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Poecilia wingei

 

Poecilia wingei

(Poeser, Kempkes e Isbrücker, 2005)

 

P. wingei maschio - Foto di A. Robert Brown

P. wingei femmina - Foto di A. Robert Brown

 

Piccolissimo poecilide di origine venezuelana. Maschi decisamente appariscenti, femmine più "anonime". Si riproduce con facilità e spontaneamente anche in acquario. Tollera senza problemi una leggera presenza di sale nell’acqua. Difficoltà d’allevamento: ridotta. Pesce consigliato anche ai neofiti dell’acquariofilia.

 

Fotogallery Poecilia wingei

 

 

Nome scientifico:

Poecilia wingei


Nota al nome scientifico:

per decenni si è dibattuto in merito alla corretta classificazione di questo pesce in quanto lo si è ritenuto a lungo una variante di Poecilia reticulata, con la quale si può effettivamente ibridare ma assai difficilmente e senza generare prole fertile. Solo recentemente (2005) si è deciso per una sua classificazione distinta, anche se il dibattito scientifico a riguardo non è ancora del tutto chiuso.


Nomi comuni:

Endler
Guppy Endler
Poecilia di Endler
Poecilia endleri


Famiglia:

Poeciliidae


Luogo d’origine:

Sud America (rinvenibile in Venezuela, nella laguna de Los Patos).


Morfologia:

la forma del corpo è quella tipica delle specie di superficie, con profilo dorsale piuttosto dritto e profilo ventrale più curvato, pinna dorsale arretrata e bocca rivolta leggermente verso l’alto. Assente la pinna adiposa. Notevoli le differenze di dimensione e di livrea tra maschi e femmine, vedere "Dimorfismo sessuale" e "Dimensioni".

Nota morfologica: l’esplosivo rapido successo commerciale di questa specie ha contribuito alla massiccia proliferazione di allevatori specializzati, soprattutto in U.S.A. In questi allevamenti grazie ad una attenta opera di selezione genetica sono stati isolati vari ceppi cromatici di P. wingei, da cui la successiva immissione nel mercato di un ampio numero di varianti cromatiche differenti dalla forma originaria, varianti che stanno avendo molto successo soprattutto in U.S.A., ma che stanno già iniziando a spopolare anche nei mercati europei. Le varianti per ora più vendute oltre oceano sono sicuramente la "gold", la "albina", la "black", la "orange", la "tiger", nonché anche la "wild" (ovvero la forma originaria).


Dimorfismo sessuale:

dimorfismo molto evidente, femmine più grosse e massicce, di colorazione argentea con tenui riflessi dorati e pinne trasparenti, maschi decisamente più snelli e piccoli, con livrea di fondo argentea parzialmente coperta da striature nere alternate a stupende macchie iridescenti variamente colorate, con predominanza di arancione, giallo e verde. Molto particolare la colorazione della pinna caudale del maschio, la quale a prima vista pare fortemente bipolata, ma si tratta di una illusione ottica dovuta alla colorazione particolarmente accesa (in genere di arancione) delle sue estremità, separate dalla parte centrale perfettamente trasparente.
Altro inconfondibile elemento di distinzione è dato dal gonopodio, organo copulatore presente nei soli maschi, ed ottenuto dalla trasformazione in organo riproduttivo della pinna anale.


Dimensioni:

maschi fino a 2,5 cm., femmine fino a 4,5 cm.


Ciclo vitale:

tollerando un decisamente ampio range di temperatura dell’acqua è pressoché impossibile dare un dato certo sulla lunghezza del suo ciclo vitale. In genere comunque, se tenuto costantemente a temperature d'acquario tropicale, difficilmente P. wingei supera l’anno di età.


Dimensioni Acquario:

è un pesce di ridotte dimensioni ma molto vivace, volendo si può allevare una coppia anche in una vaschetta di ridottissime dimensioni, ad esempio di soli 10 litri, tuttavia per assecondare la sua iperattività e considerando che si riproduce abbastanza facilmente mi sento di consigliare almeno 20 litri netti per una coppia in ottica di allevamento e riproduzione. In 50 litri netti possiamo inserire un bel gruppetto di 6 / 7 esemplari avendo cura di dare una leggera prevalenza numerica alle femmine.


Valori consigliati per l’acquario d'allevamento:

- PH: 7,2 / 8,5
- GH: 15 / 25 °dGH
- Temperatura: 20 / 32 °C


Nota: è una specie che in natura abita una laguna frequentemente invasa da acqua marina in occasione di alte maree, tollera quindi perfettamente una leggera presenza di sale, il quale anzi può considerarsi elemento assai gradito da Poeciilia wingae. In generale la presenza di Carbonati di Calcio deve essere abbastanza elevata, altrimenti il pesce ne risentirà negativamente, si consiglia quindi di mantenere un KH pari almeno a 8 °KH, meglio ancora se > 10 °KH.


Allestimento acquario d'allevamento:

una buona presenza di vegetazione è assai gradita, ricordate però di lasciare una sufficiente zona sgombera a disposizione per il nuoto.


