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Vallisneria spiralis


Vallisneria spiralis
(Linnaeus)

Vallisneria spiralis - Foto di: Andrea Perotti

 

Pianta erbacea perenne, prettamente acquatica e di fatto cosmopolita. E' facile da coltivare e molto decorativa, ma anche molto invasiva risultando a volte difficile da gestire a causa dell'elevata rapidità con cui stolona e fa suo tutto lo spazio a disposizione, anche a scapito delle altre specie presenti. Si adatta quasi a qualsiasi tipo di acqua, seppur preferendo ambienti leggermente alcalini e di media durezza.

 

Fotogallery Vallisneria spiralis



Nome scientifico:

Vallisneria spiralis


Nomi comuni:

Vallisneria
Valli


Famiglia:

Hydrocharitaceae


Origine:

l'esatta origine geografica della specie non è del tutto chiara, chi dice sia originaria del sud-est asiatico, chi dell'Europa meridionale, chi dell'Africa settentrionale .... sta di fatto comunque che ormai la pianta è diffusa in tutte le zone geografiche a clima tropicale e subtropicale del pianeta, e non solo, tanto da poter essere ad oggi definita cosmopolita.


Morfologia:

pianta a rosetta, con foglie molto lunghe e strette, nastriformi, di colorazione variabile dal rosso scuro al verde. Ogni singola foglia può raggiungere una lunghezza di quasi un metro, mantenendo comunque una larghezza costante e compresa tra mezzo cm e poco più di 1 cm. Si tratta di una specie a sessi separati (dioica), quindi con piante femminili e piante maschili, interessante in particolar modo il dimorfismo sessuale, osservale durante i periodi di riproduzione, a tal proposito vedere "Modalità di riproduzione".

 

Vallisneria spiralis raccolta in un fiume del nord Italia - Foto di: Andrea Perotti

Piccola rosetta di Vallisneria spiralis con stolonatura in evidenza - Foto di: Andrea Perotti

 

Nota: sono presenti nel circuito acquariofilo alcune varietà "cultivar" di Vallisneria spiralis tra le quali sicuramente la più diffusa è la var. "nana", che presenta foglie ancora più strette e che raggiunge un'altezza massima leggermente inferiore.

 

La Crescita:

pianta a crescita medio-rapida. Se in condizioni ottimali stolona in continuazione e molto rapidamente, può risultare quindi assai invasiva, al punto da renderne complicata la gestione. Per evitare di arrivare alla saturazione completa del fondale disponibile consiglio perdiodicamente di sfoltirla sensibilmente, arrivando anche a espiantarla totalmente per poi ripartire da zero con piccoli starter. Particolare attenzione alla fase di potatura, le foglie non vanno mai tagliate di netto lungo il loro svolgimento in quanto ciò è un trauma notevole per la pianta, che spesso provoca la comparsa di necrosi in corrispondenza dei tessuti rovinati con il taglio; le foglie vanno rimosse interamente, potandole alla base a pochi millimetri dall'attaccatura o meglio ancora piegandole verso l'esterno fino ad ottenerne il distacco completo (pensate a quando rimuovete una foglia esterna da un ceppo d'insalata .... ecco, con Vallisneria spiralis occorre comportarsi esattamente nello stesso modo).


Valori Acquario:

PH: 6,8 / 8,0
GH: 5 / 20 °dGH
Temperatura: 13 / 28 °C
Luce: da media a forte


Allestimento Acquario:

necessita di un fondo ricco di nutrienti e morbido, con granulometria fine.


Fertilizzazione:

è una pianta poco esigente, tuttavia adottare un programma completo di fertilizzazione in colonna ed un impianto di erogazione di CO2 non potrà che migliorare la situazione.


Posizione In Acquario:

visto il suo portamento risulta ideale come pianta da sfondo, e/o per "occultare" alla nostra vista accessori tecnici (ad esempio filtri interni) presenti nella parte posteriore della vasca o lungo i vetri laterali.

In acquario come in natura la fitta vegetazione composta da Vallisneria spiralis offre un'ideale protezione per piccoli pesci ed avannotti - Foto di: Andrea Perotti

 

Modalità di Riproduzione:

Vallisneria spiralis è una pianta dioica, significa che esistono esemplari che possono produrre solo fiori maschili ed esemplari che possono produrre solo fiori femminili. Il sistema adottado dalla pianta femminile per ottenere l'impollinazione del proprio fiore da parte degli stami maschili è davvero caratteristico e da di fatto il nome alla specie. Le piante femminili infatti producono dalla base un lungo e filiforme scapo fiorifero, lungo fino a 1 metro e con andamento spiralato, simile ad una lunga molla, ed alla cui sommità è posizionato il fiore. Il distanziamento del fiore dalla pianta può essere regolato a piacimento variando l'estensione della spirale dello scapo, ovvero il suo passo.  La pianta estende lo scapo fino a permette al fiore di galleggiare in superficie, tenendolo comunque legato a sè. I microscopici fiori maschili vengono invece rilasciati in acqua dalle piante maschili (si formano alla base del ceppo), essi galleggiano e vengono trasportati liberamente dalla corrente. E' sufficiente il contatto tra un fiore maschile ed un fiore femminile, o tra gli stami rilasciati dai fiori maschili ed un fiore femminile, per ottenere l'impollinazione di quest'ultimo. Raggiunto lo scopo la pianta femminile inizia progressivamente a contrarre la spira dello scapo fiorifero riportando in sommersione il fiore impollinato, sempre più giù fino a farlo avvicinare al fondale ed alla propria base. Dal fiore femminile viene poi rilasciata una piccolissima bacca che una volta adagiata sul fondale darà vita ad una nuova pianta.

Questo miracolo della natura difficilmente può essere osservato in acquario, situazione in cui comunque ci basterà tagliare e prelevare una porzione di stolonatura con presente almeno una piccola rosetta per ottenere uno starter valido di Vallisneria spiralis.


Inserimento in Acquario:

dopo l'acquisto, oltre alla tassativa rimozione di vasetto e grodan/lana di roccia, consiglio di rimuovere le foglie più lunghe prima di mettere a dimora la pianta nel vostro acquario. Consiglio inoltre di separare le varie piantine ricavabili scorporando l'agglomerato iniziale e di piantarle singolarmente a pochi cm di distanza l'una dall'altra.






Ultimo aggiornamento (Martedì 09 Novembre 2010 19:48)

 

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