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Bithynia tentaculata

 

Bithynia tentaculata
(Linnaeus, 1758)

 

Bithynia tentaculata - Photo by: Andrea Perotti

 

Piccola chiocciola acquatica molto comune in fiumi e laghi di tutta Europa. Si nutre soprattutto filtrando l'acqua con la respirazione e tollera range molto ampi di temperatura e pH. Non è comunque adatta all'acquario tropicale risultando invece idonea ad allestimenti che ripropongano le condizioni climatiche delle aree geografiche a clima temperato e sub-tropicale, con ricca presenza di flora acquatica, acqua poco mossa ed un buon tenore d'Ossigeno. Specie consigliabile anche a neofiti dell'acquariofilia, ma non indicata per acquari in cui si curi troppo maniacalmente la pulizia di fondo ed arredi.

Fotogallery Bithynia tentaculata

 

Nome scientifico:

Bithynia tentaculata


Sinonimi:

Bulimus tentaculatus [1]


Nomi comuni:

- Faucet Snail [1][2][3]
- Mud Bithynia [1]
- Common Bithynia [1]


Famiglia:

Bithyniidae


Sottospecie e/o forme:

- Bithynia tentaculata f. codia [1][5]
- Bithynia tentaculata f. excavata [1][5]
- Bithynia tentaculata f. gigas [1][5]
- Bithynia tentaculata f. producta (Menke, 1828) [1][5]
- Bithynia tentaculata f. bottnica [5]

si tratta di forme geografiche con lievi differenze morfologiche dovute ad adattamenti a particolari habitat. Ufficialmente nessuna di esse ha ricevuto lo status di sottospecie.


Origine e distribuzione:

specie prettamente europea, il cui areale di distribuzione si è poi allargato andando a comprendere l'America settentrionale (a seguito introduzione da parte dell'uomo sul finire del XIX secolo) e l'Asia Occidentale.
Attualmente risulta presente in Croazia [1][5], Repubblica Ceca [1][5], Germania [1][2][5], Francia [5], Italia [5], Grecia [1][2][4], Polonia [1][5], Portogallo [5], Spagna [5], Olanda [1][5], Norvegia [1][2][4][5], Svezia [1][2][4][5], Finlandia [1][2][4][5], Slovacchia [1][5], Ucraina [1][5], Inghilterra [1][2][5], Scozia [1][2][5], Galles [1][2][5], Irlanda [1][2][5], Irlanda del Nord [1][2], Danimarca [5], Belgio [5], Svizzera [2][5], Austria [5], Estonia [5], Lettonia [5], Lituania [5], Kazakistan [5], Russia [2][5], Lussemburgo [5], Liechtenstein [5], Slovenia [5], Albania [5], Bulgaria [5], Romania [5], Rep. Moldova [5], U.S.A. [1][2][3][4][5], Canada [1][2][3][4][5] ed alcune aree geografiche non meglio definite dell'Asia Occidentale.


Habitat naturale:

fiumi, canali d'irrigazione, stagni, laghi e paludi, nicchie ecologiche caratterizzate da acqua dolce o lievemente salmastra (salinità massima tollerata: 1,2 % [5]), con corrente limitata o pressochè assente, fondali misti ghiaia/sabbia/fango e buona presenza di piante acquatiche [1][2][3][4][5][6].
Può vivere anche a profondità superiori ai 50 mt ma per potersi riprodurre richiede concentrazioni di Ossigeno non inferiori a 10 ppm [5].


Morfologia:

conchiglia conica, destrosa, lucida, semitrasparente, di color marrone chiaro e composta negli esemplari adulti da 5 o al massimo 5,5 spire, delle quali l'ultima molto grande ed avvolgente. Le spire sono separate da suture ben marcate, la guglia è ottusa e viene mantenuta in posizione rialzata, l'apertura appare ampia ed ovale, con labbro biancastro ed inspessito, ed è protetta da opercolo.

