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Symphysodon aequifasciatus

 

Symphysodon aequifasciatus

(Pellegrin, 1904)

 

Symphysodon aequifasciatus

 

Il Rè dell’acquario, sua maestà Discus. Il sogno di molti acquariofili. Delicato, difficile, maestoso, molto esigente e … costoso. Tutte caratteristiche che richiedono inevitabilmente una certa esperienza in acquariofilia per riuscire nel suo allevamento. Necessita di vasche grandi ed alte, non meno di 200 litri netti con colonna d’acqua di almeno 45 cm.

 

Fotogallery Symphysodon aequifasciatus

Premessa Nome scientifico:

le discussioni sulla tassonomia del Discus durano ormai da quasi un secolo e ancora non è stata fatta chiarezza, al punto che è già in corso un nuovo studio finalizzato alla riclassificazione (l’ennesima) del genere Symphysodon. Allo stato attuale esistono due specie, il Symphysodon discus ed il Symphysodon aequifasciatus, ma ancora non si è capito con certezza se trattasi realmente di due specie distinte oppure semplicemente di due varianti di un’unica specie. Il S. discus è stato il primo ad essere scoperto, descritto e classificato, da Heckel, nel 1840, da cui l’abitudine di distinguerlo mediante lo pseudonimo di Discus di Heckel, in natura è presente solo nel tratto finale del Rio Negro e nel Rio Abacaxis, ed è notoriamente più delicato ed esigente. Il Symphysodon aequifasciatus è stato scoperto, descritto e classificato da Pellegrin nel 1904, ed è presente in zone molto più ampie dell’Amazzonia, rinvenibile soprattutto nella parte superiore del Rio delle Amazzoni ed in numerosi suoi affluenti (Rio Nanay, Rio Momon, Rio Yavari, Rio Ica, Rio Medera, Rio Xingu, Rio Paru, Rio Tocantis, Rio Manacapuro, Rio Purus, Rio Jari, Rio Urubo, …). e due speciei sono apparse subito molto simili, quasi identiche, a distinguerli le bande laterali, solitamente 9, a volte 8. Ebbene osservando queste bande verticali presenti sul fianco del pesce si può notare come in S. aequifasciatus la loro intensità sia uguale, dalla prima all’ultima, possono essere più marcate o meno, anche quasi assenti (o assenti del tutto), ma sempre tutte allo stesso modo. In S. discus invece la quinta banda è decisamente più marcata di tutte le altre, al punto da essere spesso l’unica visibile, accompagnata a volte dalla prima (che “taglia” verticalmente l’occhio) e talvolta anche dall’ultima (alla base della caudale). Questa sostanzialmente l’unica differenza notabile tra le due specie del Genere Symphysodon. Per svariati decenni gli ittiologi sono stati certi si trattasse di due specie distinte, simili ma distinte, poi la scoperta che i due generi possono incrociarsi dando prole fertile ha rimesso tutto in discussione. Anche in acquario si è ottenuto con facilità l’incrocio tra i due generi, e la prole si è dimostrata sana e fertile, e con caratteristiche cromatiche simili a volte più al discus a volte più all’aequifasciatus. Da qui è nata l’esigenza di rimettere tutto in discussione predisponendo una riclassificazione del genere, con il dubbio, a questo punto quasi una certezza, che si tratti non di due specie distinte, bensì di differenti varianti cromatiche di una stessa ed unica specie.

Va poi sottolineato che all’interno dela specie S. aequifasciatus sono state descritte e classificate 2 ulteriori varienti/sottospecie, distinguibili dalla livrea.

Si tratta di:

Symphysodon aequifasciatus axelrodi (Shultz 1960) - Discus marrone

Symphysodon aequifasciatus haraldi (Shultz 1960) - Discus blu


alle quali va poi aggiunta quella “originale”, descritta da Pellegrin, riclassificata come


Symphysodon aequifasciatus aequifasciatus (Pellegrin 1904) - Discus verde


Partendo da queste tre varianti gli allevatori sono poi riusciti, mediante attenta e meticolosa selezione, ad isolare e definire altre varietà, presenti anch’esse in natura, ma molto più difficili da reperire. La lista delle varianti cromatiche ha così finito per allungarsi portando sul mercato numerose colorazioni. Attualmente c’è davvero l’imbarazzo della scelta … var. Blue, var. Blue Diamond, var. Marrone, var. Rosso Turchese, var. Royal Blue, var. Verde, var. Sangue di Piccione, etc…etc…

 


Nomi comuni:

discus, pesce disco, pesce pompadour


Famiglia:

Cichlidae


Luogo d’origine:

America Meridionale (Amazzonia)


Morfologia:

Corpo discoidale, molto compresso lateralmente. La livrea può presentare varie colorazioni ed è generalmente attraversata da larghe fascie verticali scure (fino ad un massimo di 8 o 9) a volte visibili a volte no, a volte solo alcune. Labbra carnose.


