Marzo 2010 - Acquario del mese

 

Marzo 2010 - Acquario del mese

 

520 litri mbuma - utente Spawn

 

Questo mese AquaExperience propone l’acquario da 520 Lt. dell’utente "Spawn", una vasca totalmente dedicata ai Ciclidi del grande lago africano Malawi. Si tratta pertanto di un allestimento a tema, volto a riprodurre le condizioni ideali per l'allevameto di questi particolari pesci, tanto belli quanto territoriali e difficili da abbinare.

 

Fotogallery Marzo 2010 - Acquario del mese

 

Vasca: Akvastabil E-L 530 - Misure 160 x 55 x 60 (cm)

Capienza lorda: circa 530 litri

Avviato in: Giugno 2008

Illuminazione: n. 2 neon T5 da 80 w - 10000 k

Fotoperiodo: varia a seconda della stagione, da un minimo di 4 ore ad un massimo di 7 ore

Filtro: esterno Eheim 2080 con portata pompa di 1700 litri/ora

Riscaldatore: Tetratec 300w (utilizzato solo dopo i cambi parziali)

Eventuali modifiche/aggiunte: aggiunta Pompa di Movimento Hydor Koralia 3, 3200 litri/ora lordi - Inserite tre ventoline nel sottocoperchio per evitare eccessivi surriscaldamenti dell'acqua nei mesi estivi

Fondo: 55 kg di sabbia extrafine della BioDry, color ambra

Pietre: 120 kg di rocce di vivaio marmoree

Valori di massima: pH 8,0 - KH 15 °dKH - GH 22 °dGH - NO3 20 ppm - La Temperatura segue quella del locale in cui la vasca è collocata, quindi da un minimo di 22 °C ad un max di 29 °C

Cambi parziali: un cambio del 30% ogni 3 settimane, effettuato con acqua di rubinetto a temperatura ambiente

 

 

 

Fauna presente (M / F):

 

- 1 / 1 Cynotilapia afra Cobué

- 1 / 2 Labeotropheus trewavasae Thumbi West OB

- 1 / 3 Metraiclima msobo Magunga

- 1 / 2 Pseudotproheus williamsi North Makonde

- 1 / 1 Metraiclima zebra Chilumba Maison reef

- 1 / 2 Tropheops red fin Usysia

- 1 Plecostomus sp.

 

 

Alcune foto riguardanti la fauna presente...

 

Cynotilapia afra Cobuè Female

Cynotilapia afra Cobuè Male

Labeotropheus trewavase Thumbi West OB Female

Labeotropheus trewavase Thumbi West OB Male

Metraclima msobo Magunga Male

Tropheus red fin Usysia Male

Pseudotropheus wiliamsi North Makonde

Metraclima zebra Chilumba Maison reef Female

Metraclima zebra Chilumba Maison reef Male

 

 

Alcuni scorci delle rocciate...

 

Rocciata di destra

Rocciata di sinistra

 

 

Mbuma intenti a nutrirsi di alghe...

 

Nutrizione Mbuma

 

 

Questo genere di allestimenti da sempre spacca letteralmente in due i pareri dell'utenza acquariofila, la pressoche totale assenza di flora acquatica di questi biotopi e la necessità di disporre di grandi litraggi pone inevitabili limiti a chi decide di avvicinarsi al controverso mondo dei Ciclidi africani, inoltre il temperamento di questi pesci e la loro spiccata territorialità non perdonano errori. Per questi motivi l'acquario Malawi è da sempre sinonimo di grande competenza ed esperienza, una scelta che quindi difficilmente viene presa da acquariofili in erba, ed alla quali anzi solitamente si arriva per gradi.

 

La storia di Daniele Franceschino (alias "Spawn") e del suo percorso acquariofilo ne sono un chiaro esempio.

 

 

Daniele, come è nata in te la passione per l'acquariofilia?

