Intervista a Diego Marinelli

 

Intervista a: Diego Marinelli

 

Diego davanti ad un suo acquario personale - Foto per gentile concessione: Diego Marinelli

 

Diego Marinelli ... professione: aquascaper ! Lo abbiamo intervistato per voi.

Buona lettura...

 

Fotogallery Intervista a Diego Marinelli

 

 

1. Ciao Diego, prima di parlare del tuo lavoro mi piacerebbe sapere qualcosa di te... Dove abiti, età, se hai figli, eventuali interessi extra-acquariofili, etc... so ad esempio che sei un grande appassionato di fotografia. Giusto una breve presentazione a beneficio di chi non ti conosce.

Ciao Andrea, ciao a tutti ...  Vivo in Irpinia, in provincia di Avellino, sono felicemente sposato e padre di due bambini. La mia passione per la fotografia è relativamente breve e nasce all'incirca nello stesso periodo di quella per l'aquascaping. Non so per quale motivo le due cose sono nate quasi assieme, si sono evolute ed intrecciate nel corso del tempo fino a diventare due professioni che oggi cerco di portare avanti. Considero fotografia ed aquascaping due forme di espressione e quindi le ho concepite fin dall'inizio come luogo in cui applicare creatività e sensibilità verso i temi della natura.


2. Da quanti anni ti dedichi all'acquariofilia? Sei partito fin dall'inizio con plantacquari ed aquascapes, oppure ci sei arrivato per gradi? Non dirmi che ti sei perso il mitico "fritto misto" ... ahahah

In realtà è proprio così, sono partito direttamente con aquascaping, anche se precedentemente ho avuto delle esperienze indirette di acquariofilia tra cui proprio il mitico "fritto misto".... Con l'aquascaping è stato amore a prima vista ed ho intuito subito che mi sarei divertito un mondo....


3. Quando è scattata in te la decisione di provare a fare della tua passione un lavoro? E quanto hanno inciso in questo percorso i risultati ottenuti nei principali contest internazionali di aquascaping?

Fare di una passione un lavoro è sempre una scelta molto complicata per svariati motivi, e senza il supporto della famiglia e di terze persone non sarebbe stata possibile. La decisione è stata dettata da una serie di motivi anche personali, ma soprattutto da una forte consapevolezza e determinazione a non abbandonare l'idea di riuscire a vivere con ciò che più si ama fare... I risultati ottenuti ai contest sono stati sicuramente dei mattoni importanti nella costruzione della mia identità professionale.


4. Ad oggi, correggimi se sbaglio, sei l'unico aquascaper professionista in Italia, e noto con piacere un grande interesse da parte degli appassionati per i tuoi live workshop. Ci sono sul nostro territorio i presupposti affinchè non resti il tuo un caso isolato? Mi riferisco non solo alla situazione economica ed agli interessi commerciali delle principali aziende di settore, ma anche e soprattutto al livello medio dell'acquariofilo italiano, perchè si sa, offerta e richiesta vanno da sempre a braccetto, ma è quest'ultima a condurre...

Si, non sbagli, è proprio così.... Purtroppo quando si è i primi è davvero molto difficile riuscire a farsi apprezzare in modo professionale... poi se si è i primi significa che non c'è un mercato e crearlo da zero è davvero una impresa. Per fortuna sto ricevendo molte soddisfazioni, non solo per il numero di appassionati che seguono gli eventi, ma soprattutto per riuscire a dimostrare agli "addetti ai lavori" l'importanza e l'utilità economica di investire in progetti di aquascaping.
Per quanto riguarda la "domanda" sono molto ottimista ed ho potuto notare che l'aquascaping è la "nicchia" che appassiona di più e che riscuote più consensi tra i neofiti di acquariofilia.


5. Attualmente quanti acquari personali hai a casa e quanti invece in gestione presso terzi?

Quest'anno ho deciso di non partecipare ai contest di aquascaping, e quindi a casa mi è rimasta una sola vasca dalle dimensioni ridotte che riesco a curare per puro piacere personale.
Purtroppo gestire acquari presso terzi, occuparsi della loro manutenzione e quindi percorrere settimanalmente svariati km, richiede molto tempo e molto impegno.


6. Nel caso di allestimento duraturo per un privato come ci si comporta? Si cerca di formare il Cliente in modo che gli si possa poi progressivamente affidare la totale gestione della vasca, oppure si propone al Cliente un contratto di gestione e di manutenzione programmata e stop? Immagino che un Cliente che vuole un acquario ma che non lo vuole assolutamente allestire, punti prevalentemente ad avere in casa solo un elemento d'arredo più che ad appassionarsi all'acquariofilia... insomma com'è il Cliente "tipo" che ti avanza tale particolare richiesta e come va gestito?

A tutti i clienti piace avere in casa un acquario sempre perfetto con pesci in salute e piante rigogliose, ma non tutti sono disposti ad apprendere le tecniche di gestione ed occuparsi della manutenzione. Dipende molto dalle possibilità economiche, perchè non tutti possono permettersi un contratto di gestione programmata. Io preferisco proporre sempre un training iniziale di apprendimento per fare poi in modo che progressivamente il cliente si occupi della totale gestione della vasca.