Dimensioni:

in natura sono stati segnalati esemplari anche di 25 cm, ma in acquario in genere non superano i 20 cm


Dimorfismo sessuale:

non visibile; l'unica differenza certa è la forma della papilla genitale che diviene visibile durante la fase di riproduzione. Più grande e di forma cilindrica nella femmina, più piccola e di forma conica nel maschio. In alcune varietà i colori delle femmine sono meno accesi rispetto a quelli dei maschi, ma è solitamente una differenza minima e spesso inesistente.

 

Riproduzione:

la maturità sessuale viene raggiunta all'età di 12 mesi per le femmine e 16 / 18 mesi per i maschi, coincidendo in pratica con la fine del periodo di crescita. Ottenere la riproduzione del Discus in acquario è piuttosto difficile. Per riuscire ad ottenere una coppia è necessario partire da un gruppetto di esemplari giovani e attendere che, all’interno del “branco”, la coppia si formi spontaneamente. Le forzature sono sconsigliate. Una volta formatasi una coppia sarà facile accorgersene in quanto i due esemplari in questione tenderanno a stare quasi sempre vicini isolandosi spesso dal resto del gruppetto. Ottenuta la coppia consiglio di dedicare loro un acquario esclusivo (se specifico per la sola riproduzione sono sufficienti anche 60 litri netti di capienza) ove mantenere condizioni igieniche perfette. L’alimentazione dovrà arricchirsi maggiormente di vivo e surgelato. Il PH portato progressivamente a valori decisamente acidi (5 / 5,5). Se la coppia decide di riprodursi sceglierà un punto (solitamente una foglia larga posta verticalmente, una pietra verticale, o uno dei vetri dell’acquario) ed inizierà a ripulirlo, successivamente la femmina vi deporrà le uova (circa 100 / 200) che essendo appiccicose vi resteranno ben ancorate. Subito il maschio provvederà a fecondare le uova e la coppia sorveglierà incessantemente la prole. Dopo tre giorni dalla fecondazione si avrà la schiusa e le piccole larve, una volta terminato il sacco vitellino, si nutriranno per i primi giorni di una particolare secrezione (muco) emanata dalla “pelle” di entrambi i genitori. I piccoli quindi in questa fase non potranno assolutamente essere separati dai genitori (fu questo l’errore in cui caddero per decenni gli ittiologi che per primi ne tentarono lo studio e la riproduzione) altrimenti moriranno di fame. Sarà impossibile interagire con la loro alimentazione fino a che non avranno raggiunto almeno 10 / 15 mm di diametro, solo a quel punto inizieranno ad accettare i mangimi. Inizialmente sarà importantissimo somministrare naupli d’Artemia salina appena schiusi. Per tutta la fase iniziale di crescita gli alimenti andranno somministrati molto spesso ed in piccole dosi, anche 10 / 12 somministrazioni al giorno.


Valori consigliati per l’acqua:

esemplari d’allevamento

- PH 5,5 / 6,8
- GH 5 / 8 °dGH
- Temperatura 28 / 30 °C


esemplari selvatici (di cattura)

- PH 4,5 / 5,5
- GH 2 / 3 °dGH
- Temperatura 29 / 32 °C


Va inoltre sottolineata l’esigenza di mantenere la durezza carbonatica (KH) a valori molto bassi (nei biotopi d'origine del Discus addirittura il KH ha valore approssimabile a zero *), i Nitriti (NO2) sempre tassativamente a zero ed i Nitrati (NO3) a valori di concentrazione costanti e bassi, mai assolutamente superiori a 50 mg/litro.

* Avere un KH prossimo allo zero in acquario è un grosso rischio in quanto ciò comporta una forte instabilità del PH, si consiglia quindi di mantenersi su valori di KH pari a 2 / 3 °dKH, facendo molta attenzione a non scendere ulteriormente.

