Herotilapia multispinosa

 

Herotilapia multispinosa
(Günther, 1869)

 

Herotilapia multispinosa - Foto di: Andrea Perotti - Esemplare di proprietà: Davide Robustelli, Acquarishop.it

 

 

Bellissimo ciclide centroamericano, unica specie del Genere Herotilapia. E' abbastanza tranquillo se non in riproduzione, molto robusto, e si nutre soprattutto di alghe. Con le dovute accortezze è adatto anche a neofiti dell'acquariofilia.

 

 

Fotogallery Herotilapia multispinosa



Nome scientifico:

Herotilapia multispinosa


Nomi comuni:

Rainbow Cichlid


Famiglia:

Cichlidae


Sottofamiglia:

Cichlasomatinae


Luogo d’origine:

America Centrale (rinvenibile in Costa Rica, Honduras e Nicaragua)


Morfologia:

corpo dall'aspetto massiccio, alto e lievemente compresso lateralmente. Capo grande, muso leggermente appuntito, bocca con labbra carnose e disposta centralmente. La livrea corporea può mutare notevolmente a seconda dell'umore, dell'alimentazione, dell'attività riproduttiva e dei luoghi originari di prelevamento; la colorazione più frequentemente osservabile è comunque un giallo aranciato, più scuro in prossimità del dorso e più sbiadito in prossimità del ventre, con presenza di tonalità turchese nella parte inferiore-posteriore del corpo, ma tale livrea può facilmente virare all'arancione acceso tendente al rosso, al rosso bruno tendente al marrone, al verde oliva, fino addirittura al nero durante le fasi di accoppiamento. In corrispondenza della linea laterale c'è tutta una serie di macchie nere disposte in successione longitudinale, dall'occhio fino all'attaccatura della pinna caudale, a volte sono ben separate, altre volte sono unite tra loro in più punti formando quasi una linea continua. I fianchi, il dorso e la parte superiore del capo sono percorsi da numerose bande verticali scure e parallele, più o meno visibili a seconda dell'umore e dell'attività riproduttiva, nonchè dell'alimentazione. Peduncolo caudale massiccio con pinna caudale ben proporzionata e dal profilo tondeggiante. Pinna dorsale e pinna anale presentano un'attaccatura molto estesa e i raggi terminali più lunghi rispetto agli altri. Le pinne pettorali sono arrotondate, quelle ventrali appuntite. Come per il corpo anche la colorazione delle pinne è assai mutevole, in genere presentano tutte una livrea che va dal giallo/verde all'arancione, le etremità dei raggi di anale e dorsale, ed i primi raggi delle ventrali possono presentare colorazione turchese, le ventrali inoltre possono scurirsi notevolmente fino al nero durante la fase riproduttiva e le cure genitoriali.


Dimorfismo sessuale:

nei maschi le pinne anale e dorsale sono un pochino più sviluppate, inoltre da adulti i maschi sono leggermente più grandi e presentano, soprattutto in fase riproduttiva, una colorazione più accesa.


Dimensioni:

femmine max 11 cm, maschi max 12 cm.


Ciclo vitale:

da 6 a max 8 anni.


Dimensioni Acquario:

almeno 100 litri di capienza per una coppia, con vasca sviluppata soprattutto in lunghezza.


Valori consigliati per l’acquario:

- PH: 6.8 / 8.0
- GH: 8 / 20 °dGH
- Temperatura: 23 / 31 °C


Allestimento acquario:

per ricreare un ambiente idoneo ad ospitare H. multispinosa occorre creare zone d'ombra e nascondigli mediante sapiente collocazione di legni e rocce, lasciate comunque la zona centro anteriore sgombera in modo da offrire un sufficiente spazio utile per il nuoto. Il fondo dev'essere a granulometria fine, soprattutto nelle zone sgombere da arredi, e non troppo chiaro. Le piante sono in genere ben accette da questo ciclide, tuttavia può capitare di vederli scavare (soprattutto se affamati) nei pressi degli apparati radicali delle grosse piante a rosetta, abitudine che in natura nasce dall'esigenza di trovare e predare piccoli vermi e larve di vario tipo che possono concentrarsi tra le radici delle piante, è quindi consigliabile fissare ben bene le piante, scegliendo specie robuste e che abbiano avuto modo di attecchire per bene già prima dell'inserimento degli Herotipalia multispinosa, una buona soluzione è anche quella di attorniare la base delle piante a rosetta con delle pietre in modo da disincentivare eventuali operazioni di scavo. La luce non deve essere eccessiva, l'acqua non dev'essere troppo mossa, ma nemmeno stagnante, la filtrazione sovradimensionata; consiglio inoltre di eseguire regolari cambi parziali, ad esempio il 20 / 30 % a settimana, in quanto è un pesce che sporca molto.


Alimentazione:

specie onnivora. Questa specie possiede una caratteristica che la rende pressochè unica all'interno della Famiglia Cichlidae, ovvero la presenza di dentatura tricuspidale, che è tipica di pesci vegetariani; grazie a tale particolarità H. multispinosa riesce efficacemente a nutrirsi di alghe (soprattutto di quelle filamentose e delle "Green Spot" che si formano su fondo e pietre) le quali infatti in natura rappresentano la sua principale fonte alimentare. In acquario accetta qualunque alimento per pesci ornamentali, occorre però offrire dieta varia e completa, con una buona componente vegetale (alghe, piselli, zucchine, cetrioli, spirulina, spinaci), ma al tempo stesso con presenza di proteine (secco, pellets per ciclidi, vivo/surgelato/liofilizzato). E' anche un discreto consumatore di larve d'insetto, di piccoli crostacei e di avannotti.


