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Intervista ad Andrea Beatriz Lauria

 

Intervista a : Andrea Beatriz Lauria

 

Andrea Beatriz Lauria - Foto per gentile concessione: Andrea Beatriz Lauria

 

Andrea Beatriz Lauria, grande appassionata di piante d'acquario, si è distinta in campo internazionale classificandosi al secondo posto all'AGA International Aquascaping Contest 2016, nella categoria "Dutch Aquascape". AquaExperience l'ha intervistata per voi. Buona lettura.


Fotogallery Intervista ad Andrea Beatriz Lauria



1 - Ciao Andrea, a beneficio di chi non ti conosce puoi fare una tua presentazione, soprattutto dal punto di vista acquariofilo?

Ciao, sono Andrea Beatriz Lauria, 40 anni, appassionata di acquariofilia da 8 anni circa. Questa passione è nata grazie ad una vasca abbandonata da mio cognato presso la mia abitazione. Stava lì, ferma da anni e non facevo altro che chiedermi se mai, un giorno, sarei stata in grado di allestire un acquario. Iniziai a documentarmi molto su internet, sui forum, blog, un mare di informazioni.



2 - Attualmente quanti acquari stai gestendo? Sono dedicati a qualcosa di particolare?

Attualmente ho una shallow 130x50x33h in extrachiaro, artigianale, misure espressamente volute da me. L'idea era di avere una vasca con una importante zona emersa ove posizionare i wabikusa, un ramo dell'acquariofilia che amo particolarmente.



3 - Oltre ai tuoi acquari personali, ti è capitato anche di allestire vasche non di tua proprietà? Ad esempio per amici, negozi o fiere?

Soltanto per alcuni amici. Abito in una zona che mi tiene ben lontana da questa realtà.



4 - Parliamo ora di come gestisci i tuoi acquari di piante, iniziando con la fertilizzazione in colonna. Ti preoccupi maggiormente di non avere eccedenze oppure di non avere carenze? Usi prodotti home-made (se si, quali? Come li prepari?) o ti affidi a fertilizzanti commerciali? Quali fertilizzanti stai impiegando attualmente nel tuo acquario principale?

La fertilizzazione è la chiave di riuscita per un bel plantacquario. L'equilibrio fra i vari elementi è spesso precario, in particolar modo se parliamo di vasche piantumate con specie esigenti dove le carenze o eccedenze vengono evidenziate da malformazioni o particolari "macchie" in breve tempo. Mi sono sempre preoccupata di non avere carenze, impresa molto ardua in plantacquari spinti. Per ovviare alle eccedenze è, invece, fondamentale effettuare cambi cospicui e frequenti, dei veri e propri reset che giovano tantissimo. Negli anni ho imparato che la chimica, tanto odiata a scuola, ha la sua utilità anche in un semplice hobby. E' così che ho imparato a dosare i macroelementi, (potassio, nitrati e fosfati), tramite i sali, ovvero il famoso pmdd. Ci sono in rete utilissimi calcolatori che ci facilitano il compito, basta inserire il nostro litraggio e le parti per milioni che desideriamo ottenere. La regola generale è mantenere i tre elementi che ho citato, in rapporto 15-10-1 ma, specie con i fosfati, ho spesso stravolto tale regola. Invece per i microelementi mi sono sempre affidata a marche rinomate, in particolare "Seachem" e "Brightwell Aquatics". Microelementi commerciali e macroelementi pmdd si ben prestano alla riuscita di un ottimo plantacquario.

 

Hygrophila araguaia - Foto per gentile concessione: Andrea Beatriz Lauria

 

Limnophila hippuridoides - Foto per gentile concessione: Andrea Beatriz Lauria

 

 

5 - Ci sono fondi (attivi, unici e non) commerciali con cui ti trovi particolarmente bene e che ti senti di consigliare? Come imposti e strutturi il fondo del tuo plantacquario ideale?