7. In caso di collaborazioni dirette con aziende del settore, quali possono essere in questi casi le esigenze del Cliente? Allestimenti finalizzati a dare visibilità in internet alle qualità dei loro prodotti? Allestimenti per stand espositivi in occasione di fiere del settore "pet"? Allestimenti sperimentali per testare/migliorare nuovi prodotti? O cos'altro?

Sì è chiaro, le aziende che si rivolgono ad un aquascaper richiedono servizi finalizzati sia alla visibilità ed all'estetica in modo da poter meglio promuovere i propri prodotti, sia allestimenti per testare e migliorare gli stessi.


8. Come imposti gli allestimenti per le fiere, occasioni in cui le vasche devono restare presentabili solo per qualche giorno, venendo poi in genere smantellate? Si mettono a dimora tutte le piante al momento oppure si cerca di portare composizioni, magari con largo uso di essenze epifite, preparate già a priori?

Quando è possibile si preferisce portare allestimenti preparati in anticipo , in alternativa si cerca di realizzare Aquascape utilizzando solo sabbia, evitando l'uso di terre. Si progetta un layout con maggiori spazi vuoti e si utilizzano un maggiore numero di piante preferibilmente già abbastanza cresciute.

 

Diego durante l'allestimento live di un acquario ADA presso il negozio Moby Dick a Roma - Foto per gentile concessione: Diego Marinelli

 

Diego durante un workshop live al Pet Festival Piacenza 2014 - Foto per gentile concessione: Diego Marinelli

 


9. Passiamo ora ai tuoi acquari personali, d'ora in avanti parleremo di quelli, in particolare delle vasche allestite al fine di ben figurare nei contest di aquacaping.
Come sei solito gestire la fertilizzazione in colonna? Ti preoccupi maggiormente di non avere eccedenze oppure di non avere carenze? Usi prodotti home-made o ti affidi a fertilizzanti commerciali?

Mi sono sempre affidato a linee commerciali preoccupandomi principalmente di non avere carenze. Eventuali eccedenze sono gestibili con cambi abbondanti...


10. Con quali fondi ti trovi meglio?

Preferisco fondi attivi, possono durare anni.


11. Quando allestisci da zero con fondo e materiali filtranti nuovi, piantumi subito o preferisci prima far maturare fondo e filtro senza flora a luci spente e solo in un secondo momento passare all'inserimento delle piante?

Dipende molto dal tipo di fondo utilizzato: molti substrati rilasciano acidi umici nelle prime settimane ed in questo caso preferisco piantumare subito, perchè nonostante non sia facile gestire lo start up, gli effetti benefici degli acidi umici sulla crescita iniziale delle piante sono davvero notevoli.


12. Che sistema di filtraggio adotti più di sovente? Preferisci un filtraggio lento e prevalentemente biologico oppure rapido e con maggior componente meccanica? Separi il filtraggio biologico da quello meccanico? Pulisci gli elementi filtranti ad intervalli programmati oppure solo se veramente necessario, ad esempio in presenza di un evidente calo della portata di ritorno del filtro?

In genere preferisco utilizzare filtri esterni sovradimensionati rispetto al litraggio della vasca, in modo da avere un filtraggio rapido con una buona componente meccanica. La pulizia costante del filtro è importantissima ed è una delle chiavi di successo se si desidera far durare l'acquario per molto tempo.


13. L'illuminazione in acquario è credo la componente che più di ogni altra si è evoluta negli ultimi anni ... Tu che illuminazione impieghi con maggior soddisfazione, e come la gestisci? Consumo energetico e costi a parte, le plafoniere a LED dell'ultima generazione sono veramente in grado di offrire una resa almeno al pari dei "vecchi" tubi neon T5 (parlo ovviamente solo in termini di resa per l'impiego plantacquariofilo)?

Negli ultimi anni ho testato diverse tipologie di led, ma solo con un paio sono rimasto abbastanza soddisfatto. I neon t5 sono ancora la migliore soluzione per un plantacquario, la luce morbida e completa dei neon viene riconosciuta come luce naturale dagli organismi viventi, cosa che non succede per i led... o almeno per la gran parte di essi....
Nello start-up aumento sempre il fotoperiodo in modo progressivo, partendo dalle 6 ore per arrivare alle 8 -10 ore, ma non può essere considerata una regola fissa, il fotoperiodo va personalizzato in base alla massa vegetale ed alle esigenze delle piante che si coltivano.


14. In caso di nuovo allestimento partendo da zero, quando e con che sequenza vai ad inserire i primi animali?

Dopo circa 20 giorni, dopo essermi assicurato che non siano presenti nitriti in vasca, inizio ad inserire i primi abitanti, di solito Caridina multidentata, Otocinclus e Neritina.


