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Gyraulus acronicus


Gyraulus acronicus
(A. Férussac, 1807)

 

Gyraulus acronicus - Photo by: Andrea Perotti

 

 

Piccolo gasteropode acquatico molto diffuso in quasi tutta Europa. In acquario si rivela un ottimo alghivoro/detrivoro e risulta adatto in particolar modo ad allestimenti riccamente piantumati e che ripropongano le condizioni climatiche delle aree geografiche a clima temperato. Di facile mantenimento, in condizioni per lui idonee può rivelarsi molto prolifico.

 

Fotogallery Gyraulus acronicus



Nome scientifico:

Gyraulus acronicus


Sinonimi:

- Gyraulus gredleri (Gredler, 1859) [10]
- Planorbis acronicus (Férrussac, 1807) [10]
- Planorbis deformis (Férrussac, 1807) [10]


Sottospecie:

nessuna segnalata.


Nomi comuni:

False Planorbis [3]


Famiglia:

Planorbidae


Sottofamiglia:

Planorbinae [1]


Origine e distribuzione:

Europa, rinvenibile in Austria [11], Croazia [11], Danimarca [11], Galles [1][11], Germania [1][11], Grecia [11], Inghilterra [1][2][10][11], Irlanda del Nord [11], Italia [11], Lettonia [11], Norvegia [5][11], Polonia [1][10], Repubblica Ceca [1], Repubblica d'Irlanda [1][11], Repubblica Slovacca [1], Romania [11], Scozia [1][11], Svezia [11], Svizzera [11]. Segnalata anche in Iraq, in Asia Occidentale [11].


Morfologia:

in condizioni di crescita ottimali e stabili la conchiglia presenta avvolgimento quasi perfettamente planispirale [1][8], con un numero di spire che negli adulti si assesta tra 3,5 e massimo 4,5 [2][7]. Se invece durante la fase di crescita sono avvenuti sensibili cambi di habitat (soprattutto di durezze dell'acqua) la planispiralità può venir meno, e la conchiglia potrebbe mostrare deformazioni varie.
Il senso di avvolgimento della conchiglia può sembrare destroso se osservato con superficialità, ma in realtà si tratta di un avvolgimento sinistroso eseguito "a testa in giù" [6]. La sinistrosità della sua conchiglia è anche tra l'altro dimostrata dall'analisi anatomica interna (l'apparato respiratorio e l'orifizio genitale si trovano infatti sul lato sinistro) [6], tuttavia su molti testi l'avvolgimento delle Gyraulus viene ancora erroneamente indicato come destroso, spesso con disegni completamente sbagliati e fuorvianti [6]. Quel che inganna è il fatto che, mentre si spostano, queste lumache tengono la conchiglia coricata orizzontalmente ma con la parte ventrale verso l'alto anzichè verso il basso [6], non cogliendo tale particolare è quasi inevitabile sbagliare nel valutarne il senso di avvolgimento...
La conchiglia è comunque piuttosto sottile, quasi trasparente se sviluppatasi in condizioni di acqua tenera, con superficie liscia e in genere molto lucida [3][8], colorazione brunastra [6] variabile dal marrone al grigio al ramato. Apertura arrotondata, solo lievemente ovale, con labbro sporgente ed affilato, e priva di opercolo [3][6].

Corpo di colorazione in genere violacea, a volte tendente al marrone o al beige, con piede stretto ed allungato [3], dotato di una pseudobranchia [7] che permette all'animale di incamerare aria atmosferica semplicemente toccando la superficie dell'acqua con il piede. Il capo ha grossomodo la medesima larghezza del piede (quindi è piuttosto piccolo se relazionato con l'intero animale) ed è dotata sui lati di due stretti e lunghi tentacoli cefalici [3][8], alla cui base trovano posto gli occhi [8]. Bocca molto piccola ma dotata di efficace radula.

 

Gyraulus acronicus - Photo by: Andrea Perotti

Gyraulus acronicus - Photo by: Andrea Perotti

Gyraulus acronicus - Photo by: Andrea Perotti

 

Dimorfismo sessuale:

inesistente, si tratta di animali ermafroditi, provvisti quindi di entrambi gli organi riproduttivi [7][8][9].


Dimensioni massime:

vista coricata la conchiglia può avere negli esemplari adulti un'altezza compresa tra 1,5 e 2 mm ed un diametro compreso tra 5 e 7 mm [2][3][4].


Ciclo vitale:

dato notevolmente influenzato dalla temperatura media annuale dell'acqua, in natura il ciclo vitale varia tra 9 e 15 mesi per le popolazioni dell'Europa meridionale e tra 24 e 48 mesi per le popolazioni dell'Europa settentrionale [3][7]. In acquario a clima temperato l'aspettativa di vita è in genere compresa tra 1 e 2 anni.