 

Bithynia tentaculata - Photo by: Perotti Andrea

 

Il corpo è di colore dal nero al marrone scuro e ricoperto da tondeggianti macchie arancioni e giallo-dorate [2]. La testa è piuttosto piccola e viene superata dalla proboscide simile al muso [2]. Il capo può essere comunque estroflesso notevolmente ed è dotato di due tentacoli cefalici sensoriali, lunghi e filiformi, alla cui base trovano posto gli occhi [5]. Il piede è semplice, di media estensione, e di colore grigio chiaro se osservato da sotto [5].
Bithynia tentaculata è dotata sia di branchia sia di sifone, simile ad una piccola proboscide, ed è quindi in grado di incamerare Ossigeno sia in sommersione sia portandosi in superficie [1][2].

Può essere confusa con Bithynia leachii (Sheppard, 1823) e con Bithynia troschelii (Paasch, 1842), anch'esse presenti in Europa, seppur meno diffuse [5], e non rinvenibili in territorio italiano.


Dimorfismo sessuale:

Bithynia tentaculata è dioica, esistono quindi esemplari maschili ed esemplari femminili [1], tuttavia da un semplice esame esteriore non è visibile alcun dimorfismo sessuale.


Dimensioni massime

la chiocciola, conica, viene mantenuta dall'animale con la punta verso l'alto, leggermente obliqua, in tal caso quindi la lunghezza della stessa va intesa come altezza dell'animale; ragionando in tal modo possiamo affermare che Bithynia tentaculata può raggiungere un'altezza massima di 12 / 15 mm ed una larghezza massima di 7 / 9 mm [1][2][3][4][5].


Ciclo vitale:

da 1 ed oltre 4 anni a seconda della temperatura dell'acqua (che ne regola il metabolismo) [1][2][4][5][6]. In acquario domestico non avendo modo di andare in letargo nel periodo invernale difficilmente vive più di 15 / 18 mesi.


Dimensioni minime acquario di mantenimento:

indifferente. Più che i litri disponibili ciò che veramente conta per questi animali è la costante disponibilità di nutrienti, principalmente alghe e detriti vegetali. Anche una vasca di appena 10 / 20 litri, se ben cogitata, può quindi risultare idonea ad ospitarvi stabilmente una piccola comunità di B. tentaculata, la cui densità demografica si autoregolerà nel proseguo in base appunto al cibo presente, che determinerà assieme alla temperatura il tasso di mortalità tra i piccoli nati nelle successive generazioni.


Valori consigliati per l'acquario di mantenimento:

PH : 6,0 / 9,0
GH : 5 / 20 °dGH
Temp.: 12 / 27 °C


Nota 1: il range di temperatura indicato è da intendere come campo di valori entro cui la temperatura deve progressivamente variare nell'arco dell'anno, seguendo il succedersi delle stagioni; un allestimento quindi che ricrei le condizioni di clima temperato o anche di quello sub-tropicale. Se avete invece intenzione di inserire questa specie in vasche con temperatura pressochè costante per l'intero anno allora evitate le parti più esterne del range, cercando di stare su un valore compreso tra 15 e 23 °C, che rappresenta un buon compromesso.

Nota 2: il range naturale di temperatura di questa specie è in realtà più ampio di quello indicato, la specie può ad esempio superare anche inverni molto rigidi, così come può per brevi esposizioni resistere a temperature prossime ai 36 / 37 °C, tuttavia va tenuto presente che con temperature autunnali/invernali questi animali entrano in una sorta di letargo, rallentando notevolmente il proprio metabolismo fino quasi ad arrestarlo del tutto, e sopravvivendo in stato di quiescenza immersi nel fango presente sul fondale, mentre in casi di temperature superiori ai 27 / 30 °C l'animale soffre a causa di un'eccessiva accelerazione del metabolismo, con una conseguente notevole riduzione dell'aspettativa di vita.

Nota 3: la si trova anche in zone d'estuario, in acque lievemente salmastre, con salinità massima di 1,2 % e pH addirittura superiore a 9 [2][5].

Nota 4: da alcuni miei rilievi nel fiume italiano Ticino, effettuati in estate ed in vari punti di ritrovamento della specie, ho riscontrato i seguenti range di valori: pH 6,8 / 7,4, KH 0 / 2 °dKH, GH 4 / 5 °dGH, Temp. 21 / 27 °C.


