Cerca nel sito

Cryptocoryne beckettii petchii

 

Cryptocoryne beckettii petchii

Cryptocoryne beckettii petchii hamlet - Foto di: Andrea Perotti

Cryptocoryne beckettii petchii - Foto di: Andrea Perotti

 

 

Di facile coltivazione, è una delle Cryptocoryne più piccole e particolari. A fatica supera i 10 cm di altezza ed è disponibile in varie colorazioni. Necessita di un fondo ricco di nutrienti in quanto si alimenta prevalentemente per via radicale.

Fotogallery Cryptocoryne beckettii petchii


Nome scientifico:

Cryptocoryne beckettii petchii


Note al nome scientifico:

come si evince dal titolo si tratta di una sottospecie di Cryptocoryne becketii, è in pratica una versione "triploide" naturale di Cryptocoryne beckettii, rispetto alla quale mostra dimensioni più contenute e colorazione del fogliame più scura. L'interesse acquariofilo per questa sottospecie ha da tempo superato nettamente quello riservato alla specie beckettii, al punto che spesso le Aziende la indicano sui listini e sulle etichette direttamente come "Cryptocoryne petchii", senza alcun riferimento alla specie beckettii. Per questi motivi ho ritenuto valesse la pena dedicare una scheda a questa sottospecie. Cryptocoryne beckettii verrà invece trattata separatamente con un altro articolo dedicato.


Nomi comuni:

Petchii
Micro Crypt


Famiglia:

Araceae


Origine:

Asia (presente solo nello Sri Lanka).


Morfologia:

si tratta di una pianta a rosetta, in grado di sviluppare un notevole apparato radicale. Le foglie sono ovali e strette, allungate e strette in punta, con margine leggermente ondulato e pagina superiore più scura rispetto a quella inferiore. Picciolo molto lungo, anche più della foglia stessa. Sotto un'illuminazione corretta il fogliame presenta una colorazione marrone/rossastra. In condizioni di scarsa illuminazione invece il fogliame vira al verde oliva. Può raggiungere un'altezza massima di circa 15 / 16 cm, ma il più delle volte non supera i 10 cm.
Questa pianta può vivere anche in completa emersione, in natura colonizza spesso le rive dei fiumi, in zone ad elevato tasso di umidità, su terreni bagnati in profondità e ricchi di Ferro. In emersione sviluppa l'infiorescenza, evento non osservabile in acquario.
Sul mercato sono recentemente comparse alcune cultivar, da segnalare sicuramente la 'pink' (fogliame rosa) e la 'hamlet' (fogliame con tonalità rossastra più marcata).


La Crescita:

tasso di crescita lento. Si propaga per stolonatura producendo nuove piante figlie. Per aumentare la rapidità di propagazione si consiglia di tanto in tanto di separare le nuove piantine dalla pianta madre tagliando direttamente gli stoloni di collegamento.


Valori Acquario:

PH: 5,5 / 7,5
GH: 3 / 18 °dGH
Temperatura: 22 / 29 °C
Luce: media


Allestimento Acquario:

fondo ricco di nutrienti (importantissimo il Ferro), morbido e poroso, con granulometria non eccessiva e avente uno spessore totale non inferiore a 7 cm. Sconsiglio l'abbinata "Cryptocoryne / Echinodorus", riferendomi solo ad Echinodorus di dimensioni medio/grandi, in quanto tra i due Generi tenderà inevitabilmente a svilupparsi una notevole competizione a livello radicale, che nuocerebbe ad entrambi.


Fertilizzazione:

come tutte le specie del suo Genere Cryptocoryne beckettii petchii si nutre prevalentemente per via radicale, una buona fertilizzazione in colonna comunque non è sicuramente un fattore sgradito, anzi può fare la differenza in termini di qualità del fogliame. Molto importanti Potassio e Ferro, che è bene non far mai mancare. Discorso analogo per l'eventuale installazione di un impianto CO2, non è indispensabile ma se presente può solo migliorare la situazione.


Posizione in Acquario:

primo e medio piano, a seconda delle dimensioni dell'acquario e del layout che si intende realizzare.


Modalità di Riproduzione:

si propaga per stoloni, se si vuole ottenere una nuova piantina al fine di dare il via ad una nuova colonia in un'altro acquario è sufficiente estrarre e trasferire una giovane piantina tagliandone di netto lo stolone di collegamento alle altre piante. Una volta inserita nell'altro acquario inizierà in breve tempo a stolonare creando a sua volta delle piantine figlie.


Inserimento in Acquario:

quasta pianta è coltivata dalle Aziende di settore e dalle serre in coltura idroponica, ovvero con fogliame emerso ed apparato radicale raccolto in vasetto pieno di lana di roccia (grodan) imbevuto di fertilizzanti.

 

Cryptocoryne beckettii petchii - Foto di: Andrea Perotti

 

Una volta acquistata la pianta occorre quindi prima dell'inserimento in acquario procedere alla rimozione del vasetto e di tutta la lana di roccia, vi troverete davanti a quel punto l'agglomerato di radici, occorre con delicatezza sgrovigliarlo in quanto le piante presenti nel vasetto saranno sicuramente ben più di una. Una volta separate le singole piante date una leggerissima accorciata alle radici più lunghe ed eliminate, potandole alla base del picciolo, le foglie più vecchie (quelle più esterne) e quelle più malconce. Per queste operazioni usate sempre una forbice ben affilata, possibilmente specifica per potature, ciò al fine di ridurre il più possibile lesioni e traumi alla pianta. Giunti a questo punto potete procedere alla piantumazione, mettete a dimora le varie rosette singolarmente, a poca distanza tra loro, interratele un po' più del dovuto e poi risollevatele leggermente fino ad ottenere l'interramento corretto, in tal modo le radici della pianta risulteranno sicuramente direzionate verso il basso e non ripiegate su sè stesse. Nelle prime due / tre settimane la pianta apparirà in evidente stasi vegetativa, poi inizieranno a spuntare le nuove foglie morfologicamente adatte alla sommersione e quindi un pochino differenti da quelle precedenti. Il vecchio fogliame non riceverà più nutrienti dalla pianta e lentamente si decomporrà, è questa una fase tipica delle piante che arrivano da coltura in idroponica, fase detta di "muta del fogliame".

 

Cryptocoryne beckettii petchii appena messa a dimora - Foto di: Andrea Perotti

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 26 Gennaio 2011 21:52)

 

Lo staff di AquaExperience ricorda che i contenuti degli articoli e delle schede presenti in questo sito sono frutto di esperienze personali e pertanto spesso non ripercorribili con medesimi risultati in altre sedi e in altri acquari. Ciò che funziona perfettamente in un acquario potrebbe non funzionare per nulla in un altro. Lo staff di AquaExperience e gli autori del materiale in esso presentato non potranno quindi in alcun modo essere considerati responsabili per eventuali danni a persone, cose o animali derivanti dall'applicazione dei contenuti di tale materiale.