Cerca nel sito

Aegagropila linnaei

 

Aegagropila linnaei
(Kützing, 1843)

Aegagropila linnaei - Foto di: Andrea Perotti

 

Pur trattandosi di un alga, quest'ultima è talmente bella e talmente poco invasiva da essere ricercata ed utilizzata da molti acquariofili come se si trattasse a tutti gli effetti di una pianta d'acquario. Appare quasi sempre sottoforma di agglomerato sferico, compatto e vellutato, ma all'occorrenza malleabile e frammentabile a piacimento. Spesso utilizzata come prato in acquari "bonsai" o come eccezionale fonte di microfauna in vasche da riprodzione o d'accrescimento. Cresce molto lentamente e non ha particolari esigenze.

Fotogallery Aegagropila linnaei



Nome scientifico:

Aegagropila linnaei


Note al nome scientifico:

quest'alga fu descritta per la prima volta verso il 1820/25 da A.E. Sauter. Successivamente, nel 1843, ne venne decretata l'appartenenza al Genere Aegagropila e la specie venne classificata da Kützing come Aegagropila linnaei. Nel 1849 tuttavia lo stesso Kützing ne decretò il trasferimento al Genere Cladophora e la specie fu nello stesso anno inevitabilmente riclassificata (da Rabenhorst) con il nome di Cladophora aegagropila. La specie è dunque rimasta classificata come Cladophora aegagropila per oltre un secolo e mezzo, fino al 2002, quando, grazie alla possibilità di esami più approfonditi per merito di tecnologie prima impensabili, si è potuto accertare senza più ombra di dubbio che la specie non appartiene al Genere Cladophora, bensì al Genere Aegagropila, quello della prima classificazione ad opera di Kützing. A quel punto la specie è stata nuovamente spostata con collocazione nel Genere Aegagropila e conseguente riclassificazione e ritorno al nome originario Aegagropila linnaei. Il termine Cladophora aegagropila, seppur ancora largamente utilizzato, soprattutto in ambito commerciale, è ufficialmente decaduto e non ha quindi più alcun valore.


Nomi comuni:

Cladophora
Cladofora
Alga a palla
Alga marimo
Muschio a sfera
Lak balls


Famiglia:

Cladophoraceae


Origine:

Europa centro-orientale ed Asia sud-orientale.


Morfologia:

è un'alga pluricellulare che col tempo in natura si addensa in agglomerati sferici piuttosto compatti. Osservando la superficie esterna di queste sfere di alghe si ha quasi l'impressione di avere a che fare con un muschio .... ma non è così. Le sfere possono essere leggermente pressate o spezzettate, a proprio piacimento ed a seconda delle esigenze di layout.


La Crescita:

tasso di crescita lentissimo.


Valori Acquario:

PH: 5,5 / 8,5
GH: 3 / 30 °dGH
Temperatura: 5 / 27 °C
Luce: da debole a media

Nota: tollera una moderata presenza di sale (max 5%), pertanto risulta idonea anche all'acquario salmastro.


Allestimento Acquario:

indifferente.


Fertilizzazione:

essendo a crescita lentissima non necessita di fertilizzazione dedicata. In completa e prolungata assenza di NO3 e PO4 (eventualità non rara in acquari densamente piantumati) entra tuttavia in stasi vegetativa, arrivando anche a regredire.


Posizione In Acquario:

pressandola e fissandola (con filo da pesca o di cotone) a dei ciotoli piatti (o ad una rete) può venir utilizzata per il primo piano, andando a simulare un prato sommerso.

 

Aegagropila linnaei - Esempio di impiego come prato in piccolo acquario - Layout e foto di: Andrea Perotti

 

Diversamente la si può lasciare nella sua naturale forma sferica, oppure aprire, frammentare ed utilizzare come fosse un muschio, per ricoprire legni o rocce. I diametri delle sfere possono andare da 2 a oltre 20 cm e tendono lentamente ad aumentare nel tempo. Attenzione a dove la collocate in caso scegliate di non fissarla, il movimento dell'acqua dato dalla mandata del filtro tenderà a spostarla, soprattutto negli orari diurni quando per effetto della fotosinstesi produce ossigeno divenendo più leggera. Si riempe facilmente di alghe filamentose se posizionata sotto luce piena, si consiglia quindi di metterla in penombra, o comunque sotto una luce non eccessiva, eventualmente fitrata mediante impiego di piante galleggianti.


Modalità di Riproduzione:

per frammentazione vegetativa.


Inserimento in Acquario:

dategli semplicemente una leggera sciacquata ed è pronta. Vedete voi come collocarla, ...appiattita legata a ciotoli, spezzettata e legata a pietre/legni, o semplicemente adagiata sul fondo nella sua naturale conformazione sferica. In qualsiasi caso ogni tanto controllate lo stato della parte sottostante, potrebbe col tempo dare segni di marcescenza, in tal caso giratela sottosopra. Per sua natura Aegagropila linnaei tende con facilità a riempirsi di sedimenti e sporcizia varia, inoltre può essere sede di proliferazioni algali di altro genere, ad esempio filamentose, ...consiglio di tanto in tanto di estrarla dall'acquario e di sciacquarla sotto acqua corrente (avente all'incirca la stessa temperatura dell'acqua presente in acquario) o meglio ancora con l'acqua tolta dall'acquario in occasione dei cambi parziali. Per prevenire tale problematica si possono inserire in acquario dei piccoli invertebrati detrivori, ad esempio Caridina multidentata o Neocaridina heteropoda, che si divertiranno a pulirla e ripulirla in continuazione in cerca di microfauna e detriti commestibili, difatti Aegagropila linnaei è largamente utilizzata nei caridinai e nelle vasche d'accescimento per giovani crostacei ed avannotti, i quali già allo stadio larvale trovano in quest'alga tutta quella microfauna indispensabile alla loro sopravvivenza.


Note: si ringrazia D. Robustelli di Acquarishop.it per la collaborazione

 

Lo staff di AquaExperience ricorda che i contenuti degli articoli e delle schede presenti in questo sito sono frutto di esperienze personali e pertanto spesso non ripercorribili con medesimi risultati in altre sedi e in altri acquari. Ciò che funziona perfettamente in un acquario potrebbe non funzionare per nulla in un altro. Lo staff di AquaExperience e gli autori del materiale in esso presentato non potranno quindi in alcun modo essere considerati responsabili per eventuali danni a persone, cose o animali derivanti dall'applicazione dei contenuti di tale materiale.