 

Alimentazione:

la dieta del Discus deve essere varia e ricca, è un pesce esigente e difficile da soddisfare, se stressato o insoddisfatto da qualcosa non esita a digiunare, anche per giorni, rifiutando qualsiasi cibo. Gli esemplari selvatici richiedono inizialmente quasi 100% di alimento vivo, essendo carnivori in natura, ed è difficile abituarli con il tempo ad accettare altri alimenti. Per i più facili e tradizionali esemplari d’allevamento la dieta deve comprendere sia vivo e surgelato (Artemie adulte, Dafnie, larve di zanzara, cuore di manzo sotto forma di pastone, …) sia alimenti commerciali specifici per Discus. L’importante è variare e somministrare gli alimenti spesso ed in piccole dosi, 3 / 4 somministrazioni giornaliere devono essere la regola, una mangiatoia automatica potrà esservi d’aiuto. Per gli avannotti in fase di crescita, come già detto, la frequenza delle somministrazioni deve ulteriormente aumentare necessitando addirittura di 10 / 12 pasti al dì. Va sottolineato che in molti esemplari si registra una certa pigrizia e lentezza nell’alimentazione, spesso i Discus preferiscono aspettare che il cibo si depositi sul fondo per poi consumarlo in tutta calma. Questo aspetto del loro comportamento va preso in considerazione al momento della scelta degli eventuali compagni di vasca da abbinare. Evitate specie troppo voraci in quanto si correrebbe il rischio di lasciare i Discus letteralmente a digiuno.


Livello di nuoto:

centrale


Comportamento e allevamento:

pesce timido e pacifico, solo in fase riproduttiva può a volte mostrarsi leggermente aggressivo. Soffre se abbinato a compagni di vasca troppo iperattivi e voraci (vedi anche alimentazione), da evitare soprattutto un eccessivo popolamento della vasca. Come compagni ideali potete scegliere ad esempio tra: Hemigrammus sp.., Paracheirodon axelrodi, Ancistrus dolichopterus, Brochis splendens, Panaque nigrolineatus, Corydoras sp.., Microgeophagus ramirezi, Apistogramma sp., … mentre, se avete la fortuna di poterli ospitare in un acquario di notevoli dimensioni, l’abbinamento migliore è con Pterophyllum altum, che condivide con Symphysodon sp. gli stessi biotopi naturali d’origine.


Evitate di stare in continuazione ad osservare i vostri Discus con il naso letteralmente appiccicato al vetro dell’acquario, soprattutto nelle prime giornate successive all’acquisto, dategli il tempo di ambientarsi. E’ facile in questi casi che l'animale si spaventi compiendo rapidi scatti verso la parte posteriore della vasca. In simili circostanze può addirittura andare a sbattere contro gli arredi presenti e ferirsi, meglio quindi evitare arredi taglienti, spigolosi e troppo ruvidi.

Molto importante per una buona riuscita nell’allevamento di Symphysodon aequifasciatus è l’allestimento della vasca. Deve innanzitutto essere arredata in modo tale da agevolare al massimo le operazioni di pulizia e sifonatura, importanti per il mantenimento di Nitriti e Nitrati a valori di concentrazione idonei, infatti molti appassionati preferiscono allevarli in acquari privi completamente di arredi, in modo da poter agevolmente compiere le necessarie operazioni di pulizia e mantenere condizioni igieniche perfette. Un arredamento idoneo ai Discus può essere rappresentato da radici e legni di torbiera, poche piante robuste e coriacee (che possano sopravvivere alle temperature che questo pesce esige), e un fondo di granulometria fine, non troppo chiaro. Meglio non riempire troppo la vasca con piante ed arredi, il Discus necessita di ampi spazi di nuoto e, da adulto, la sua mole non è certamente trascurabile, inoltre non è amante degli acquari eccessivamente illuminati. Acqua ben filtrata e cambi parziali regolari e frequenti (consigliato almeno 20% settimanale).


Nota aggiuntiva:

in condizioni ottimali il ciclo vitale di un Symphysodon aequifasciatus può andare da 7 a quasi 10 anni. Se state acquistando un esemplare adulto fate attenzione alla dimensione degli occhi, se sono vistosamente grandi si tratta di un esemplare in età decisamente avanzata.

Ultimo aggiornamento (Domenica 03 Gennaio 2010 14:51)

 

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