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Najas guadalupensis

 

Najas guadalupensis
(Spreng.) Magnus

Najas guadalupensis - Foto di: Andrea Perotti


Pianta acquatica a stelo di facilissima coltivazione, ha davvero poche esigenze e cresce bene anche in condizioni di scarsa illuminazione. E' però strutturalmente molto fragile ed ha un portamento groviglioso e disordinato, motivi per cui non viene solitamente presa in considerazione dalle Aziende specializzate in piante d'acquario.


Fotogallery Najas guadalupensis


Nome scientifico:

Najas guadalupensis


Sottospecie presenti:

Najas guadalupensis olivacea (Rosend. & Butters, 1935) RRHaynes & Hellq.
Questa ssp. era in precedenza considerata una specie a sè stante, ed indicata come Najas olivacea (Rosendahl & Butters, 1935), è poi passata a status di sottospecie di Najas guadalupensis. Si distingue per la colorazione violacea del fogliame.


Sinonimi:

Caulinia guadalupensis
Najas microdon


Nomi comuni:

Southern Naiade
Southern Waternymph
Naja Grass
Guppy Grass


Famiglia:

Najadaceae


Nota in merito alla Famiglia: questa specie appartiene alla Famiglia Najadaceae in base alla classificazione tradizionale, ovvero il sistema "Cronquist", mentre appartiene alla Famiglia Hydrocharitaceae in base ai sistemi di classificazione filogenetici APG e APG II.


Origine:

l'origine della specie non è certa. I primi esemplari oggetto di osservazione furono raccolti sull'isola di Guadalupa (da cui il nome dato alla specie), un'isola delle Antille facente parte del Dipartimento francese d'Oltremare (DROM), un'arcipelago incastonato tra il dipartimento di Montserrat (territorio del Regno Unito), il Mar dei Caraibi, e l'isola di Dominica (che si affaccia sull'Oceano Atlantico). Detto ciò la specie risulta ampiamente diffusa anche nelle Americhe (USA meridionali, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Venezuela, Repubblica Dominicana, Honduras, Messico, ...), ma anche in Madagascar (Africa), inoltre se ne segnala la presenza anche in alcune isole dell'arcipelago indiano ed in India meridionale (Asia). Questa del resto è una pianta in grado di rigenerarsi anche da un singolo piccolo frammento, quindi la cause della sua incredibile diffusione non sono sicuramente attribuibili solo all'operato dell'uomo, ..pensiamo ad esempio all'operato di pesci, anfibi, uccelli, le cui feci possono trasportare a migliaia di km cellule staninali ancora attive della pianta, o ad eventi naturali come ad esempio gli uragani .... la specie tra l'altro può vivere anche in condizioni di acqua leggermente salmastra e può mantenere a lungo la propria integrità cellulare anche in acqua marina .... la sommatoria di tutti questi fattori ha permesso alla specie di aumentare enormemente nel corso dei secoli il proprio areale di distribuzione, ed ora è pressochè impossibile determinare con certezza ove essa si fosse originariamente sviluppata. La maggiorparte degli studiosi comunque propende per il Madagascar.


Morfologia:

pianta acquatica a stelo con fusto portante minuto e molto fragile. Fogliame verde chiaro, disposto su due file verticali, con internodi solitamente piuttosto lunghi. Le foglie sono opposte, lunghe e strette, lineari, con margine finemente seghettato (particolare questo che si può cogliere solo mediante osservazione con microscopio o con un'ottima lente d'ingrandimento), e presentano la nervatura centrale molto chiara.
I singoli fusti possono arrivare a sfiorare il metro di lunghezza. L'infiorescenza è composta da un minuscolo fiore solitario poco appariscente, unissessuato e avvolto in una spata.