Livello di nuoto:

centro-inferiore.


Comportamento:

rispetto a molti altri ciclidi americani H. multispinosa è piuttosto tranquillo, resta comunque presente una certa territorialità tra maschi sessualmente maturi se in presenza di femmine. Può vivere in gruppetti a sessi misti finchè non viene raggiunta la maturità sessuale, successivamente consiglio di allevarlo in coppie. In genere, se ben alimentato, non danneggia le piante, può tuttavia capitare (soprattutto se trattasi di esemplari di cattura) che vadano a scavare alla base di grosse piante a rosetta arrivando anche a provocarne il totale sradicamento. Inoltre quando entrano in fase riproduttiva vanno a scavare varie buche nel fondo sabbioso, buche che serviranno per spostare e proteggere la prole durante la loro fase larvale.


Biocenosi:

mostra indifferenza nei confronti delle altre specie, è quindi idoneo all'acquario comunitario, attenzione però al periodo riproduttivo in cui può divenire improvvisamente molto territoriale ed aggressivo, in quanto non permetterà a nessun pesce di avvicinarsi al luogo scelto per la deposizione ed alle future uova e larve. Per poterselo godere appieno, anche nelle fasi riproduttive, consiglio quindi di inserirlo in un acquario dedicato monospecifico.


La Riproduzione


Difficoltà d’ottenimento della riproduzione in cattività:

di media difficoltà.


Modalità riproduttiva:

ovipara.


Maturità sessuale:

sopraggiunge quando il pesce misura almeno 8 cm di lunghezza, se l'attività riproduttiva inizia da quel momento ad essere già parte integrante della sua vita la crescità dimensionale può risentirne ed il pesce difficilmente andrà oltre i 9 cm di lunghezza..


Formazione della coppia:

le coppie andrebbero sempre fatte formare partendo da un gruppetto di giovani esemplari, dando quindi modo ai pesci di sciegliersi liberamente, forzando invece un maschio ed una femmina ad interagire non è detto che si riesca ad ottenerne una coppia sessualmente attiva, anzi le forzature andrebbero evitate in quanto se tra i due esemplari non c'è feeling può tra loro generarsi una forte conflittualità.


Alimentazione della coppia:

aumentare quantità e frequenza delle somministrazioni di cibo intensifica il suo istinto riproduttivo, anche in questa fase la componente vegetale della dieta dev'essere quella predominante, tuttavia consiglio di somministrare anche vivo/surgelato.


Valori consigliati per l’acquario riproduttivo e suo allestimento:

- Valori come acquario d'allevamento
- Litraggio della vaschetta riproduttiva: almeno 60 litri
- Allestimento piuttosto scarno, ...ghiaino molto fine, un paio di piante di media altezza con foglie larghe, qualche ciotolo liscio adagiato orizzontalmente sul fondo. Luce tenue ed acqua poco mossa. Mettete delle protezioni a maglia fitta sulle bocchette d'aspirazione del filtro.


Deposizione e schiusa:

la deposizione avviene solitamente su un ciotolo disposto orizzontalmente, oppure su una foglia sufficientemente ampia. Il punto di deposizione viene in precedenza pulito e protetto da intrusi. Dalle osservazioni reperibili in rete la quantità di uova deposte può variare da 100 ad oltre 300 unità. La femmina resta fino alla schiusa nelle loro immediate vicinanze, provvedendo all'occorrenza ad arearle mediante uso frenetico delle pinne pettorali, il maschio invece sorveglia la zona circostante impedendo agli intrusi di avvicinarsi troppo e provvedendo a scavare nei pressi una o più buche nel fondo sabbioso, buche che verranno utilizzate successivamente per la protezione dei piccoli. La schiusa avviene dopo circa 3 giorni.


Primi giorni di vita degli avannotti:

al momento della nascita i piccoli appaiono ancora come larve zavorrate dal sacco vitellino, i genitori provvedono ad incubarli oralmente per poi depositarli in una buca precedentemente scavata dal maschio. Il completamento del riassorbimento del sacco vitellino coincide con l'inizio della fase di nuoto libero, gli avannotti inizieranno a divenire ingestibili per i genitori e cominceranno quindi a compiere le prime escursioni al di fuori della buca; da quel momento occorre iniziare a somministrare cibo, consiglio di partire da subito con Artemia salina alternata con secco specifico per avannotti finemente sbriciolato. I Genitori di H. multispinosa in genere non predano la propria prole, può tuttavia accadere che se eccessivamente innervositi da qualche coinquilino (o dalla nostra continua presenza dinanzi all'acquario) decidano diversamente. Per maggior sicurezza ed anche per una loro miglior gestione consiglio quindi di separare gli avannotti dai riproduttori appena fa la sua comparsa la fase di nuoto libero.

Ultimo aggiornamento (Giovedì 28 Aprile 2011 00:38)