Dimensioni minime acquario di mantenimento:

indifferente. Più che i litri disponibili ciò che veramente conta per questi animali è la costante disponibilità di nutrienti, principalmente alghe e detriti vegetali. Anche una vasca di appena 10 / 20 litri, se ben cogitata, può quindi risultare idonea ad ospitarvi stabilmente una piccola comunità di Gyraulus acronicus, la cui densità demografica si autoregolerà nel proseguo in base appunto al cibo presente, che determinerà il tasso di mortalità tra i piccoli nati nelle successive generazioni.


Valori consigliati per l'acquario di mantenimento [3][4]:

PH : 7,0 / 8,0
GH : 8 / 25 °dGH
Temp.: 18 / 34 °C

Nota 1: il range di temperatura indicato è da intendere come campo di valori entro cui la temperatura deve progressivamente variare nell'arco dell'anno, seguendo il succedersi delle stagioni; un allestimento quindi che ricrei le condizioni di clima temperato. Se avete invece intenzione di inserire questa specie in vasche con temperatura pressochè costante per l'intero anno allora evitate la parte superiore del range (che indurrebbe una sensibile diminuzione dell'aspettativa di vita dell'animale) cercando di stare su un valore compreso tra 18 e 24 °C, che rappresenta un buon compromesso.

Nota 2: il range naturale di temperatura di questa specie è in realtà più ampio di quello indicato, la specie può ad esempio superare anche inverni molto rigidi, così come può per brevi esposizioni resistere a temperature prossime ai 40 °C, tuttavia va tenuto presente che con temperature autunnali/invernali questi animali entrano in una sorta di letargo, rallentando notevolmente il proprio metabolismo fino quasi ad arrestarlo del tutto, e sopravvivendo in stato di quiescenza immersi nel fango presente sul fondale, mentre in casi di temperature prossime ai 40 °C l'animale soffre a causa di un'eccessiva accelerazione del metabolismo e ben difficilmente riesce a riprodursi.

Nota 3: dai miei rilievi nel fiume italiano Ticino, nel punto di ritrovamento, ho riscontrato i seguenti valori (periodo estivo - giornata caldissima - orario pomeridiano): pH 7,4, KH tra zero ed 1 °dKH, GH 4 °dGH, NO2 zero, NO3 5 ppm, PO4 0,5 ppm, Fe zero, NH3 zero, Temp. 21 / 22 °C. Gli esemplari erano presenti quasi esclusivamente sulle piante acquatiche, ma buona parte presentava evidenti segni di corrosione sulla conchiglia (acqua troppo tenera).


Allestimento acquario di mantenimento:

in natura questa specie vive in zone caratterizzate da acqua stagnante o a lento scorrimento, fondale prevalentmente sabbioso e ricco di sedimenti, sassi e pietrisco ricoperti di alghe, legni e foglie in decomposizione, rigogliosa presenza di flora acquatica [1][2][5][9]. Un acquario ideale dovrebbe quindi, per quanto possibile, cercare di riproporre tali condizioni.
Personalmente non ho mai assistito ad evasioni, quindi ritengo di poter consigliare anche vasche aperte.


Alimentazione:

si tratta di una specie onnivora, con spiccata preferenza per alghe e materiali in decomposizione, siano essi di origine animale o vegetale [3][4][5]. In acquario si dimostra un'ottima alghivora/detrivora, consumando anche eventuali eccedenze di cibo dato originariamente ai pesci (il che significa che se prolifera eccessivamente state probabilmente dando troppo cibo ai pesci), e non rovina le piante, a meno che siano già in fase di putrefazione [3][4][5].
Accettano comunque tutti i tipi di alimenti commerciali affondanti per specie vegetariane, così come anche le verdure sbollentate, ad esempio lattuga, cetrioli e zucchine [4].


Livello di "Nuoto":

fondo, arredi, piante, vetri.


Comportamento:

non fa altro che nutrirsi 24 ore al giorno. Si muove piuttosto lentamente, mantenendo la conchiglia parallela al piano d'appoggio [3],  e passa la quasi totalità del proprio tempo a ripulire fondo, vetri, arredi e soprattutto piante dalle coperture algali, raschiandole grazie alla piccola ma efficace radula di cui è provvista.
Tattandosi di molluschi polmonati [1] devono portarsi in superficie per respirare di tanto in tanto, sono però privi di sifone ma non hanno comunque bisogno di emergere del tutto, in quanto sono in grado di eseguire la respirazione attraverso il tessuto del piede, che nasconde una pseudobranchia, gli è quindi sufficiente toccare la superficie con il piede per incamerare aria atmosferica [8].
Queste lumache possono comunque coprire una parte del loro fabbisogno di Ossigeno estrapolandolo dall'acqua attraverso la respirazione dei tessuti [8].


