Costruzione di un dissipatore di calore per acquario

 

Costruzione di un dissipatore di calore per acquario
By: Giovanni84l


Photo by: Giovanni Fiumara

 

Questa è la mia prima estate con l'acquario, ho notato che la temperatura comincia ad alzarsi contro la mia volontà, quindi sono corso ai ripari con questo sistema che integra utilità ed estetica.
Ho un tenerif stilus della Askoll, ma penso che tale soluzione potrebbe andare bene per la maggior parte delle vasche di serie.

 

 

Fotogallery Costruzione di un dissipatore di calore per acquario

 

Il tempo di realizzo e di circa 4h più le 12h che servono al silicone per asciugarsi.


Attrezzatura:

- Tavolo da lavoro (possibilmente in legno)
- Foglio di plexiglass dello spessore del pezzo originale (nel mio caso 3 mm)
- Taglierino
- Morsetti da falegname
- Trave di ferro (nel mio caso ho usato una livella)
- Trapano con varie punte
- Tazza da falegname
- Ventole da PC
- Termostato (possibilmente con sonda in plastica)
- Cassettina stagna da elettricista
- Vernice spray del colore del pezzo originale
- Bulloni con dadi e rondelle (normalmente le ventole da PC hanno il foro da 4 mm di diametro)
- Silicone
- Chiavi inglesi
- Saldatore con stagno
- Tronchese (per spellare i fili)
- Seghetto con lama per ferro
- Nastro isolante (se è possibile Scotch 23)
- Carta abrasiva da 1000


Photo by: Giovanni Fiumara

Photo by: Giovanni Fiumara

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Cominciamo col posare e bloccare il pezzo originale sul foglio di plexiglass e ricalcando la forma (mano leggerissima!) con il taglierino.


Photo by: Giovanni Fiumara

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Con molta cura si va a passare la lama più volte fino a raggiungere due terzi dello spessore.


Photo by: Giovanni Fiumara


Giriamo il foglio e facendo leva andiamo a separare (spezzare) il pezzo appena tagliato.


Photo by: Giovanni Fiumara


Se necessario, accorciare il lato corto ripetendo i passaggi.


Photo by: Giovanni Fiumara

Photo by: Giovanni Fiumara

Photo by: Giovanni Fiumara

 

Controlliamo che il pezzo abbia le dimensioni identiche a quello originale.


Photo by: Giovanni Fiumara

Photo by: Giovanni Fiumara

 

Per poter essere montato deve avere la forma identica all'originale, nel mio caso devo fare degli scalini, uso il seghetto per modellare facendo molta attenzione perchè il plexiglass si scheggia facilmente negli angoli.


Photo by: Giovanni Fiumara


Proviamo il pezzo nella nostra vasca per essere sicuri che vada bene ( brutto arrivare alla fine e scoprire che non combacia), come vedete devo lasciare 3 cm dal lato superiore e 0,5 cm da quello inferiore.


Photo by: Giovanni Fiumara


Posiziono la livella a misura, la fisso con i morsetti e vado ad appoggiare la ventola in modo da poter prendere i punti di riferimento con l'ausilio di una punta da trapano.


Photo by: Giovanni Fiumara

Photo by: Giovanni Fiumara

 

Con una squadra o righello ho anche il pezzo di plexiglass che è avanzato prima, vado ad incrociare i punti presi in precedenza.


Photo by: Giovanni Fiumara


Vado a forare al centro con punte da 4 a 10 (normalmente la punta guida della tazza è 10).


Photo by: Giovanni Fiumara


Con molta cura e a velocità sostenuta vado a praticare i fori per le ventole e quelli per i bulloni.


Photo by: Giovanni Fiumara

Photo by: Giovanni Fiumara

 

Levighiamo tutto il pezzo ed eliminiamo la plastica che è fusa durante il taglio con un pezzo di carta abrasiva.