Devo ammettere che con i fondi attivi ho avuto enormi difficoltà, oggi eviterei di commettere l'errore di trattarlo come un inerte,  da subito con la fertilizzazione per poi ritrovarmi con invasioni algali, in particolare la terribile gda (green dust algae), alga di una difficoltà assurda da debellare, molto più di una temuta ma, risolvibile, crispata. Il mio fondo ideale, oggi, è la Flourite. Ti permette di ottenere risultati stupefacenti e perdona errori nella fertilizzazione non assorbendo sostanze per poi rilasciarle, come fanno gli allofani. Importante è la integrazione periodica con buone tabs.



6 - La potenza totale d'illuminazione in plantacquario è un elemento secondo te sopravalutato? Si possono ottenere splendidi plantacquari anche con un'illuminazione moderata, oppure per ottenere ottimi risultati è indispensabile fornire un'illuminazione abbondante? Il tuo approccio qual'è?

I watt sono fondamentali. Un generico 0,5 watt per litro, è sufficiente per molte specie verdi. Se vogliamo ottenere ottime colorazioni rosse è, invece, indispensabile avvicinarci al classico 1 watt/litro. Spesso mi è stata rivolta la domanda "ho un watt litro ma non riesco ad ottenere una buona colorazione rossa, perchè?", la motivazione è nel lavoro in sinergia tra fertilizzanti e illuminazione. Parlo sempre per esperienza personale non avendo alcuna nozione scientifica in questo campo: per le rosse sono indispensabili luce, ferro e fosfati. Al mancare di qualunque di questi tre elemnti, il colore viene meno. In ogni caso, la ricerca del rosso intenso, è solo una esigenza estetica. Una Ludwigia pallida non ne risente di certo.

 

 

Ludwigia repens rubin - Foto per gentile concessione: Andrea Beatriz Lauria

 

Proserpinaca palustris - Foto per gentile concessione: Andrea Beatriz Lauria

 

 

7 - Che lampade usi con maggior soddisfazione nei tuoi plantacquari? Con che temperature di colore ti trovi meglio e come ti regoli con il fotoperiodo dallo start-up alla maturazione acquisita? Luci civili o solo luci studiate specificatamente per l'acquariofilia?

Uso da sempre i t5, da 4000 e 6500k. Ho sperimentato anche 10.000 e 25.000k quando avevo voglia di raggiungere risultati particolari. Inizio con 7 ore allo start-up sino ad arrivare a 9 ore dopo un mese circa. Questo perchè ho sempre piantumato densamente le vasche. Mi trovo benissimo con semplici Phillips e Osram commerciali. Ho provato anche neon appositamente studiati per acquari ma non ne ho trovato maggiore giovamento.



8 - Hai avuto modo di gestire plantacquari illuminati con luci LED? Che impressioni ne hai avuto, confrontandone la resa sulle piante con quella osservata sotto ad illuminazioni più tadizionali?

Non ho nessuna esperienza con i led. C'è ancora molto da studiare sui led, non ho le basi per portare avanti una ricerca del genere.



9 - Quando allestisci da zero un acquario, con fondo e materiali filtranti nuovi, piantumi subito o preferisci prima far maturare fondo e filtro, e solo in un secondo momento passare all'inserimento delle piante?

Piantumo subito, credo che sia molto importante. L'ideale sarebbe utilizzare un filtro già ben maturo ma non sempre è possibile. Continuerò sempre a piantumare sin dal primo giorno, è una esigenza anche estetica, la necessità di dar subito vita ad un layout ben studiato per mesi.



10 - Quando e con che sequenza vai ad inserire i primi animali?

Anche dopo due mesi dal primo giorno dell'allestimento. Più attendiamo e meglio è per loro.



11 - Molti acquariofili giudicano ancora negativamente l'eventuale presenza in acquario di chioccioline acquatiche (Generi Physa, Lymnaea, Melanoides, etc...) e spesso non esitano a sterminarle con qualsiasi mezzo. Un tuo pensiero al riguardo?