Biocenosi:

invertebrato assolutamente pacifico ed innocuo, adatto quindi all'acquario di comunità. Evitare l’abbinamento a Ciclidi di taglia medio/grande (tra cui anche Pterophyllum scalare!) e a pesci notoriamente ghiotti di lumache come ad esempio Badis badis, i pesci palla del Genere Tetraodon, i Cobitidi dei Generi Botia e Chromobotia ed i crostacei di medie/grandi dimensioni, oltre ovviamente a lumache predatrici, come ad esempio Anentome helena. Stando su allestimenti a clima temperato, più consoni alla specie, evitate l'abbinamento con Perca fluviatilis flevescens (Pesce persico europeo), Padogobius bonelli (sin. Padogobius martensii) (Ghiozzo padano),  ed Astacus astacus (Gambero di fiume europeo), suoi principali predatori in natura.


La riproduzione


Difficoltà d'ottenimento della riproduzione:

minima. E' una specie molto prolifica.


Modalità riproduttiva:

specie ovipara ermafrodita, può anche autofecondarsi, ma in genere la riproduzione avviene mediante interazione tra due esemplari, che spesso ne escono entrambi fecondati.


Maturità sessuale:

il tempo necessario al suo raggiungimento è fortemente legato alla temperatura. Più essa è elevata più rapidamente sopraggiungerà la maturità sessuale in quanto il metabolismo dell'animale ne risulta accelerato. Non mi è quindi possibile dare dati certi in tal senso.


Formazione della coppia:

le coppie si formano spontaneamente all'interno della comunità, ma l'interazione tra i riproduttori dura solo il tempo del rapporto sessuale.


Allestimento acquario riproduttivo:

predisporre delle protezioni sulle bocchette d’aspirazione dell’eventuale filtro (ad esempio mediante tessuto a maglia molto fitta, come calza in nylon, spugna, rete da guadino, etc...), onde evitare che gli esemplari appena nati e di minuscole dimensioni ne vengano risucchiati. Per l'allestimento ed i valori consigliati valgono le stesse indicazioni già fornite in merito all'acquario di mantenimento.
Se prevedete di ritrovarvi con molti giovani esemplari in fase di accrescimento è necessario prendere precauzioni onde evitare un eccessivo e pericolosissimo calo di carbonati in acqua provocato dalla crescita delle conchiglie, occorre quindi introdurre costantemente fonti di Calcio, elemento base per la formazione della conchiglia, ad esempio molti allevatori utilizzano a tale scopo Carbonato di Calcio (CaCO3) o pezzi di osso di seppia (per intenderci quello che si da ai canarini) o più semplicemente effettuano frequenti cambi parziali con acqua molto dura.


Accoppiamento, rilascio dei piccoli e loro esigenze primarie:

come già spiegato, nonostante si tratti di animali ermafroditi capaci all'occorrenza di autofecondarsi la riproduzione avviene quasi sempre mediante interazione tra due esemplari.
Le uova vengono poi in genere deposte tra le piante, non ho però sufficienti dati in merito alla loro quantità numerica ed al tempo necessario all'ottenimento della schiusa, tra l'altro quest'ultimo dato, così come quello relativo al tasso di mortalità dei neonati, rappresentano fattori fortemente influenzati dalla temperatura dell'acqua.

Appena nati i piccoli sono già morfologicamente identici ai genitori e totalmente autonomi nell'alimentazione. Non ci sono cure parentali. Per la loro sopravvivenza occorre quindi da subito abbondante presenza di piante, di alghe e di fonti di Calcio.



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Riferimenti:



Rif. [1]: http://en.wikipedia.org/wiki/Gyraulus_acronicus


Rif. [2]: http://www.conchsoc.org/node/5386


Rif. [3]: http://www.alquimistadeacuarios.com/invertebrados/detalle_invertebrado.php?id=11


Rif. [4]:

http://enciclopedia.acuarios.es/wiki/%C2%BFInvasores_en_nuestros_acuarios_o_eficientes_equipos_de_limpieza%3F


Rif. [5]: http://akvaforum.no/dyr.cfm?id=1155


Rif. [6]: http://en.wikipedia.org/wiki/Planorbidae


Rif. [7]: http://www.wlu.ca/science/biology/eschweigert/bio305/Database/Gyraulus.htm


Rif. [8]: http://delta-intkey.com/britmo/www/planorbi.htm


Rif. [9]:

http://www.mdfrc.org.au/bugguide/display.asp?type=5&class=21&subclass=&Order=57&family=217&couplet=0


Rif. [10]: http://eunis.eea.europa.eu/species/162/gbif


Rif. [11]: http://zipcodezoo.com/Animals/G/Gyraulus_acronicus/

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 04 Luglio 2012 17:06)

 

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