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Proserpinaca palustris


Proserpinaca palustris

(Linnaeus, 1753)

 

Proserpinaca palustris - Foto by: Andrea Perotti

 

Pianta a stelo di recente diffusione in ambito acquariofilo, ma ancora abbastanza rara. E' delicata e piuttosto esigente. Difficoltà di coltivazione in acquario: media.

 

 

Fotogallery Proserpinaca palustris

 

Nome scientifico:

Proserpinaca palustris

 

Nomi comuni:

Trixis palustris gaertner
Mermaid Weed
Proserpinaca palustris Cuba


Famiglia:

Haloragaceae


Origine:

Centro America (Cuba e Antille) e parte orientale del Nord America (U.S.A. orientali e Canada orientale). Se ne trova traccia anche nel Brasile settentrionale e in alcune zone dell'Asia meridionale, ove comunque è di fatto una pianta piuttosto rara.


Morfologia:

tipica pianta palustre a stelo, con foglie opposte decussate dalla caratteristica bordatura a "dente di sega".
In forma emersa la morfologia e il portamento di questa essenza cambiano notevolmente, tuttavia in questo articolo ci occuperemo solo della sua forma sommersa.
La colorazione delle foglie può variare dal giallo/verde all'arancione, dal marrone fino al rosso scuro a seconda dell'intensità luminosa, dei valori dell'acqua e soprattutto del nutrimento offerto, sia in colonna sia dal fondo. Anche le dimensioni e la forma delle foglie e la lunghezza della "seghettatura" perimetrale sono notevolmente influenzate da tali fattori.
In natura, tra parte sommersa e parte emersa, Proserpinaca palustris può superare i 70 cm di altezza; se coltivata solo in sommersione invece difficilmente supera i 40 cm.
Il diametro dello stelo portante cambia a seconda dello stato di salute della pianta ed in ragione del suo nutrimento, comunque al massimo può raggiungere 3,5 mm.

 

Proserpinaca palustris fotografata dall'alto - Foto by: Andrea Perotti

 

La Crescita:

pianta a velocità di crescita media.
Visti il suo portamento e l'altezza raggiungibile si consiglia un acquario con colonna d'acqua non inferiore ai 35 / 40 cm.


Valori Acquario:

PH: 5,0 / 7,5
GH: 0 / 13 °dGH
Temperatura: 15 / 28 °C (sopravvive anche a temperature inferiori, fino a 9 / 10 °C, entrando però a tali temperature in una sorta di letargo invernale, situazione in cui la pianta si defoglia completamente e permane in stato di totale stallo vegetativo in attesa dell'arrivo di temperature superiori).
Luce: da media a forte


Allestimento Acquario:

l’apparato radicale è esile e, per ben svilupparsi, necessita di un fondo fine e ricco di sostante nutritive. Fortemente consigliato l'installazione di impianto CO2.


Fertilizzazione:

importantissime una corretta fertilizzazione liquida ed una regolare concentrazione di CO2.
Per favorire la comparsa della colorazione arancio/rossa (in genere la più "ambita" dagli acquariofili che si cimentano con questa pianta) e la formazione di fogliame largo e corposo occorre tenere Nitrati (NO3) e Fosfati (PO4) su valori non eccessivi, ad esempio NO3 circa 10 ppm e PO4 1,5 / 2 ppm, garantire una costante ma non eccessiva concentrazione di CO2 e non fare mancare nessun nutriente, con particolare attenzione al Ferro, sia in colonna sia nel fondo, ed al Potassio.
Se tali condizioni non vengono garantite la pianta ve lo farà capire con chiari segnali morfologici ... in particolare eccessive concentrazioni di NO3 e PO4 (ma soprattutto di NO3) indurranno la comparsa di colorazione verde (generalizzata o a macchie), concentrazioni di CO2 eccessive e immotivate provocheranno una mutazione morfologica delle foglie, le quali diverranno più sottili e con dentelli perimetrali molto allungati, situazione che spesso antecede la perdita delle foglie stesse, mentre carenze di Ferro e/o di Potassio provocheranno uno sbiadimento generale della colorazione della pianta e perdita del fogliame ai livelli basali.

 

Proserpinaca palustris con apice ingiallito e dentelli perimetrali allungati - Foto by: Marcellino Bruno

 

Foglie di Proserpinaca palustris con evidenti segni di problemi vari - Foto by: Marcellino Bruno

 

Proserpinaca palustris in pieno perlage - Foto by: Andrea Perotti

 

Posizione In Acquario:

adatta soprattutto per le zone centro posteriori, consiglio di posizionarla sotto la luce piena diretta.


Modalità di Riproduzione:

in natura si riproduce solo dopo la fuoriuscita dall'acqua, quindi in forma emersa. La pianta forma infatti in emersione minuscoli fiori ermafroditi che producono e rilasciano piccoli semi, i quali, una volta caduti in acqua ed insabbiatisi nel fondale, danno vita a nuove piantine. Coltivando la pianta in acquario in perenne sommersione tale fenomeno non è realizzabile, quindi l'unico sistema possibile per la sua riproduzione diventa la potatura.
Quando l'apice della pianta raggiunge la prossimità della superficie occorre difatti potare, fatelo con una forbice ben affilata, tagliando lo stelo poco sopra ad uno degli internodi a scelta. Una volta rimessa a dimora la parte apicale potata (talea) lasciate in posizione anche la parte basale la quale, seppur risulti molto antiestetica, se in presenza di sufficiente luce e corretta fertilizzazione, genererà in breve tempo nuovi germogli (in genere da uno a tre) dai quali si svilupperanno poi nuovi steli; una volta che questi nuovi steli avranno raggiunto una lunghezza di almeno 10 / 15 cm potrete potarli a loro volta, alla base, e quindi metterli a dimora nel fondale.

 

Proserpinaca palustris - Nuovo stelo in formazione - Foto by: Andrea Perotti

 

Inserimento in Acquario:

questa pianta ha il difetto di perdere facilmente le foglie basali se non sufficientemente illuminate e non correttamente nutrite. È quindi preferibile piantare i fusti singolarmente, leggermente distanziati tra loro di almeno 4 / 5 cm, evitando che si ombreggino a vicenda.




Ultimo aggiornamento (Sabato 30 Ottobre 2010 20:41)

 

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