Allestimento acquario di mantenimento:

acquario ben maturo, ove microfauna bentonica e alghe non manchino. Presenza di molte piante. Fondo morbido e possibilmente non troppo chiaro, con zone ricoperte da ghiaia e ciotoli. Acqua non eccessivamente mossa, ma comunque con una buona concentrazione di Ossigeno. In acque troppo mosse di solito rimane per lo più sul lato inferiore dei ciotoli, dove l'acqua è più calma, risultando quindi molto meno visibile [2].
Difficilmente evade dall'acquario, comunque in caso di vasca aperta è bene evitare di tenerla piena fino all'orlo, sarà sufficiente mantenere il livello due / tre cm al di sotto del limite massimo.


Alimentazione:

specie onnivora, si nutre di alghe, piante in decomposizione, detriti e carcasse di pesci, ma soprattutto si nutre di particelle in sospensione che trattiene direttamente filtrando l'acqua con la respirazione [1][2][3][4].
In acquari tenuti maniacalmente puliti queste chiocciole rischiano seriamente di morire di fame, per loro sarebbe buona norma non sifonare mai il fondo permettendo anzi la formazione ed il manteimento di un leggero strato di fanghiglia, utile a fornir loro un'ottima base di riserva alimentare [5], si può comunque alimentarle somministrando specifiche cialde affondanti e verdure sbollentate (ad esempio zucchina).

 

Bithynia tentaculata - Photo by: Andrea Perotti

 

Livello di "nuoto":

fondo, vetri, piante ed arredi.


Comportamento:

non fa altro che cercare e consumare cibo, sia di giorno che di notte, denotando comunque un'attività generale superiore nelle ore di buio. Su fondi sabbiosi e morbidi tende di tanto in tanto a scavare in cerca di microfauna bentonica [5].
Se presente in singolo esemplare si mostra decisamente meno attiva, tendendo a rimanere sempre nascosta, come se soffrisse la solitudine, meglio quindi inserirne un piccolo gruppetto di almeno cinque / sei esemplari.


Biocenosi:

invertebrato assolutamente pacifico ed innocuo, adatto quindi all'acquario di comunità. Evitare l’abbinamento a Ciclidi di taglia medio/grande (tra cui anche Pterophyllum scalare!) e a pesci notoriamente ghiotti di lumache come ad esempio Badis badis, i pesci palla del Genere Tetraodon, i Cobitidi dei Generi Botia e Chromobotia ed i crostacei di medie/grandi dimensioni, oltre ovviamente a lumache predatrici, come ad esempio Anentome helena. Stando su allestimenti a clima temperato, più consoni alla specie, evitate l'abbinamento con Perca fluviatilis flevescens (Pesce persico europeo), Padogobius bonelli (sin. Padogobius martensii) (Ghiozzo padano),  ed Astacus astacus (Gambero di fiume europeo), suoi principali predatori in natura.
Evitare inoltre l'abbinamento con Lymnaea stagnalis, in quanto queste ultime tendono a mangiare le uova di Bithynia tentaculata [5].


Ecologia:

la specie supporta un certo numero di parassiti veicolandoli in fasi intermedie del loro processo di sviluppo, principalmente si tratta di trematodi intestinali (Sphaeridiotrema globulus, Cyathocotyle bushiensis, Metorchis bilis, Metorchis xanthosomus, Pseudamphistomum truncatum e Leyogonimus polyoon) che successivamente causano in alcuni casi la morte nelle anatre e nelle folaghe, uccelli che vivono a stretto contatto con l'acqua e che possono nutrirsi di questi gasteropodi [3][5].
Non vi è alcuna prova che altre specie di fauna selvatica, tra cui i pesci, possano venire colpite dai trematodi presenti in queste chiocciole [3], tuttavia va precisato che anche in caso di pesci infetti il rischio di un contagio per l'essere umano sarebbe in questi casi assai limitato in quanto affinchè ciò avvenga ci dovremmo mangiare crudo un pesce infetto, ipotesi alquanto improbabile [5].



La Riproduzione


Difficoltà d'ottenimento della riproduzione:

assai ridotta.


Modalità riproduttiva:

specie ovipara.


Maturità sessuale:

viene raggiunta in tempi assai variabili, ciò in funzione della temperatura dell'acqua. In un acquario tropicale può sopraggiungere anche a meno di 4 mesi di vita, il che significa che in un solo anno potremmo osservare ben tre generazioni [5], mentre in un contesto di habitat a clima temperato può rendersi necessario anche più di un anno prima che l'animale sia in grado di riprodursi.


