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Pelvicachromis pulcher

 

Pelvicachromis pulcher

(Boulenger, 1901)

 

Pelvicachromis pulcher - Foto di: Mauro Antoniazzi

 

E’ uno dei Ciclidi nani più intelligenti e facili da allevare e riprodurre, nonché dalla livrea molto appariscente. Conseguentemente è anche uno dei più commercializzati. Va allevato in coppie in acquari non eccessivamente illuminati, ricchi di vegetazione e nascondigli. Può essere allevato in acque leggermente salmastre. Difficoltà d'allevamento media, tuttavia anche un neofita può riuscire con soddisfazione ad allevare questo bellissimo Ciclide, a patto di rispettare quanto di seguito esposto.

 

 

Fotogallery Pelvicachromis pulcher

 

 


Nome scientifico:

Pelvicachromis pulcher


Nomi comuni:

Ciclide dalla pancia rossa.


Famiglia:

Cichlidae


Luogo d’origine:

Africa (nei fiumi del Camerun e nel delta del Niger, in acque sia dolci che d’estuario leggermente salmastre).


Morfologia:

livrea grigio/blu attraversata da una larga linea scura, più o meno evidente, in corrispondenza della linea laterale. La colorazione di questo pesce varia sensibilmente in funzione di stress e stato d’animo, ad esempio si fa molto più intensa nei periodi riproduttivi. La forma delle pinne varia di molto tra maschio e femmina, in particolare la caudale che appare a forma di punta di lancia con punteggiature nere e bordature arancioni nei maschi, mentre risulta arrotondata e priva di bordature nelle femmine. La zona addominale appare color porpora, caratteristica molto più evidente nelle femmine, specialmente in prossimità della riproduzione.


Dimorfismo sessuale:

le femmine sono più piccole e presentano colori più brillanti. Anche la forma delle pinne varia notevolmente tra maschio e femmina, in particolare la caudale che appare a forma di punta di lancia con punteggiature nere e bordature arancioni nei maschi, mentre risulta arrotondata e priva di bordature nelle femmine. La pinna anale delle femmine è di color azzurro tenue. La colorazione porpora della zona addominale risulta più marcata nelle femmine. Il corpo del maschio appare più slanciato mentre la femmina è leggermente più tozza, caratteristica che diviene più evidente nel periodo riproduttivo.


Dimensioni:

femmina: fino a 8 / 9 cm
maschio: fino a 10 / 11 cm

In natura solitamente raggiungono dimensioni maggiori, nell’ordine dei 13 / 15 cm.


Ciclo vitale:

Da 5 a 7 anni.


Dimensioni Acquario:

L’altezza della vasca non è importante, visto che in natura questo Ciclide popola tratti di fiume di ridottissima profondità e sosta quasi sempre in prossimità del fondo. E’ importante però che la lunghezza dell’acquario non sia inferiore ai 60 / 70 cm per una coppia già affiatata in acquario monospecifico. Per due o più coppie, o per un gruppetto, le dimensioni necessarie salgono rapidamente in quanto gli esemplari adulti mostrano una non indifferente aggressività intraspecifica.


Valori consigliati per l’acquario d'allevamento:

- PH: 6,8 / 7,5
- GH: 5 / 15 °dGH
- Temperatura: 24 / 27 °C
- Capacità Minima : 70 litri netti per una coppia

Nota: essendo una specie che in natura popola anche tratti costieri ove acque dolci e acque salate si incontrano, in acquario è spesso allevato in condizioni di acqua leggermente salmastra, con aggiunta di circa un cucchiaio raso di sale apposito ogni 10 litri netti. Consiglio tuttavia di chiedere al venditore se trattasi di esemplari di allevamento o di cattura, di informarsi in che acqua sono nati e cresciuti e di comportarsi di conseguenza.


Allestimento acquario d'allevamento:

acquario molto piantumato, con vegetazione veramente abbondante, che crei molte zone ombrate di riparo. L’illuminazione non deve essere troppo intensa e, possibilmente, meglio optare per un materiale di fondo scuro, che attenui ulteriormente il riverbero della luce. Sul fondale devono essere presenti vari nascondigli e divisioni territoriali, soprattutto se sono presenti due o più coppie.


Alimentazione:

in natura è carnivoro e si nutre prevalentemente di insetti, vermi e piccoli crostacei. In acquario diviene in pratica onnivoro, accetta senza problemi sia il secco sia il vivo/surgelato. E’ bene alternare vari alimenti dando però una certa prevalenza al vivo/surgelato.


Livello di nuoto:

centro inferiore, con preferenza per le zone ombrate vicine al fondo vasca.