Alimentazione:

specie onnivora e piuttosto vorace. Accetta in pratica qualsiasi alimento di dimensioni sufficientemente piccole per passare dalla sua bocca. Per mantenere esemplari sani e vivacemente colorati occorre però offrire una dieta varia e di qualità, somministrando saltuariamente anche vivo/surgelato (ad esempio chironomus, dafnia, artemia e tubifex).
E’ anche un discreto consumatore di alghe, è bene quindi non abbondare troppo con le somministrazioni di cibo, in modo da mantenere sempre attiva la sua abitudine di brucare le formazioni algali da piante ed arredi.


Livello di nuoto:

tutti i livelli, con preferenza per la zona centro-superiore.


Comportamento:

pesce molto vivace e assolutamente pacifico. I maschi in particolar modo sono instancabili nuotatori, ed altrettanto instancabli corteggiatori. Può essere allevato in coppia (un maschio + una femmina), ma è tuttavia preferibile tenerne un piccolo gruppetto di almeno 6 / 7 esemplari, dando una leggera prevalenza numerica alle femmine.


Biocenosi:

assolutamente innocuo e pacifico verso qualsiasi altra specie. Adatto quindi all’acquario di comunità. Viste le sue ridotte dimensioni evitate però l’abbinamento a pesci troppo grandi e/o voraci.


La Riproduzione


Difficoltà d’ottenimento della riproduzione in cattività:

facilissima da ottenere.


Modalità riproduttiva:

specie ovovivipara.


Maturità sessuale:

le femmine possono già restare gravide ad appena un mese d’età, ma dall’esperienza di vari allevatori si evince che in realtà esse non sono in grado di portare a termine con successo una gravidanza almeno fino al compimento del terzo mese d’età. I maschi sono sessualmente maturi dal secondo mese di vita.


Formazione della coppia:

non si ha formazione di coppie, le riproduzioni avvengono, in natura come in cattività, senza una regola fissa, in momenti di aggregazione del branco.


Alimentazione della coppia:

non è una specie cui occorre una "spinta" per ottenerne la riproduzione, anzi... , tuttavia sappiate che un aumento della componente vivo/surgelato nella sua dieta contribuisce sicuramente ad aumentarne ulteriormente l’istinto riproduttivo.


Valori consigliati per l’acquario riproduttivo:

mantenete pure i valori della vasca d’allevamento (PH 7,2 / 8,5 - GH 15 / 25 °GH). Importante però mantenere alta la temperatura in quanto ciò contribuisce ad aumentarne il metabolismo e l’istinto riproduttivo, una temperatura superiore a 24 °C è ottimale.


Allestimento acquario riproduttivo:

se intendete non separare gli adulti dai piccoli allora offrite agli avannotti molti ripari e nascondigli, ovvero una folta vegetazione, ciò contribuirà sia a fornire loro una costante presenza di microfauna che a farli crescere meno stressati, nonostante sia comunque rarissimo assistere a casi di cannibalismo in P. wingei. Viste le ridotte dimensioni degli avannotti è preferibile ridurre la portata del filtro e adottare protezioni sulle relative bocchette di aspirazione (ad esempio con tulle).



Fecondazione:

la femmina produce le uova e le trattiene al proprio interno, il maschio introducendo il gonopodio (organo copulatore riproduttore ricavato dalla trasformazione della pinna anale) nell’orifizio anale della femmina provvede alla fecondazione delle uova.


Gestazione e Primi Giorni:

la durata della gestazione è variabile e legata a molti fattori, tra i quali in primis la temperatura. In genere tuttavia possiamo attestare tale periodo in circa 4 settimane. La femmina trattiene i piccoli al proprio interno fino al completamento del riassorbimento del sacco vitellino e, appena li espelle, se ne disinteressa. Gli adulti in genere non si cibano dei piccoli nati, questo è un elemento di assoluta differenzazione rispetto a molti altri poecilidi, compreso il "parente stretto" Poecilia reticulata. Appena avvenuto il parto, la femmina è già pronta ad ospitare una nuova gravidanza. Il numero dei nascituri non è elevato e varia in genere tra poco meno di 10 e poco più di 20 a seconda dell’età della madre e del suo stato di salute/alimentazione.


Avannotti:

appena espulsi dalla madre i piccoli misurano circa 6 millimetri, sono autosufficienti e già privi di sacco vitellino, quindi necessitano da subito di abbondante microfauna, rinvenibile ad esempio tra alghe e muschi. Necessitano di alimentarsi abbondantemente e costantemente, ragion per cui è buona norma somministrare nelle prime due settimane anche infusori ed appositi mangimi per avannotti, con somministrazioni frequenti, possibilmente almeno 5 al dì. Attenzione però a non provocare nella vaschetta d'accrescimento un eccessivo accumulo organico inquinante, il quale potrebbe risultare letale per molti dei piccoli. Sifonature del fondo e frequenti piccoli cambi parziali dell'acqua si riveleranno quindi molto utili allo scopo.


Ultimo aggiornamento (Giovedì 20 Maggio 2010 21:34)

 

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