Formazione della coppia:

non ha senso parlare di coppia. Queste chiocciole si riproducono meccanicamente e casualmente. L'interazione tra due riproduttori dura solo il tempo necessario alla preparazione del supporto di deposizione ed al successivo rapporto sessuale. Non vi sono cure parentali riservate ai piccoli.


Allestimento acquario riproduttivo:

predisporre delle protezioni sulle bocchette d’aspirazione dell’eventuale filtro (ad esempio mediante tessuto a maglia molto fitta, come calza in nylon, spugna, rete da guadino, etc...), onde evitare che gli esemplari appena nati e di minuscole dimensioni ne vengano risucchiati. Per l'allestimento, i valori consigliati e la temperatura valgono le stesse indicazioni già fornite in merito all'acquario di mantenimento. Se prevedete di ritrovarvi con molti giovani esemplari in fase di accrescimento è necessario prendere precauzioni onde evitare un eccessivo e pericoloso calo di carbonati in acqua provocato dalla crescita delle conchiglie, occorre quindi introdurre costantemente fonti di Calcio, elemento base per la formazione della conchiglia, ad esempio molti allevatori utilizzano a tale scopo Carbonato di Calcio (CaCO3) o pezzi di osso di seppia (per intenderci quello che si da ai canarini) o più semplicemente effettuano frequenti cambi parziali con acqua molto dura.


Accoppiamento e deposizione delle uova:

trattandosi di animali a sessi distinti la riproduzione passa necessariamente attraverso un vero e proprio rapporto sessuale, consumato in genere in orari notturni [5], mediante il quale il maschio provvede a fecondare le uova già presenti nella sacca ovarica della femmina. Una volta fecondate le uova vengono deposte su superfici lisce, precedentemente ben pulite se necessario, ad esempio su ciotoli, su ampie foglie di piante acquatiche o direttamente sulle superfici vetrate dell'acquario. Le uova rilasciate in una singola deposizione possono numericamente variare da 5 ad oltre 70 unità, e vengono posizionate in cellette singole piene di gel nutritivo, disposte in successione su due o tre file parallele [1][2][5][6].
Nell'arco della sua intera vita una femmina può arrivare a produrre da 350 ad oltre 500 uova, risultando comunque più prolifica nella parte finale del proprio ciclo vitale [1][5].


Schiusa delle uova e primi giorni di vita dei piccoli:

le uova si schiudono in un lasso di tempo variabile tra poco più di una settimane e quasi 3 mesi a seconda della temperatura dell'acqua [1][4][5]. Personalmente posso dire di aver ottenuto nel mio acquario la schiusa al 13° giorno con acqua a 26 °C (vedere la sequenza fotografica seguente).

 

Eggs - Day 1 - Photo by: Andrea Perotti

Eggs - Day 3 - Photo by: Andrea Perotti

Eggs - Day 5 - Photo by: Andrea Perotti

Eggs - Day 6 - Photo by: Andrea Perotti

Eggs - Day 7 - Photo by: Andrea Perotti

Eggs - Day 8 - Photo by: Andrea Perotti

Eggs - Day 9 - Photo by: Andrea Perotti

Eggs - Day 11 - Photo by: Andrea Perotti

Eggs - Day 13 - Photo by: Andrea Perotti

 

Appena nati i piccoli sono già totalmente autonomi nell'alimentazione, per la loro sopravvivenza occorre quindi adeguata presenza di piante acquatiche, alghe, detriti e fonti di Calcio.



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Riferimenti


Rif. 1:
http://en.wikipedia.org/wiki/Bithynia_tentaculata

Rif. 2:
http://www.molluscs.at/gastropoda/freshwater/bithyniidae.html

Rif. 3:
http://www.dnr.state.mn.us/invasives/aquaticanimals/faucet_snail/index.html

Rif. 4:
http://lhsvirtualzoo.wikispaces.com/Bithynia+tentaculata

Rif. 5:
http://www.allesumdieschneck.de/html/bithynia_tentaculata.html

Rif. 6:
http://www.fwgna.org/species/bithyniidae/b_tentaculata.html

 

 

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