 

Najas guadalupensis - Foto di: Andrea Perotti

 

La Crescita:

ha un tasso di crescita da medio a molto rapido, a seconda delle condizioni di coltivazione. Se piantata nel fondale ha un portamento da pianta a stelo, con tendenza a formare cespugli disordinati ed inestricabili, in presenza di corrente si piega e cresce quasi in orizzonatale sviluppando nuovi germogli indirizzati verso l'alto in corrispondenza dei nodi, il fusto tra l'altro è molto esile quindi basta una corrente anche lieve per farla flettere con decisione. E' molto fragile e si frammenta con facilità, e da ogni pezzetto si sviluppa una nuova pianta, questo può farvi capire quando rapidamente si può moltiplicare e diffondere in natura come in acquario. Molti la utilizzano come pianta galleggiante, situazione che avviene spesso anche in natura, in tal modo si riescono a creare rapidamente dei fitti cuscini in superficie molto utili ad esempio per garantire riparo e salvezza ad avannotti di qualsivoglia specie, questa caratteristica ne fa una delle piante più apprezzate per chi ama assistere a riproduzioni nei propri acquari ma non ha voglia o spazio per allestire una seconda vasca in cui mettere al sicuro gli avannotti.


Valori Acquario:

PH: 6,0 / 8,0
GH: 3 / 20 °dGH
Temperatura: 10 / 30 °C
Luce: da debole a forte


Allestimento Acquario:

la presenza di un fondo attivo è pressochè ininfluente, la pianta si alimenta soprattutto per via fogliare. Acqua poco mossa, o preferibilmente stagnante. Nel caso decidiate di coltivarla come pianta galleggiante evitate di avere le luci troppo vicine al pelo dell'acqua o la pianta potrebbe bruciarsi.


Fertilizzazione:

cresce meglio in acque inquinate, ricche di fonti di Fosforo ed Azoto, NO3 e PO4 sono quindi sostanze molto importanti per la sua crescita. Per il resto è una pianta poco esigente, ma ovviamente la presenza di una fertilizzazione completa può ulteriormente migliorarne crescita e qualità del fogliame.


Posizione In Acquario:

centro-posteriore, a seconda delle dimensioni dell'acquario.

Esempio di collocazione in acquario - Layout e foto di: Andrea Perotti

 

Modalità di Riproduzione:

si può riprodurre mediante fioritura e susseguente fruttificazione, tuttavia per questa specie il metodo più rapido per moltiplicarsi e propagarsi è, in natura come in acquario, quello per frammentazione.


Inserimento in Acquario:

la sua notevole fragilità strutturale ne fa una pianta difficilmente commercializzabile, davvero ostico pensare di proporla nei classifici vasetti, tantomeno di poterla spedire confezionata mantendone un aspetto decente; per questo motivo viene pressochè snobbata dalle più note Aziende del settore "Piante d'acquario" ed è quindi quasi introvabile nei negozi specializzati. E' più facile invece reperirla sfusa tra chi commercia piante da laghetto, o attraverso la rete di mercatini di scambio e vendita tra appassionati su web. Potete scegliere poi tra coltivarla come galleggiante o metterla a dimora nel fondale coltivandola come una tradizionale pianta a stelo. Maneggiatela con la massima cura in quanto, come già detto, è fragilissima e si spezzetta con notevole facilità in corrispondenza dei nodi. Evitate di piazzarla davanti alla mandata del filtro.





Note finali:

- NON rilasciate assolutamente questa pianta in natura, ed evitate anche di buttarla negli scarichi fognari, è molto invasiva, si adatta facilmente a differenti habitat ed è sufficiente una sua piccolissima porzione per generare nuovi esemplari. In molte parti del mondo l'invasività di questa specie sta procurando enormi problemi, sia in termini di navigabilità e fruibilità di fiumi e laghi, sia in termini di scorrevolezza dei canali di drenaggio, sia in termini di impatto ambientale sugli habitat colonizzati.

- Si ringrazia Davide Robustelli di Acquarishop per la collaborazione.




 

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