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Vesicularia sp. anchor

 

Vesicularia sp. "Anchor"

 

Vesicularia sp. Anchor - Foto di: Andrea Perotti

 

Bellissimo muschio dalla classificazione ancora incerta, ma ormai da anni diffuso tra gli appassionati di tutto il mondo. Di facile coltivazione, ama acque limpide e mosse, con condizioni biologiche stabili.

Fotogallery Vesicularia sp. anchor

Nome scientifico:

Vesicularia sp. "Anchor"


Nomi comuni:

Anchor moss
Lucius moss


Famiglia:

Hypnaceae


Origine:

davvero curiosa la storia di questo muschio .... la prima osservazione avvenne ad opera dell'acquariofilo italiano Luciano Pozzoni, che lo notò e lo raccolse in natura, nei primi anni 2000, in provincia di Milano. Il "misterioso" muschio si rivelò adattabilissimo alla coltivazione in acquario, tant'è che Luciano lo offrì in prova ad alcuni amici e la piantina iniziò così negli anni successivi a diffondersi lentamente tra vari appassionati in tutta Italia, appassionati che presero l'abitudine di chiamarlo "muschio Luciano" o più frequentemente "Lucius moss", in onore di colui che per primo lo aveva notato, raccolto e coltivato in completa sommersione dando poi inizio alla sua diffusione nel settore. La voglia di capire se si trattasse realmente o meno di una nuova specie non ancora classificata portò un amico di Luciano alla decisione di inviarne un campione in Asia, per tentarne una classificazione certa. La pianta, dopo alcuni passaggi di mano, venne quindi sottoposta alla perizia del più grande esperto mondiale di briofite, lo scienziato singaporiano Benito Tan (insignito nel 2004 del prestigioso "Richard Spruce Award"), ma nemmeno il prof. Tan riuscì a riconoscerne con certezza la specie, si limitò ad attribuirne l'appartenenza al Genere Vesicularia. Alcuni pezzetti di muschio finirono tuttavia in mano ad un'importante Azienda del luogo, specializzata appunto in coltivazione di briofite. Di li a poco il muschio iniziò a comparire a Singapore nei principali listini di vendita delle piante d'acquario, col nome di Vesicularia sp. "Anchor", e venne successivamente esportata a partire dal 2006, inizialmente ad opera dell'Azienda BioPlast. Attualmente la specie, seppur poco diffusa in ambito acquariofilo in Europa, la si trova regolarmente a listino presso tutte le più note Aziende di settore, appunto indicata come Vesicularia sp. "Anchor" ...... ma molti qui in Italia continuano orgogliosamente a chiamarla "Lucius moss".


Morfologia:

pianta di colore verde (piuttosto "brillante" in condizioni ottimali). Fusti ramificati lunghi o brevi, le cui fronde dipartono pressochè verticalmente rispetto al fusto portante. Foglie largamente ovate, ristrette in un apice acuto o acuminato. Nervatura breve e doppia.

 

Vesicularia sp. Anchor - Foto di: Andrea Perotti

 

La Crescita:

ha una crescita abbastanza lenta, con portamento leggermente ricadente. Si fissa autonomamente su pietre e legni, nonostante si tratti di un fissaggio piuttosto debole, è sufficiente incastrarlo in modo da impedirne inizialmente il galleggiamento oppure fissarlo delicatamente con filo di cotone (o filo da pesca) ed in breve tempo inizierà ad ancorarsi al supporto.


Valori Acquario:

PH: 6,5 / 7,5
GH: 3 / 10 °dGH
Temperatura: 20 / 26 °C
Luce: da bassa a media


Allestimento Acquario:

trattandosi di un muschio è indifferente il fondo adottato. Non ama stare in acque stagnanti o troppo ferme, preferisce decisamente la corrente, purchè non eccessiva. Con poco movimento dell'acqua tenderà a sporcarsi con maggior frequenza, accumulando progressivamente detriti, si può ovviare inserendo in acquario animali detrivori/alghivori come ad esempio piccoli crostacei (Caridina multidentata, Neocaridina heteropoda, Caridina cantonensis, etc...), ma ovviamente è sempre meglio prevenire che curare. A causa della sua lentezza di crescita è facilmente preda di proliferazioni algali, per questo motivo sconsiglio di inserirlo in acquari appena avviati ove, non essendoci ancora una sufficiente stabilità, è più facile trovarvi condizioni idonee alla crescita delle alghe. L'instabilità dei valori porta infatti facilmente questo muschio ad entrare in stasi vegetativa con probabile comparsa di lesioni ai tessuti, lesioni che poi richiedono tempi lunghi per un loro completo superamento. Stesso discorso in caso di instabilità di condizioni a livello di luce e di temperatura. Con queste premesse si può facilmente intuire che dopo l'inserimento in acquario ci vorrà un po' di pazienza prima di vederlo veramente in salute, deve prima superare completamente la fase di adattamento alle nuove condizioni.


Fertilizzazione:

una volta superata la fase di adattamento è un muschio di facile coltivazione, capace di crescere anche in vasche prive di fertilizzazione ed impianto CO2, è tuttavia innegabile che in presenza di questi due elementi la sua crescità sarà più rigogliosa e il suo aspetto risulterà decisamente migliore.


Posizione In Acquario:

si presta a vari utilizzi in termini di layout, in acquari di piccole o medie dimensioni viene spesso impiegato nel primo e medio piano per coprire rocce e/o legni dando al layout un aspetto molto più naturale. Caratteristica molto apprezzata di questo muschio è la tendenza a seguire con la crescita il profilo del supporto su cui è stato fissato, il muschio non si alza troppo, resta piuttosto adeso al supporto, e lentamente va ad avvolgerlo completamente.

 

Vesicularia sp. Anchor - Layout e foto di: Andrea Perotti

 

Modalità di Riproduzione:

può realizzare sia la riproduzione sessuata, rilasciando in acqua gameti per mitosi, sia la riproduzione asessuata, ovvero mediante moltiplicazione vegetativa per frammentazione (propagazione clonale). In acquario è ovviamente più comune la seconda, basta un piccolo frammento di muschio per avviarne una nuova colonia.



Inserimento in Acquario:

viene solitamente proposto dalle aziende già fissato su supporto, ovvero mediante pezzetto di rete (o di legno) coperta da muschio. Consiglio di levarlo dalla rete e fissarlo a vostro piacimento su legni e/o pietre mediante filo di cotone o filo da pesca. Lo si può anche trovare "sfuso" in alcune serre specializzate in piante acquatiche.

 

 

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