Comportamento:

gli esemplari giovani tendono a vivere in piccoli branchi, ma in seguito tendono a formarsi delle coppie, fedeli e durature, le quali subito si separano dal gruppo andando a condurre vita a sé. Da questo momento in poi i maschi iniziano a denotare una crescente territorialità nei confronti degli altri maschi rivali. Per l’allevamento in acquario si può quindi scegliere tra inserire un gruppetto di giovani esemplari attendendo la formazione spontanea di una o più coppie, oppure inserire già una o più coppie di esemplari adulti. Quando la coppia inizia la fase riproduttiva e individua la zona prescelta per la futura deposizione, compare una crescente territorialità, finalizzata alla difesa del luogo e, successivamente, della prole. In questa fase, se l’acquario è troppo popolato e lo spazio a disposizione della coppia risulta insufficiente, Pelvicachromis pulcher può divenire molto violento e pericoloso verso i compagni di vasca.
Ha la pessima abitudine di scavare nel ghiaietto di fondo, riuscendo spesso a denudare le radici delle piante e/o spostare piccoli arredi. Vanno quindi evitati filtri sottosabbia, a meno di proteggerli adeguatamente (ad esempio con una rete rigida “annegata” nel ghiaietto).


Biocenosi:

evitare l’abbinamento con pesci troppo aggressivi.



La Riproduzione


Difficoltà d'ottenimento della Riproduzione in acquario:

Facile. Si tratta di una specie monogama in cui maschi e femmine instaurano coppie fedeli che possono durare anche per l’intera loro vita. La fecondazione delle uova è esterna e le modalità riproduttive osservabili in acquario ricalcano quelle adottate in natura.


Modalità riproduttiva:

specie ovipara.


Maturità sessuale:

viene raggiunta già a 2 mesi di vita.


Allestimento acquario riproduttivo:

la riproduzione può avvenire anche nel “normale” acquario d’allevamento, purchè si abbiano valori corretti, illuminazione non eccessiva, fondo non troppo chiaro, nascondigli in grado di permettere la deposizione delle uova sulle pareti interne (ideali i mezzi gusci di cocco rovesciati con un’apertura che permetta l’ingresso dei riproduttori) e assenza di specie predatrici. Inoltre l’acquario non deve essere eccessivamente popolato altrimenti la coppia sentirebbe in costante pericolo la prole iniziando a mostrare aggressività (anche notevole) verso i compagni di vasca. Se non ci sono le condizioni necessarie meglio allora rimuovere i compagni di vasca oppure trasferire la coppia in una vasca dedicata.


Formazione della coppia:

preferibile una coppia formatasi spontaneamente all’interno di un gruppetto di giovani esemplari. La coppia è in questi casi facilmente individuabile in quanto i due esemplari sono soliti appartarsi in zone riparate iniziando quindi di fatto a condurre vita separata dal resto del gruppo.


Alimentazione della coppia:

per stimolarne la riproduzione occorre somministrare più spesso cibi vivi o surgelati.


Valori consigliati per l'acquario riproduttivo:

- PH: 6,8 / 7,5
- GH: 5 / 15 °dGH
- Temperatura: 24 / 27 °C
- Capacità Minima : 40 litri netti.


Deposizione e fecondazione:

il rituale riproduttivo prevede che la coppia prima di tutto individui una zona adatta alla deposizione, preferenzialmente una cavità (in genere tra delle rocce o sotto dei mezzi gusci di cocco rovesciati, anfore, vasetti, ecc…), a quel punto la femmina inizia a ripulire la cavità scacciando eventuali intrusi e difendendo la zona circostante, successivamente inizia a corteggiare il maschio sfoggiando una colorazione del ventre più intensa, fino a convincerlo ad entrare con lei all’interno del nido d’amore. A questo punto la femmina può iniziare a deporre le uova (di forma ovoidale) appiccicandole alle pareti interne della cavità, e subito il maschio provvede a fecondarle. Successivamente i genitori restano di guardia proteggendo le uova da eventuali intrusi e scacciando chiunque si avvicini troppo alla zona di deposizione.


Schiusa e primi giorni:

il numero delle uova può variare da alcune decine a poco oltre le 150 unità, e la loro schiusa avviene in genere entro la fine del terzo giorno successivo alla deposizione. Appena nati, gli avannotti iniziano a nutrirsi del sacco vitellino, che garantirà loro l’appropriato nutrimento per i primi 4 giorni, a volte anche 5.


Alimentazione e crescita degli avannotti:

Passati i primi 4 / 5 giorni i piccoli necessitano di piccoli alimenti vivi, ad esempio Rotiferi, Naupli di Artemia salina, Daphnie, Tubifex tritati, ecc… , accettano anche mangime in scaglie appositamente polverizzato, ma meglio optare per alimenti vivi che permetteranno ai piccoli di crescere più rapidamente e più in salute. Se alimentati correttamente i piccoli crescono rapidamente, sempre sorvegliati e protetti dai genitori. Entro il termine del secondo mese di vita hanno già raggiunto la maturità sessuale e sono quindi già in grado di riprodursi.

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 17 Novembre 2010 01:16)

 

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