Photo by: Giovanni Fiumara


Laviamo bene il pezzo con sola acqua prima di verniciarlo.


Photo by: Giovanni Fiumara


Cominciamo a dare la prima delle tre mani di vernice.


Photo by: Giovanni Fiumara


Andiamo a preparare la cassettina che ospiterà il termostato, per praticare il foro ho usato il trapano per fare tanti fori nella scatoletta che poi ho rifilato con il taglierino.


Photo by: Giovanni Fiumara

Photo by: Giovanni Fiumara

Photo by: Giovanni Fiumara

Photo by: Giovanni Fiumara

Photo by: Giovanni Fiumara

Photo by: Giovanni Fiumara

 

A verniciatura ultimata andiamo a montare le ventole. Nel mio caso due immettono aria "fresca" dall'esterno della vasca e due aspirano aria calda dall'interno della vasca gettandola fuori.


Photo by: Giovanni Fiumara


Andiamo a installare la cassettina del termostato con il silicone (non con i bulloni altrimenti il termostato non entra).


Photo by: Giovanni Fiumara

Photo by: Giovanni Fiumara

 

Tagliamo dei pezzetti di plexiglass e incolliamoli tra le ventole per diminuire l'oscillazione che potrebbe far spezzare il pezzo nelle manovre di costruzione e di manutenzione della vasca in futuro.


Photo by: Giovanni Fiumara


Per maggiore sicurezza saldiamo i fili con lo stagno e avvolgiamo con il nastro isolante Scotch 23 (vi raccomando, va stirato per bene prima di posizionarlo).


Photo by: Giovanni Fiumara


Una volta fatti tutti i collegamenti possiamo procedere ad installarlo sulla vasca.


Photo by: Giovanni Fiumara


Per la mia vasca ho regolato il termostato con attivazione a 28 °C e spegnimanto a 27 °C, la sonda l'ho posizionata a circa metà vasca.





Note finali:


- La garanzia della vasca non viene intaccata visto che il pezzo viene creato nuovo e non viene collegato alla plafoniera ma con una presa a parte, di fatto ho sia il pezzo originale che monto durante l'inverno sia quello in questione, creato con il plexyglass, che monto d'estate. L'acquario resta quindi integro in tutti i suoi componenti, e la garanzia rilasciata dal costruttore permane pienamente valida.

- Quel "nastro isolante" che ho usato e fotografato è, come già detto, lo Scotch 23, si tratta di un isolante autoagglomerante a base di EPR, con separatore. Se applicato correttamente si adatta perfettamente a qualsiasi contorno formando una massa omogenea e compatta. Ha un'eccellente resistenza alla corrosione elettrolitica, all'Ozono ed ai raggi UV, sopporta temperature fino a 130 °C e garantisce una tensione di perforazione di ben 36000 Volt. E' omologato come elemento di ricostruzione in opera dell'isolante primario dei cavi di bassa, media e alla tensione sino a 60 kVolt. Rinnovo quindi l'invito ad utilizzare questo specifico nastro per coprire le giunte elettriche, prendendo le distanze da altri prodotti più generici che, seppur magari più economici, non siano in grado di offrire i medesimi standard di sicurezza.

- Questo articolo è solo un esempio di cosa si possa ottenere con buona predisposizione al fai da te e con le necessarie conoscenze elettricistiche; invitiamo gli utenti che volessero cimentarsi in modifiche del genere, ma consci della propria scarsa (o nulla) preparazione, a rivolgersi a personale qualificato e che sia in grado di assumersi la piena responsabilità del lavoro svolto. In ogni caso nessuna responsabilità potrà essere attribuita allo staff di www.aquaexperience.it ed al sottoscritto in caso di danni a persone, animali o cose derivanti dall'applicazione dei contenuti di questo articolo.



Giovanni Fiumara (nick AE: Giovanni84l)

Ultimo aggiornamento (Sabato 21 Luglio 2012 21:04)