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Guida al Riallestimento

 

Guida al Riallestimento

di: Giacomo Guarraci



Si vede sempre come allestire un acquario... mai come RIallestire una vasca che funziona bene; è il momento allora di spiegare qualcosa su questo argomento...

 

Per questo articolo ci occupiamo di una vasca da 104x40x47 da me allestita e gestita presso la sede di Acquarishop, a Ranco (VA).
Non mi soffermo sull'allestimento di questo acquario in quanto non è il tema dell'articolo, potete comunque avere eventualmente info e dati tecnici della vasca leggendo questa discussione sul forum amico di AOL.

 

L'acquario oggetto dell'articolo era passato negli ultimi sei mesi da così

Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci

 

a così


Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci

 

Fotogallery Guida al Riallestimento

 

 

...ormai potare era diventato un problema... troppa esuberanza da parte dei  vegetali e questo mi ha obbligato ad una sfoltita decisamente incisiva!
Poi... era ora che avesse un layout e così...

Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci


Passiamo ora alla spiegazione di come si procede per dare un nuovo volto all'acquario curando e studiando il layout (mantenendo le piante che sappiamo crescono bene nella nostra vasca)

Ricordo a tutti che un lavoro simile va fatto su vasche stabili e che comunque è un notevole stress per il sistema acquario e che si va ad intaccare l'equilibrio bilologico, ciò nonostante prestando un pò di attenzione e con i giusti accorgimenti non ci saranno grossi problemi.

Passiamo ai fatti:

prima di tutto si asportano le piante a stelo che sono cresciute direttamente sulle epifite quindi l'apparato radicale non si espande quasi per niente nel substrato, queste sono le più facili da spostare proprio perchè le abbiamo sempre mantenute zavorrate o incastrate tra le altre piante.

Le piante a stelo le disponiamo per varietà in vaschette di plastica con acqua, se il lavoro va per le lunghe suggerisco di tenerle al buio per evitare che cerchino la luce piegando gli steli.

Se in vasca ci sono Criptocoryne, Echinodorus o altre piante con grandi apparati radicali consiglio di non estirparle ma dapprima defogliarle (almeno il 50%), e poi entrare delicatamente nel substrato con un cutter o con le forbici per tagliare le radici (sopratutto i fittoni più grossi), sollevarle delicatamente eliminando man mano le radici, questo eviterà di scombussolare il fondo (e quindi la stratificazione dei batteri presenti), se abbiamo eliminato molte radici ricordo che sarà necessario riequilibrare la parte aerea e quindi defogliare ulteriormente.

I legni: uno dei miei soliti consigli è evitare di interrare i legni (al massimo possono essere incastrati tra delle rocce ma non vanno mai ricoperti dal substrato, questo per poterli sollevare e spostare "agevolmente" senza scombussolare il fondo)

Ma passiamo alla vasca in esempio...
qui era presente solo una varietà di piante con radici imponenti, la Cryptocoryne balansae (rimossa dal lato destro proprio come spiegavo prima), il lavoraccio è stato rimuovere i legni ormai totalmente ricoperti dalle tre essenze che formano la base del layout, si tratta di: Microsorum pteropus "narrow leaf", Microsorum pteropus "windelow" e Bolbitis heudelotii.

Una volta estratti dalla vasca mi sono limitato a rimuovere il muschio che si era formato tra le fronde, ad eliminare le piantine avventizie e ad eliminare le foglie vecchie, quelle morte e scolorite e i monconi rimasti sul rizoma dalle vecchie potature, ...oltre ad eliminare il 40% della massa (un gran groviglio di rizomi e nuove piante) perchè ingestibile!


Una volta puliti e deciso cosa tenere sono stati rimessi in vasca.

Il gruppo di sinistra è stato girato e capovolto e messo nella parte destra; nella foto le parti cerchiate sono i punti dov'erano (a sinistra) e dove sono ora (a destra), quel cespuglio che si vede in basso a destra è quello che prima stava a pochi cm dalla superficie nella parte alta si sinistra.

Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci



Di conseguenza il gruppo di destra è stato portato a sinistra ma prima ho rimosso la maggior parte delle epifite che vi erano radicate e con una sega ho eliminato delle parti di legno perchè non permettevano la nuova disposizione.
Anche questo gruppo è stato capovolto (si notino le essenze che si muovono verso sinistra rimanendo in verticale, prima erano a destra in una posizione più orizzontale...).


La domanda a questo punto è:
"perchè questa scelta?" "perchè si è scelto di disporre così i due gruppi?"

il motivo è la prospettiva...

quello che mancava alla vasca era proprio un senso di profondità, i due gruppi erano molto alti ultimamente e non si poteva fare un gran che per abbassarli senza interferire con la continuità e l'armonia delle essenze nel layout; ci ho pensato a lungo e l'unico modo era invertire i due gruppi e ridurre (quasi dimezzare) il gruppo che ora è a sinistra.
Infatti i legni sono sulla stessa linea, è solo la dimensione che da la prospettiva (ma questo lo vedremo più avanti)...