E' vero, purtroppo l'ho notato. Io le adoro. Sono utilissime, detrivore ed ottime mangiatrici di alghe. Se sono troppe è perchè evidentemente trovano troppo cibo a loro disposizione, è il metro per regolarci su una minore somministrazione di cibo oltre che una maggiore attenzione nella cura della vasca.



12 - Che sistema di filtraggio adotti più di sovente nei tuoi plantacquari? Preferisci un filtraggio lento e prevalentemente biologico, oppure rapido e con maggior componente meccanica? Separi il filtraggio biologico da quello meccanico? Pulisci gli elementi filtranti ad intervalli programmati oppure solo quando veramente necessario, ad esempio se in presenza di un evidente calo di portata del filtro?

Utilizzo filtri esterni. Li trovo estremamente comodi oltre che estetici. Preferisco un filtraggio potente e questa è una esigenza che, ad oggi, nessun filtro mi ha soddisfatto. Attualmente sto utilizando due filtri esterni in contemporanea oltre che 2 pompe di movimento. I numerosi legni bloccano il flusso dell'acqua ed è necessario che in vasca non ci siano zone di ristagno. Pulisco la parte meccanica solo quando noto un forte calo della portata, anche ogni due mesi ed oltre.



13 - Che acqua utilizzi nei tuoi acquari? Acqua di rete trattata/decantata ed eventualmente "tagliata" con osmotica, oppure preferisci usare 100% acqua osmotica indurita con appositi sali, costruendotela in pratica secondo le tue personali esigenze?

In questa vasca utilizzo osmosi e rete. In altri allestimenti ho utilizzato solo osmosi integrata con gli appositi sali. La scelta è dettata dalla fauna e flora in vasca. Attualmente non è una vasca esigente e quindi mi facilita il compito del cambio.



14 - Con i cambi parziali come preferisci regolarti? Frequenti e di piccola entità oppure massicci ma più diradati nel tempo?

In plantacquari spinti, i cambi settimanali del 40% ed oltre, sono d'obbligo. Sono arrivata ad effetuare cambi anche di oltre il 50% ogni settimana, su vasche di oltre 200 litri. Oggi ho una vasca che mi permette cambi anche quindicinali di un 20% , essendo che fertilizzo pochissimo e la fauna è molto equilibrata.



15 - Spesso vedo acquariofili andare letteralmente a distruggere un perfetto equilibrio in vasca, a volte con conseguenze catastrofiche, solo perchè magari il pH (o qualche altro valore) non combaciava alla perfezione con quanto consigliato per le specie ospitate. Tu che ne pensi? Testi spesso l'acqua dei tuoi acquari? Quali sono i parametri da tenere maggiormente sotto osservazione? Su che valori ideali cerchi di mantenere tali parametri per ottenere il massimo nei tuoi acquari maggiormente piantumati?

Ammetto che non amo effettuare i test. Sono però importanti per chi ha poca esperienza ed è quindi portato a commettere errori anche banali. Io ero "costretta" ad effettuarli anche tre volte a settimana durante allestimenti molto spinti. Sono indispensabili per capire la tempistica di consumo di determinati elementi da parte delle piante presenti in vasca e regolarsi, quindi, con la somministrazione della fertilizzazione. Non mi sono mai fissata sui valori, non utilizzerei sostanze acidificanti o troppa CO2, ad esempio, per abbassare il ph a valori minimi, mi è sempre bastato il giusto equilibrio creato da un GH e KH non elevati. Solitamente mantengo un KH 4, GH 6-7 , pH 7, NO3 10, PO4 1, nitriti assenti, e la CO2 la regolo in risposta alle piante. Questi sono valori con i quali ho ottenuto ottimi risultati con le piante.



16 - Eroghi CO2 solo in coincidenza delle ore di luce, oppure 24 ore al giorno no stop? Abbini anche la somministrazione di Carbonio liquido in forma organica?