La mia passione per l'acquariofilia nasce nell'ormai lontano 1987 quando, a fine giornata, mi addormentavo guardando l'acquario di comunità di mio zio. Come per molti di noi il primo pesce da me allevato fu il classico pesce rosso nella boccia di vetro acquistato nel classico mercatino in città. Questo pesce rosso visse con me quasi 6 anni. All'età di 13 anni riuscii a convincere mia madre ad acquistare un piccolo acquario da 70 litri che fu il mio primo vero acquario di comunità. Nonostante la passione internet ancora non era molto diffuso quindi la difficoltà nel reperire informazioni fu la causa del fallimento di questo acquario affidato solo alla magnanimità del venditore di fiducia del tempo.

 

 

Come e quando è avvenuto l'avvicinamento agli acquari dedicati ai Ciclidi africanii?

In quel mio primo acquario di comunità allevai con altalenante successo scalari, neon e vari altri classici pesci di comunità fino all'acquisto d'impulso di una coppia di pesci azzurrini a righe di appena 5 cm. Quei due pesci furono per me la causa dell'abbandono per diversi anni dell'acquariofilia, in quanto senza rendemene conto avevo acquistato in quell'occasione i miei primi ciclidi africani del lago Malawi, i quali in pochi mesi sterminarono i 20 pesci presenti nell'acquario. Soppravvisse solo un pesce, il quale è poi rimasto con me per 11 lunghi anni (è morto qualche settimana fa di vecchiaia). Dai 18 ai 26 anni abbandonai quindi seriamente l'acquariofilia lasciando quel povero pesce solo e mal curato. Un giorno passai davanti ad un negozio di pesci d'acquario appena aperto e la passione si riaccese. Cominciai a cercare informazioni su questi pesci prima dai venditori, poi in vari forum. Quando capii che il pesce superstite in questione era un cliclide africano cominciai ad informarmi sulla possibile specie scoprendo che possedevo un ibrido (inteso come specie non identificata). In poco tempo grazie agli amici di acquariofilia.it e di malawitosi.com colmai il vuoto profondo e cominciai con l'adeguare le mie vasche. Comprai prima un 230 litri e mi resi subito conto che i pesci da poter allevare erano talmente tanti e talmente interessanti che il 230 litri non sarebbe bastato a lungo. Da li in poi è stato tutto un crescendo.

 

 

Quali sono le principali caratteristiche comportamentali, alimentari e riproduttive dei Ciclidi del Malawi?

I Ciclidi del Malawi si dividono in due grandi famiglie, "mbuna" e "non mbuna". Il mio primo (e quasi unico ) amore sono stati gli mbuna che risultano essere i più colorati e i più territoriali in quanto il territorio è la loro stessa fonte di cibo. Gli mbuna si nutrono della copertura algale presente nelle rocce, infatti la parola mbuna nella lingua del luogo significa appunto "battitori di rocce". La caratteristica che mi ha più colpito in questi pesci, oltre ai loro colori accesi e brillanti, è la loro interazione sociale e la loro gerarchia di comando all'interno dell'acquario. Sono pesci territoriali quindi necessitano di grandi spazi per mostrare la loro naturalezza e mitigare così la loro tempra. In natura questi pesci offrono alla loro prole cure parentali, ma in acquario è molto improbabile che questo avvenga visto gli spazi esigui. Anche le riproduzioni sono molto particolari perchè il maschio feconda le uova durante la deposizione da parte della femmina, la quale tiene poi le uova fecondate in bocca per circa 15-20 giorni (dipende dalla temperatura dell'acqua). Per i giorni di incubazione la femmina non mangia quindi è possibile che una volta rilasciati gli avannotti sia necessario isolarla ed alimentarla separatamente per farle riprendere le forze. Una volta rilasciati gli avannotti questi sono autosufficenti e riescono già ad alimentarsi da soli ma spesso vengono predati dagli adulti e solo i più scaltri e furbi riescono a salvarsi. Se si vuole salvare la prole è spesso necessario isolare la femmina in un acquario più piccolo e, in caso di necessità, effettaure lo "stripping" che è una procedura con la quale si prende delicatamente la femmina e le si apre la bocca al fine di farle rilasciare gli avannotti e salvarne il più possibile.