15. Che acqua utilizzi nei tuoi acquari? Acqua di rete trattata/decantata ed eventualmente tagliata con osmotica, oppure preferisci usare 100% acqua osmotica indurita con appositi sali fino a raggiungere i valori desiderati?

Nella zona in cui vivo ho la fortuna di avere acqua di rete di buona qualità, quindi uso questa magari tagliata con acqua osmotica.


16. Con i cambi parziali (tempo permettendo) come preferisci regolarti? Frequenti e di piccola entità oppure massicci ma più diradati nel tempo?

Cambi settimanali rigorosamente costanti di circa il 20%.


17. Eroghi CO2 solo in coincidenza delle ore di luce oppure 24 ore al giorno no stop? Integri anche con somministrazioni di Carbonio in forma organica/liquida?

Erogo CO2 solo in coincidenza delle ore di luce perchè penso che sia il modo più naturale per fornire anidride carbonica alle piante. Ho utilizzato spesso il carbonio organico liquido.


18. Tieni le tue vasche ad una temperatura costante per l'intero anno oppure cerchi di ricreare una certa "stagionalità" facendo calare leggermente il metabolismo all'intera vasca nella fase invernale mediante un leggero abbassamento di temperatura?

Nel corso degli anni ho notato che le piante sentono sempre le variazioni stagionali, indipendentemente dalla temperatura dell'acqua in cui vivono. Comunque cerco di tenere la temperatura sempre costante, anche se in estate non è sempre possibile.


19. A maturazione vasca acquisita, testi poi comunque alcuni parametri chimici ad intervalli regolari, oppure ti fidi della tua esperienza avvalendoti principalmente della valutazione visiva?

I parametri chimici andrebbero sempre misurati ad intervalli regolari. Ma con un po' di esperienza e con l'utilizzo costante della stessa acqua questi acquari tendono a stabilizzarsi abbastanza velocemente e quindi da una attenta e costante osservazione si può facilmente intuire eventuali problemi e carenze, anche perchè le piante danno dei segnali univoci in modo molto veloce.


20. Ti capita spesso di utilizzare in acquario materiali prelevati in natura? Mi riferisco sia a legni e pietre, sia anche a piante. In questi casi come prepari tali materiali prima di inserirli in acquario? Che precauzioni occorre prendere per evitare spiacevoli inconvenienti?

Occorre prestare molta attenzione a ciò che si va ad inserire in vasca, in primo luogo è fondamentale una buona conoscenza dei materiali. Poi è importante usare delle precauzioni come accurata pulizia e sterilizzazione tramite bollitura.


21. Il tuo stile compositivo è personale ed istintivo, oppure disponi arredi e piante seguendo degli stili e delle regole note e ben definite, dopo una fase di meticolosa progettazione in cui nulla viene lasciato al caso?

Entrambe le cose, perchè i miei layout partono sempre da una fase progettuale in cui definisco i volumi e le forme dal punto di vista "scenografico".
Poi, una volta scelti i materiali, procedo alla composizione che è sempre abbastanza istintiva.


22. Visto che abbiamo toccato il tema "stile compositivo", mi piacerebbe concludere questa nostra amichevole chiacchierata con un tuo pensiero su Takashi Amano, unanimemente considerato il padre dell'aquascaping, e che poche settimane fa se n'è andato, lasciando un grande vuoto in tutti i più profondi appassionati del settore...

Takashi Amano era dotato di una grandissima sensibilità verso la natura ed i suoi temi. L'ha dimostrato con la fotografia naturalistica, raggiungendo fama mondiale riprendendo paesaggi e scene.  Ma è solo con gli acquari che ci ha fatto toccare con mano le sue visioni rendendole vive ed uniche, dimostrando questa sua immensa dedizione. Riuscire a far rivivere l'essenza della natura all'interno di un acquario è stata una intuizione a dir poco geniale, che solo grandi artisti e grandi uomini possono avere.

 


Bene Diego, l'intervista è terminata. Lo staff di AquaExperience.it ti ringrazia infinitamente per la tua disponibilità e per il tempo che ci hai dedicato. Da parte mia è stato davvero un piacere!

 

Seguono alcuni allestimenti personali realizzati da Diego Marinelli negli ultimi anni. Vi invitiamo a visitare la Fotogallery dell'articolo, per poter visualizzarne le immagini in un formato maggiore:

 

L'allestimento presentato da Diego all'IAPLC 2012 - 9° classificato

 

L'allestimento presentato da Diego all'IAPLC 2013 - 73° classificato

 

L'allestimento presentato da Diego all'IAPLC 2014 - 4° classificato

 

L'allestimento presentato da Diego all'IAPLC 2015 - 47° classificato

 

 

Tutte le foto sono state gentilmente concesse ad AquaExperience.it direttamente da Diego Marinelli.
Vi invitiamo a visitare il suo sito, nel quale è attivo anche un store ove è possibile acquistare prodotti per acquascaping e servizi: AQUAPROJECT.IT

 

 

Ultimo aggiornamento (Martedì 01 Dicembre 2015 23:06)