Erogo la CO2 24 ore su 24. Non utilizzo Carbonio liquido ma ritengo che un buon diffusore di CO2 sia indispensabile. Trovo straordinari quelli in-line, si montano sul tubo di uscita dei filtri esterni, micronizzano sino all'inverosimile e diffondono la CO2 per tutta la vasca grazie al flusso dell'acqua dell'uscita stessa.


 

Un recente allestimento - Foto e layout by: Andrea Lauria

 

 

17 - Tieni le tue vasche ad una temperatura costante per l'intero anno oppure cerchi di ricreare una certa "stagionalità" facendo calare leggermente il metabolismo all'intera vasca nella fase invernale mediante un leggero abbassamento di temperatura?

Mantengo la temperatura sui 26 gradi tutto l'anno, in estate utilizzo ventoline.



18 - Ti è capitato di utilizzare in acquario materiali prelevati in natura? Mi riferisco sia a legni e pietre, sia anche a piante... In questi casi come prepari tali materiali prima di utilizzarli in acquario? Che precauzioni occorre prendere per evitare spiacevoli inconvenienti?

Ho sperimentato solo in piccole vasche con deludenti risultati. Una buona conoscenza dei legni e rocce è indispensabile in questi casi.



19 - Quando è nata l'idea di provare a partecipare al campionato mondiale di aquascaping nella categoria riservata agli acquari olandesi? E soprattutto cosa hai provato nel momento in cui consultando la classifica finale hai scoperto di esserti piazzata al secondo posto?

L'idea è nata una sera come tante. Ero su un gruppo facebook, "Acquariopedia", scrivo un post dove parlo della voglia di cambiare allestimento ma di non avere la più pallida idea di cosa creare. Intervenne Dario Schelfi, il creatore di "Aquagarden", il quale scrisse all'incirca queste parole "hai mostrato ad oggi buoni risultati con le tue vasche, perchè non ti dedichi ad un olandese e vediamo se la tua è fortuna o bravura?". Ovviamente la sua era una provocazione ironica, parlammo infatti di quanto fosse ormai ignorato l'olandese come allestimento, di quanto poco si sapesse in merito e del fatto che in raltà è il più difficile da mantenere avendo regole precise e un numero di piante importanti da tenere contemporanemaente in buona salute. Fu così che ci provai. E' stato davvero difficile, ho avuto diversi problemi con le gda , come accennavo prima. Questo mi ha portata a contenere illuminazione e fertilizzazione ma ho ugualmente ottenuto un buon risultato. L'emozione è iniziata già dalla partecipazione all'AGA contest. Compilare il modulo, inviare le foto... non potevo non pensare che, fino a pochi anni prima, mai avrei pensato di poter avere una vasca degna della partecipazione ad un contest di tale portata. Arrivò poi il giorno dei risultati, per me fu la gioia più grande mai provata dopo la nascita di mia figlia. Un secondo posto... io pincopallina tra i monti! La coccarda ricevuta, mi ricorda che l'impegno viene sempre premiato!

 

 

Il plantacquario con cui Andrea si è classificata seconda nel contest AGA edizione 2016 - Per gentile concessione: Andrea Beatriz Lauria

 

 

20 - A beneficio di chi non ne sa nulla di "Dutch Aquarium", potresti spiegare con parole tue come dev'essere un acquario di piante per soddisfare i requisiti essenziali dell'acquario olandese?

