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Apistogramma macmasteri

 

Apistogramma macmasteri

(Kullander, 1979)

 

Apistogramma macmasteri

 

Bellissimo Ciclide nano sud-americano. Molto timido, va allevato in branco da giovane ed in coppia/e in seguito. Difficoltà d'allevamento: medio.

 

Fotogallery Apistogramma macmasteri

Nome scientifico:

Apistogramma macmasteri


Nomi comuni:

nessuno segnalato.


Famiglia:

Cichlidae


Luogo d’origine:

America Meridionale, Amazzonia (rinvenibile in Colombia nei fiumi Rio Meta e Orinoco).


Morfologia:

corpo allungato e leggermente compresso lateralmente all’altezza del peduncolo caudale. La livrea di fondo è assai variabile a seconda degli stati d’animo dell’animale e della sua attività riproduttiva, ma in genere di colorazione chiara, dal bianco/beige al grigio argenteo al giallo chiaro. In corrispondenza della linea laterale una serie di macchie nere percorrono l’intera lunghezza del pesce, dall’occhio al peduncolo caudale, ove l’ultima macchia appare decisamente più ampia e marcata. Una seconda linea, composta sempre da macchie nere in successione, percorre il dorso del pesce in corrispondenza dell’attaccatura della pinna dorsale. Sul muso due linee verticali nere (una per parte) partono dall'occhio e scendono fino alla gola. Le pinne sono tutte ben sviluppate, particolari soprattutto la dorsale (molto lunga e raggiata, con i primi raggi neri e con la parte finale allungata a formare quasi un filamento) e la caudale (avente forma a ‘D’ con i raggi primo ed ultimo colorati di rosso). Bocca carnosa disposta centralmente.


Dimorfismo sessuale:

la femmina è decisamente più piccola, inoltre presenta in genere colorazioni più omogenee ed opache. Nel periodo riproduttivo però la femmina si accende letteralmente virando in genere ad un giallo intenso. La macchia nera sul peduncolo caudale è più evidente nelle femmine.


Dimensioni:

maschi fino ad 8 cm, femmine fino a 6,5 cm.


Ciclo vitale:

da 2 a 3 anni.


Dimensioni Acquario:

in un acquario di 70 litri netti dedicato potete ospitarne un terzetto, ovvero un maschio e due femmine, a patto di creare molti nascondigli e divisioni territoriali.


Valori consigliati per l’acquario d'allevamento:

- PH: 6,0 / 6,7
- GH: 2 / 7 °dGH
- Temperatura: 23 / 29 °C


Allestimento acquario d'allevamento:

ama acquari ricchi di piante e radici, con molti nascondigli ed anfratti. Luce non eccessiva. Filtraggio su torba.


Alimentazione:

in natura segue dieta prevalentemente carnivora, nutrendosi di insetti, vermi, crostacei e microfauna. In acquario in genere mostra una buona adattabilità. Offrite comunque dieta varia e completa, sempre a prevalenza di vivo/surgelato.


Livello di nuoto:

centro inferiore.


Comportamento:

E’ un pesce molto timido. In giovane età conduce vita di branco, ma al raggiungimento della maturità sessuale tendono a formarsi coppie, anche piuttosto stabili, e a comparire una certa territorialità tra esemplari di pari sesso. Essendo in questa specie i maschi in netta minoranza numerica tendono a formarsi spontaneamente a volte dei piccoli harem in cui un solo maschio ha il controllo su varie femmine. Per questo motivo è bene inserire in vasca due o tre femmine per ciascun maschio.


Biocenosi:

timido e pacifico, può convivere con altri pesci tranquilli e di taglia pari o leggermente inferiore.


La Riproduzione


Difficoltà d’ottenimento della riproduzione in cattività:

piuttosto elevata.


Modalità riproduttiva:

specie ovipara.


Maturità sessuale:

non si hanno dati certi in merito.


Formazione della coppia:

le coppie e gli eventuali harem si formano spontaneamente all’interno di branchi di giovani esemplari. Anche in acquario consiglio quindi di seguire lo stesso principio, evitate forzature.


Alimentazione della coppia:

abbondare con il vivo/surgelato.


Valori consigliati per l’acquario riproduttivo:

- PH: 5,5 / 6,2
- GH: 0 / 5 °dGH
- Temp.: 26 / 28 °C


Allestimento acquario riproduttivo:

una vaschetta di 40 litri netti è sufficiente. Arredatela con fondo morbido e sabbioso, preferibilmente non troppo chiaro. Abbondate con la vegetazione inserendo qualche pianta a foglie sottili e del muschio. Create almeno una cavità in cui la femmina possa entrare per la deposizione (ad esempio impiegando pietre, vasi di terracotta o semigusci di noci di cocco). L’illuminazione deve essere tenue e la filtrazione molto blanda. Gradita la presenza di torba.


Deposizione e Fecondazione:

la femmina depone le uova appiccicandole all’interno di cavità, subito il maschio provvede alla loro fecondazione. Successivamente la femmina (a volte anche il maschio) resta di guardia a difesa delle uova.


Schiusa e Primi Giorni:

le uova in genere non sono molte, solo qualche decina, e si schiudono tra il secondo ed il terzo giorno.
Finche il riassorbimento del sacco vitellino non è completato le larve restano all’interno della cavità, sotto attenta vigilanza dei genitori. Il termine del sacco vitellino avviene in genere entro un giorno (max entro 2), dopo di che i piccoli iniziano timorosamente ad esplorare l’esterno della cavità in cerca di cibo, sempre sotto attenta sorveglianza dei genitori.


Avannotti:

i piccoli necessitano di essere alimentati solo dopo il completamento del riassorbimento del sacco vitellino. L’alimento ideale per le prime settimane è rappresentato dai naupli d’Artemia salina appena schiusi. Importante anche la presenza in vasca di abbondante microfauna.

Ultimo aggiornamento (Domenica 24 Gennaio 2010 19:19)

 

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