Così ho osato... (un respiro profondo e via!)...

Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci


Nell'immagine si può notare come è stato ridotto e abbassato il legno e le nuove direzioni delle fronde...


In questa immagine il gruppo di sinistra appena estratto dalla vasca, le piante nella parte superiore (riferita alla foto) sono state eliminate mentre è stato più che dimezzata la parte inferiore.

Per ora non ho defogliato le piante (questo serve come riferimento per capire l'ingombro che potrebbero avere una volta ricresciute), ...una volta che l'angolazione e le direzioni dei gruppi ci sembrano interessanti possiamo iniziare a lavorare sulle pietre

La disposizione delle pietre è importantissima (attenzione... seguire, osservare e imparare dalla natura...).
Le pietre che raccolgo per i miei allestimenti sono dei frammenti di pareti montane, osservando la morfologia si può notare come da prima si sono formate, come si sono erose da ghiaccio e acqua e come infine si sono spaccate e sgretolate... non sono disposte a caso!

Il lavoro sulle pietre però non si fa tutto in una volta... quindi per iniziare ridisponiamo quelle più grandi che stanno alla base ... per quelle più piccole e i frammenti ci sarà tempo!

Torniamo alle piante...
serviva un modo per aumentare ulteriormente il dinamismo nella parte frontale del lato sinistro... quindi riprendendo la bolbitis e la narrow si procede col disporre un rizoma anche in quello spazio che era vuoto.

Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci



poi si inizia a reintrodurre le piante a stelo (ciò che permetterà alla vasca di avere la profondità tanto cercata).
In questo caso ho disposto alcuni cespugli (zavorrati) di Rotala rotundifolia dietro il legno...

Uno stratagemma:
la cosa che immediatamente salta agli occhi sono le parti più chiare, più esposte alla luce... saranno queste le parti importanti, quelle che daranno l'impatto... però la luce va sempre a braccetto con l'ombra... come fare in acquario?
Semplice! Usando le piante più scure per le zone più buie (e non è un caso... sono le meno esigenti in fatto di luce) quindi per evidenziare le fronde del narrow la bolbitis va inserita nei punti bui (la parte posteriore e ai lati)...
Anche questo ci aiuta



Ok, ci siamo...

Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci


Questo è il risultato finale (mi scuso per i riflessi).

Le piante a stelo sono state disposte con un criterio... le foglie più grandi davanti e quelle più piccole dietro.
Si può notare a destra l'abbinamento tra Ludwigia arquata e Limnophila aromatica e a sinistra tra Rotala rotundifolia e Nasaea sp. (affiancata alla Proserpinaca palustris).

Si noti anche come le piante sono state defogliate per agevolare la crescita futura e far si che le nuove foglie siano disposte correttamente alla luce e assumano un comportamento meno rigido e disordinato.

Ci vorranno un paio di mesi per vedere il risultato dell'operazione ... ci sarà ancora da sfoltire e da far crescere...

Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci

In questa foto quello che sarà dei cespugli delle piante a stelo...


Seguendo le linee ci si rende conto delle sovrapposizioni dei cespugli; la Rotala rotundifolia sarà lo sfondo e si muoverà convergendo verso il centro vasca a quel punto sarà parzialmente nascosta sia dalle altre essenze (nasaea e proserpinaca nella parte sinistra) ma sopratutto dalle foglie del narrow nella parte destra, questo darà un effetto di profondità notevole.



Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci




Così si presenta a due settimane dal riallestimento

Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci

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Non ho potato nulla e non ho aggiunto nulla.
L'Eustralis stellata che avevo inserito solo come "civetta" è cresciuta moltissimo. Questa settimana inizierò a potare sia la Rotala che la Proserpinaca che ormai è in superficie...

Ho iniziato a fertilizzare a dosi dimezzate dal quarto giorno dal riallestimento e ora sono a pieni dosi.




Ad otto settimane dal riallestimento posso dirmi pienamente soddisfatto del risultato ottenuto.

Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci

 

Ed ecco come si presenta la vasca 4 mesi dopo il riallestimento....

Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci

Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci

Guida al Riallestimento - Foto by: Giacomo Guarraci

 


 

 

Note: tutte le foto presenti in questo articolo sono state scattate da Giacomo Guarraci

 

Questo articolo tratta il riallestimento di un acquario in occasione del quale non vi era bisogno di rifare il fondo, sul sito è comunque presente anche un articolo relativo ad un riallestimento comprensivo di rifacimento del fondo, realizzato da "Maschiro", lo potete leggere qui.

Ultimo aggiornamento (Giovedì 22 Luglio 2010 13:27)

 

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