Un allestimento olandese è spesso visto da tanti come una vasca senza senso. Tante piante a gruppi, stile esposizione da vendita. In realtà è estremamente difficile. Ci sono regole da rispettare, non ci deve essere un punto che focalizzi completamente la nostra attenzione, i gruppi di piante devono creare forti stacchi fra loro, deve esserci diversità di colore, di forma delle foglie, di altezze. Generalmente non deve vedersi il fondo posteriore della vasca, le piante devono far da regine. L'uso di legni o rocce è consentito solo se non creano un punto di attenzione distogliendo lo sguardo dalle piante. Anche il prato è concesso ma senza onore. Fondamentale è la salute delle piante. La potatura deve essere ordinata, con i gruppi a scalare dal più basso verso l'alto spostandoci posteriormente. La scelta dei pesci devono essere in armonia con il complesso. Io ho i Barbus (tetrazona e green) da un paio di anni e quindi me li porto dietro ad ogni cambio di allestimento. Capita di vedere vasche molto piantumate che vengono definite olandesi, in realtà non lo sono non rispettandone le regole. La difficoltà più grande è mantenere in ottima salute tutte le piante contemporaneamente, questo perchè ci troviamo di fronte a specie con esigenze diverse, con velocità di crescita diversa e quindi con una certa concorrenza tra loro.



21 - Che consigli primari ti senti di dare ad un neofita che si avvicina per la prima volta all'acquario di piante, affinchè possa trarre soddisfazione già dalla sua prima esperienza e senza spendere troppi soldi?

Senza dubbio di acquistare piante non esigenti, ad esempio consiglierei piante tipo Cryptocoryne di diverse varietà, Microsorum, Anubias, Hydrocotyle... Omai abbiamo una scelta di mercato davvero vasta, anche con piante semplici si ottengono vasche stupende. Io ricordo l'emozione nel guardare le vasche di Matteo Vescovi, con piante semplici ma stupende! La scelta di legni e rocce è ugualmente importante. E' utile leggere tanto, fare schizzi su cosa vorremmo ottenere e chiedere consigli senza vergognarsi mai.



22 - Prima di salutarci, c'è qualcuno in particolare (persona, sito, associazione, negozio, ....) che vuoi ringraziare e/o segnalare? Qualcuno che insomma abbia contribuito alla tua formazione plantacquarofila e cui quindi desideri dedicare un pensiero?

Ringrazio Dario Schelfi per l'idea di allestire un olandese, mi ha dato modo di ottenere un riconoscimento a livello mondiale. Ringrazio gli amici di FaceBook che mi hanno accompagnata in tutti questi anni condividendo con me la stessa passione e sopportando anche le mie lamentele quando avevo problemi: Gilles Sdraulig, Mario Lettieri, Luigi Duchi e Federico Nutarelli. Ringrazio i forum "RareAquaticPlants" di Massimo Iannella e "Aquagarden" di Dario Schelfi ove mi sono sempre rivolta per consigli sulle piante. Ringrazio ancora mio marito per la sua disponibilità nel lasciarmi vivere questa mia passione senza limiti e ringrazio te Andrea Perotti, per avermi concesso l'onore di questa bellissima intervista.





Bene Andrea, l'intervista è terminata. Lo staff di AquaExperience.it ti ringrazia infinitamente per la tua disponiblità e per il tempo che ci hai dedicato.


Grazie a te e a tutti coloro che leggeranno la mia intervista. Aggiungo che tutte le mie opinioni sono solo il frutto della mia esperienza personale.


 

 

Vi invitiamo a visitare la Fotogallery dell'articolo (c'è un apposito pulsante nella parte iniziale), ove potrete vedere le immagini qui presenti (e molte altre) in un formato maggiore.


Segnaliamo inoltre il blog di Andrea Beatriz Lauria: acquaristica.blogspot.it


Tutte le foto sono state gentilmente concesse ad AquaExperience.it direttamente da Andrea Beatriz Lauria.




Autore: Andrea Perotti per www.aquaexperience.it


 

Lo staff di AquaExperience ricorda che i contenuti degli articoli e delle schede presenti in questo sito sono frutto di esperienze personali e pertanto spesso non ripercorribili con medesimi risultati in altre sedi e in altri acquari. Ciò che funziona perfettamente in un acquario potrebbe non funzionare per nulla in un altro. Lo staff di AquaExperience e gli autori del materiale in esso presentato non potranno quindi in alcun modo essere considerati responsabili per eventuali danni a persone, cose o animali derivanti dall'applicazione dei contenuti di tale materiale.