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Hydrocotyle verticillata


Hydrocotyle verticillata
(Thunberg, 1798)

 

Hydrocotyle verticillata - Foto di: Riccardo Torelli

 

Bellissima pianta palustre di non facile coltivazione in acquario. Esige luce forte e diretta ed un fondale fine per agevolarne il difficoltoso attecchimento. Fogliame e portamento sono davvero particolari e rendono questa pianta molto ricercata per la decorazione del primo-medio piano in acquario.

 

Fotogallery Hydrocotyle verticillata


Nome scientifico:

Hydrocotyle verticillata


Nomi comuni:

Centella verticillata
Whorled Centella


Famiglia:

Apiaceae


Origine:

Americhe (rinvenibile nelle aree a clima tropicale e sub-tropicale di America settentrionale, America centrale ed America meridionale).

Note: a causa dell'uomo la pianta risulta presente (seppur non molto diffusa) anche in India ed in Australia orientale, seppur non originaria di quelle zone. In Australia è nota col nome comune "Shield Pennywort".


Morfologia:

questa pianta palustre è composta da un esile fusto/rizoma strisciante dai cui nodi dipartono fusti verticali ed esili radici. I fusti in sommersione sono fragili, cavi all'interno, con un'altezza variabile tra 5 e 15 cm, e solo in presenza di luce adatta riescono ad acquisire una buona consistenza. Ogni fusto verticale è in pratica anche picciolo e porta in genere una sola foglia, tondeggiante e verde chiara, disposta verticalmente in cima al fusto a modi ombrello, ed avente diametro variabile tra 1 e 3 cm.
Se coltivata emersa Hydrocotyle verticillata mostra una consistenza ben maggiore, fogliame più ampio e carnoso, ed una crescita molto più vigorosa, la coltivazione in emersione risulta molto più facile, difatti in natura raramente si trova questa pianta completamente sommersa, se non in contesti alluvionali e quindi solo temporanei.


La Crescita:

tasso di crescita medio-lento a seconda delle condizioni offerte. La pianta si propaga per stolonamento.


Valori Acquario:

PH: 5,5 / 7,5
GH: 3 / 18 °dGH
Temperatura: 12 / 25 °C
Luce: da forte a molto forte


Allestimento Acquario:

fondo preferibilmente ricco di nutrienti, con strato superficiale sabbioso o comunque a granulometria fine, per agevolarne il difficoltoso attecchimento. La presenza di un impianto CO2 non è indispensabile, ma può comunque aiutare in termini di tasso di crescita. Molto importante la luce offerta, che dovrà essere forte e diretta.


Fertilizzazione:

dal punto di vista della fertilizzazione in colonna Hydrocotyle verticillata non è una pianta particolarmente esigente, detto ciò l'adozione di un buon protoccollo di fertilizzazione può comunque fare la differenza, soprattutto in termini di consistenza e qualità del fogliame.


Posizione in Acquario:

centro-anteriore.


Modalità di Riproduzione:

in natura si riproduce grazie alla infiorescenza (visibile nella forma emersa) ed alla seguente fruttificazione, fenomeno difficile da osservare nella sua completezza in acquari chiusi, ma non raro in vasche aperte, paludari e laghetti. Per noi acquariofili il metodo più facile per ottenere nuove piantine di Hydrocotyle verticillata resta comunque quello per divisione del fusto strisciante, ne basterà una porzione, avente almeno due nodi, per ottenere uno starter col quale potremo avviare una nuova "colonia" in un'altra zona dell'acquario o in un'altra vasca.


Inserimento in Acquario:

questa pianta è solitamente coltivata dalle Aziende di settore e dalle serre in coltura idroponica, e presentata con apparato radicale raccolto in vasetto pieno di lana di roccia (grodan) imbevuto di fertilizzanti. Una volta acquistata la pianta occorre quindi prima dell'inserimento in vasca procedere alla rimozione del vasetto e di tutta la lana di roccia. A questo punto cercate con delicatezza di sgrovigliare l'ammasso di radici e rizomi in modo da ottenere delle porzioni di fusto strisciante libere da grodan, potrete poi metterle a dimora sul fondo del vostro acquario interrandole quanto basta per lasciar emergere dal fondo solo la parte centro-superiore dei fusti verticali.
Hydrocotyle verticillata può essere coltivata anche come pianta galleggiante.

Ultimo aggiornamento (Giovedì 10 Febbraio 2011 23:46)

 

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