Potamogeton crispus

 

Potamogeton crispus
(Linnaeus, 1753)

 

Potamogeton crispus - Foto di: Andrea Perotti

 

 

Pianta perenne a stelo prettamente acquatica, ha una morfologia davvero accattivante ma non è adatta all'acquario tropicale in quanto non tollera temperature superiori ai 22 °C, va per tanto impiegata in allestimenti d'acqua fredda o in laghetti ornamentali.

 

Fotogallery Potamogeton crispus


Nome scientifico:

Potamogeton crispus


Nomi comuni:

Brasca increspata
Curled pondweed
Curly pondweed
Curlyleaf pondweed
Potamot crepu


Famiglia:

Potamogetonaceae


Origine:

è una specie nativa di Europa sud-orientale ed Asia sud-occidentale, tuttavia principalmente per opera dell'uomo ha avuto modo di diffondersi al di fuori degli habitat originari divenendo allo stato attuale quasi cosmopolita, ciò anche grazie alla sua adattabilità che ne fa una specie potenzialmente molto invasiva. E' ad esempio massicciamente presente in molte zone dell'America settentrionale, del nord Africa e dell'Australia. Presente anche in Italia.


Morfologia:

si tratta di una pianta perenne a stelo, prettamente acquatica e quindi non in grado di sopravvivere a lungo in emersione. Presenta fusti quadrangolari, di color marrone/rossiccio, visivamente simili a rametti ma in realtà piuttosto fragili, ed in grado di raggiungere lunghezze superiori a 2 metri. Le foglie, disposte a spirale, hanno una larghezza massima di 1,5 cm ed una lunghezza massima di 8 / 10 cm, il loro margine ha un andamento molto ondulato, con una leggera seghettatura lungo tutto il perimetro, ed in condizioni idonee si presentano di una bellissima colorazione verde brillante, quasi traslucida, e con anima centrale color marrone/rossiccio.

 

Potamogeton crispus - Foto di: Andrea Perotti

 

Nella fase primaverile/estiva di fruttificazione produce dei piccoli fiori di colorazione variabile dal verde al marrone/rossiccio, raccolti in brevi spighe tenute emerse appena sopra la superficie dell'acqua.

 

La Crescita:

in condizioni idonee cresce molto rapidamente.


Valori Acquario:

PH: 6.5 / 9.0
GH: 5 / 20 °dGH
Temperatura: 12 / 22 °C
Luce: da forte a molto forte



Nota 1: per la temperatura il range naturale di questa pianta è 0 / 26 °C, occorre però tener conto che al di sopra dei 22 °C la pianta entra progressivamente in stasi vegetativa, condizione in cui può resistere solo per brevi esposizioni, dopo di che inizia a disgregarsi, ...per temperature dai 10 / 11 °C a scendere inizia invece a perdere progressivamente il fogliame e a sbiadire i colori fino a perire, rinascerà all'arrivo della primavera grazie soprattutto ai turioni (gemme vegetative) rilasciati in coincidenza della precedente fase di fioritura.


Nota 2: tollera una lieve presenza di sale, in natura questa dote gli permette di proliferare anche in zone d'estuario. Può quindi risultare idonea ad allestimenti leggermente salmastri.


Allestimento Acquario:

fondo attivo ed impianto CO2 non sono elementi indispensabili per questa pianta, possono però fare la differenza in termini di qualità del fogliame e di rapidità di crescita. La presenza di forte illuminazione è invece pressochè tassativa. Non ama stare in acqua troppo mossa, evitate quindi di puntargli addosso la mandata del filtro.


Fertilizzazione:

cresce meglio in presenza di fertilizzazione in colonna, è quindi buona norma non farle mancare i necessari micro e macro nutrienti. Particolarmente importanti per questa specie Nitrati e Ferro, nutrienti che se carenti possono ridurne notevolmente la crescita.


Posizione In Acquario:

pianta da sfondo, ideale per la collocazione nella parte posteriore dell'acquario.


Modalità di Riproduzione:

in natura si riproduce nel periodo primavera/estate mediante processo di fioritura e fruttificazione, oltre che grazie al rilascio di turioni, particolari gemme vegetative capaci di sopravvivere in stato di quiescenza anche per oltre un anno in attesa del ritorno di condizioni favorevoli alla crescita. In acquario è ben difficile poter osservare questi processi riproduttivi, per poter propagare rapidamente la pianta consiglio quindi di avvalersi del metodo per talea, ovvero recidere i fusti a metà di un internodo (con forbici ben affilate) in modo da ottenere talee apicali di almeno una quindicina di cm che potremo poi mettere a dimora a nostro piacimento, dai "monchini" basali rimasti si svilupperanno nuovi steli.


Inserimento in Acquario:

questa pianta non è adatta all'acquario tropicale, commercialmente viene considerata una specie da laghetto o comunque per vasche ad acqua fredda, per questo motivo difficilmente la si trova a listino presso le Aziende fornitrici di piante d'acquario, occorre cercarla nelle serre che trattino piante per laghetti ornamentali, oppure nei mercatini web di vendita/scambio tra appassionati. Comunuque sia non viene presentata in vasetto idroponico, bensì come mazzetto di talee, solitamente recise poco prima della vendita, in tal caso basta piantare i vari fusti singolarmente mantenendoli tra loro ad una distanza di almeno 5 cm così da evitare che già da subito vadano ad ombrarsi a vicenda. Per la messa a dimora aiutatevi con una pinza apposita evitando di rovinare la base deli steli. Se all'acquisto le talee sono troppo lunghe potete accorciarle tagliandole a piacimento a metà di un internodo ed eliminando la parte inferiore al punto di taglio, mantenete comunque una lunghezza iniziale delle talee non inferiore ai 15 cm, e per velocizzarne la ripresa vegetativa collocatele in un punto ben illuminato.

Ultimo aggiornamento (Giovedì 05 Maggio 2011 00:27)