 

 

L'instaurazione di una ben delineata gerarchia in acquario deduco sia quindi l'elemento cardine di questo genere di allestimenti. La disposizione delle rocce gioca un ruolo fondamentale da questo punto di vista?

Certo. Ogni acquario diventa una comunità e ad esempio l'inserimento di nuovi individui o il semplice reinserimento di una femmina isolata risulta sempre problematico perchè ci vuole del tempo perchè questa venga accettata di nuovo dal gruppo. L'allestimento in questo caso gioca un ruolo fondamentale in quanto deve consentire ripari, vie di fuga ed eventuali punti di riferimento all'interno dell'acquario. Non è raro vedere anche in vasche grandi allestimenti errati che non permettono ai pesci di nuotare liberamente in vasca "costringendoli" a mettersi al riparo ad ogni movimento esterno alla vasca; nel peggiore dei casi si finisce per assistere alla dominanza di un pesce sugli altri con conseguenti aggressioni e spesso anche uccisioni.

 

 

Attualmente quanti acquari gestisci?

Attualmente gestisco 3 acquari di cui 2 dedicati ai ciclidi africani del lago Malawi e il terzo al marino tropicale. L'acquario mbuna da 530 litri e l'acquario non-mbuna da 400 litri. L'acquario da 400 litri è tutt'ora in fase di studio in quanto a causa di un mangime avariato (scoperta fatta da poche settimane) ho perso decine di pesci e gran parte dell'entusiasmo per lo studio di queste specie. Ora sembra girare tutto per il verso giusto e spero tra qualche mese di vedere i primi risultati soddisfacenti anche in questa vasca.

 

 

Brevemente che consigli vuoi dare a chi sta pensando di orientarsi per la prima volta verso questo genere di allestimenti ma che non è ancora convinto al 100% della scelta?

I Ciclidi del Malawi sono pesci molto belli e non necessitano di particolari attenzioni se non dei cambi d'acqua parziali regolari. Per non partire col piede sbagliato è però importantissimo effettuare già a priori una buona selezione della popolazione e realizzare con criterio l'allestimento. Sfortunatamente dai più questi Ciclidi sono considerati pesci troppo aggressivi e di conseguenza non sono tenuti in grande considerazione. Nei negozi, essendo pesci poco diffusi, la disinformazione è terribile. Il rischio più grande è quindi quello di affidarsi in mano ai nostri venditori di fiducia senza avere la certezza che il loro fornitore è specializzato nell'allevamento di questi pesci. In Italia abbiamo la fortuna di avere un negozio ed un allevamento specializzati, il negozio è Afrofish di Davide Gnoffo a Roma e l'allevamento è Le Onde ad Offanengo (CR), gestito da Gianni Ghezzi, appassionato e grandissimo esperto di ciclidi. Entrambi i negozi spediscono pesci in 24 ore con tutte le misure necessarie, ma se è possibile è sempre consigliabile andare a visitarli di persona e scegliere personalmente i propri pesci.

 

 

Grazie Daniele per il tempo che ci hai dedicato.

Grazie a te Andrea. Un saluto a tutta aquaexperience.it

 

 

Daniele Franceschino

 

Front side

 


 

I nostri complimenti a Spawn per l'impegno e la competenza dimostrata puntualmente nell'allestimento e nella conduzione dei suoi acquari.

 

 

Vi invitiamo a visitare la fotogallery dell'articolo, ove troverete tutte queste foto in formato maggiore.

 

Tutte le foto presenti in questo articolo e nella fotogallery abbinata sono state realizzate da Spawn.

 

 

Ultimo aggiornamento (Venerdì 30 Luglio 2010 14:42)