinna anale, dell’organo fecondatore nel maschio e dell’ovidotto nella femmina.


Dimensioni:

in natura fino a 45 cm, in acquario generalmente non oltre 35 cm


Ciclo vitale:

15 / 18 anni


Dimensioni minime acquario:

per allevare una coppia (per l’intero ciclo vitale) occorre una vasca da almeno 350 litri netti


Valori Acquario Allevamento:

- PH 6,2 / 7,2
- GH 8 / 12 °dGH
- Temperatura 22 / 26 °C


Allestimento acquario allevamento:

è un pesce assai imprevedibile, se si arrabbia è in grado di devastarvi l’intero acquario in un minuto. E’ molto vorace e, viste le dimensioni degli esemplari adulti, vi obbligherà a frequenti corposi cambi d’acqua parziali e soventi sifonature del fondo, in quanto logicamente le sue deiezioni saranno proporzionali alla sua alimentazione. Tende inoltre a scavare e sradicare piante ed arredi. Si consiglia quindi un allestimento spoglio con pochi elementi decorativi ben fissati. Filtraggio sovradimensionato. E’ preferibile adottare due filtri distinti separando le tecniche di filtraggio, in un filtro solo filtraggio meccanico, nell’altro solo biologico, ciò permetterà di effettuare le frequenti necessarie operazioni di pulizia e/o sostituzione degli elementi filtranti meccanici senza ripercussioni negative sull’efficienza della flora batterica presente nel filtro biologico.


Alimentazione:

carnivoro, in natura è sostanzialmente ittiofago, ma si nutre volentieri anche di lombrichi ed insetti; in acquario si adatta trasformandosi di fatto in onnivoro ed accetta quasi di tutto, occorre però variare la dieta in quanto se alimentato male incorre facilmente in seri problemi di salute.


Livello di nuoto:

centro inferiore


Comportamento:

pesce socievole e pacifico in giovane età, da adulto diventa aggressivo e territoriale. Se inserito in acquari per lui troppo “stretti” tende a divenire ancora più irrequieto ed aggressivo. Si consiglia di inserirne un gruppetto di 5 / 6 giovani esemplari in acquario monospecifico di almeno 350 litri netti sperando che spontaneamente si formi una coppia, a quel punto levate quelli di troppo e tenete solo la coppia. Non è comunque detto che la coppia si formi. Sconsigliato vivamente per acquari di comunità.
E’ invece un pesce assai socievole con noi umani. Non stupitevi di notarlo osservarvi attraverso il vetro seguendo i vostri movimenti e facendovi letteralmente le feste al vostro rientro in casa. Se in confidenza si lascia addirittura accarezzare andando di proposito in superficie a cercare il contatto con il suo “padrone”, arriva addirittura a prendere il cibo direttamente dalle vostre mani. Fate comunque attenzione .... se spaventato potrebbe scagliarsi contro la vostra mano e morsicarla.


Biocenosi:

come già detto, da adulto diviene aggressivo e territoriale. Se abbinato a pesci di taglia inferiore non esiterà a cibarsene, ma anche se abbinato a pesci di taglia pari o superiore potrebbe improvvisamente, dopo magari anni di pacifica convivenza, decidere di attaccarli. La sua bocca è molto grande e può ingoiare quasi di tutto.
Sconsigliato vivamente per acquari di comunità, ma se volete ugualmente provarci scegliete compagni di vasca tranquilli e di dimensioni adeguate. Consigliato Cichlasoma meeki che, seppur di taglia nettamente inferiore, viene "solitamente" ben tollerato.



La Riproduzione


Difficoltà:

media


Modalità riproduttiva:

specie ovipara


Maturità sessuale:

viene raggiunta quando gli esemplari misurano circa 10 / 12 cm


Formazione della coppia:

formare una coppia di Astronotus ocellatus in acquario non è facile, occorre partire da un gruppetto di giovani esemplari (almeno 5 / 6) e sperare nel fato. E’ un pesce monogamo che forma coppie fisse e durature. Se si riesce ad ottenere una coppia e l’acquario è di dimensioni adeguate le soddisfazioni ripagheranno di tutto. E’ infatti un pesce assai prolifico.


Alimentazione della coppia:

per stimolare l’istinto riproduttivo di Astronotus ocellatus è utile aumentare la percentuale di alimento vivo all’interno della dieta offerta, nonché la frequenza delle somministrazioni.


Valori consigliati per l’acquario riproduttivo:

come acquario d’allevamento


Allestimento Acquario Riproduttivo:

come acquario d’allevamento


Deposizione e fecondazione:

se il maschio è interessato alla femmina abbinata inizierà incessantemente (ed anche violentemente) a corteggiarla, i corteggiamenti potrebbero proseguire anche per settimane. Quando la femmina accetterà di deporre le uova inizierà con l’individuazione del punto ideale, che a volte può anche essere al di sopra del pelo dell’acqua, ed inizierà a ripulirlo. Terminata la preparazione vi deporrà le uova (in genere alcune migliaia) le quali resteranno li ancorate essendo leggermente appiccicose. Il maschio provvederà immediatamente alla fecondazione delle uova. Inizialmente le uova saranno bianche ma dopo un giorno diverranno trasparenti. Avvenuta la fecondazione entrambi i genitori sorveglieranno incessantemente la prole continuando a ventilare le uova sbattendo le pinne pettorali.


Gli avannotti:

gli avannotti (molto chiari, color crema) fanno la loro comparsa dopo circa 4 giorni dalla deposizione. Inizialmente non sono del tutto autosufficienti e solitamente i genitori provvedono subito a spostarli in un punto più riparato, spesso in una buca scavata nel fondale, ove staranno per almeno 6 / 7 giorni.

Verso la fine di questa fase, quindi dopo almeno 5 giorni dalla schiusa, occorre iniziare a somministrare piccoli alimenti vivi, come ad esempio Tubifex tritati, micro Worms, Artemia salina e Larve di zanzara, con dosi progressivamente maggiori.

Solo dopo 5 settimane gli avannotti si potranno definire completamente autosufficienti ma nel frattempo le loro dimensioni saranno tali da risultare potenzialmente appetibili agli adulti, occorre quindi, raggiunta la quinta settimana, trasferire i piccoli in un altro acquario ove potranno crescere in tutta tranquillità.

Ultimo aggiornamento (Martedì 12 Gennaio 2010 18:09)

 

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