Glossostigma elatinoides

 

Glossostigma elatinoides
(G. Bentham & J.D. Hooker)

 

Glossostigma elatinoides - Foto di: Giovanni Sartori

Glossostigma elatinoides - Foto di: Giovanni Sartori

 

Pianta da prato tra le più utilizzate in ambito "Nature Aquarium" ed Aquascape in genere. E' piuttosto esigente, per ottenerne un prato basso e compatto occorrono una forte illuminazione, un fondo ricco di nutrienti ed una massiccia erogazione di CO2. Pianta sconsigliata ai neofiti del plantacquario.

Fotogallery Glossostigma elatinoides

 

Nome scientifico:

Glossostigma elatinoides


Nomi comuni:

Glosso


Famiglia:

Scrophulariaceae


Origine:

Oceania (rinvenibile soprattutto in Australia e Nuova Zelanda)


Morfologia:

piccola pianta palustre a stelo. In acquario sotto intensa illuminazione resta bassissima, dai 2 ai 5 cm, con portamento tappezzante e propagazione per stolonamento. I piccioli, molto corti, portano in genere una sola foglia ciascuno, raramente due, ed in corrispondenza dei nodi di partenza si formano delle piccole radici biancastre che tengono lo stolone ancorato al fondale. Il fogliame è davvero minuto, circa 5 mm di lunghezza e 3 di larghezza, di colore verde chiaro e formato da un solo lobo avente forma a goccia.
In emersione può capitare di osservarne l'infiorescenza, piccolissimi fiorellini verdi grazie ai cui frutti la pianta si riproduce.

Neocaridina heteropoda red cherry su Glossostigma elatinoides - Foto di: Giovanni Sartori

 

La Crescita:

tasso di crescita da medio a rapido a seconda delle condizioni offerte.


Valori Acquario:

PH: 5,0 / 7,0
GH: 3 / 10 °dGH
Temperatura: 15 / 27 °C
Luce: da forte a molto forte


Allestimento Acquario:

è una pianta non facile, occorre un fondo fine (per favorirne lo stolonamento), ricco di nutrienti e già maturo. L'illuminazione dev'essere intensa, altrimenti la pianta non starà bassa e compatta come noi vorremmo, i piccioli si allungheranno ed il fogliame potrebbe arrivare anche a più di 10 cm di distanza dal fondo; la luce quindi dev'essere non solo abbondante e ben distribuita, ma di qualità tale da riuscire a penetrare per bene la colonna d'acqua in modo da mantenere la propria efficacia anche in profondità. Per ottenere ottimi risultati con questa pianta ritengo indispensabile l'installazione di un impianto CO2, sia per poter garantire la necessaria concentrazione di questo importante gas (per Glossostigma elatinoides è preferibile stare tra 20 e 30 ppm di CO2), sia per aiutarsi nel mantenimento di un pH corretto, che per questa pianta dovrà essere leggermente acidognolo.


Fertilizzazione:

si nutre soprattutto dal fondo, tuttavia l'adozione di un buon piano di fertilizzazione in colonna aiuta notevolmente e può fare la differenza, molto importanti soprattutto Potassio e Ferro, due elementi la cui prolungata carenza può comportare problemi ben visibili a livello di colorazione e di densità del fogliame. Importantissima la concentrazione di CO2, tra 20 e 30 ppm è l'ideale .... stando al di sotto la pianta stenta, stando al di sopra l'eventuale fauna corre seri rischi.


Posizione in Acquario:

pianta tappezzante da primo piano, ideale per formare stupendi prati sommersi.


Modalità di Riproduzione:

in natura si riproduce mediante rilascio di microscopici frutti da piccole infiorescenze realizzabili solo in emersione. In acquario la pianta si propaga per stolonatura, per riprodurla basta tagliare con forbice (o cutter) ben affilata il rizoma stisciante, una volta ottenuta una piccola porzione di stolonatura (portante almeno uno o due piccioli con fogliame) basterà interrarla in un'altro acquario per avviare una nuova "colonizzazione".


Inserimento in Acquario:

quasta pianta è coltivata dalle Aziende di settore e dalle serre in coltura idroponica, ovvero con fogliame emerso ed apparato radicale raccolto in vasetto pieno di lana di roccia (grodan) imbevuto di fertilizzanti. Una volta acquistata la pianta occorre quindi prima dell'inserimento in acquario procedere alla rimozione del vasetto e di tutta la lana di roccia, vi troverete davanti a quel punto una sorta di groviglio di radici da cui dipartono varie piantine, solitamente con piccioli piuttosto lunghi, occorre con delicatezza sgrovigliare l'ammasso di radici e separare le varie piantine. Giunti a questo punto potete procedere alla piantumazione, vi occorrerà però una pinzetta a punta stretta e dritta .... e molta pazienza. Mettete a dimora le varie piantine singolarmente, a poca distanza tra loro, piantandole quanto basta per lasciare emergere dal fondale solo le foglioline. Ci impiegherete molto tempo ma è il sistema migliore per questa pianta. L'alternativa è dividere la porzione con un cutter in tante piccole miniporzioni, senza nemmeno stare a sciogliere l'ammasso di radici iniziale, e piantumare poi direttamente le miniporzioni a pochi cm di distanza tra loro. E' questo un metodo decisamente più sbrigativo e semplice da attuare .... ma non da gli stessi risultati ottenibili piantumando singolarmente le varie piantine.
E' probabile che nei primi giorni successivi alla piantumazione la pianta appaia statica, o addirittura in regressione, non abbattetevi .... qualche giorno di pazienza, poi la pianta inizierà a stolonare producendo nuove foglioline morfologicamente adatte alla sommersione e quindi un pochino differenti da quelle precedenti.
Recentemente questa pianta è comparsa nei negozi anche con l'innovativo sistema di confezionamento definito "Cup", in pratica un piccolo box di plastica, chiuso ermeticamente, contenente varie plantule di Glossostigma elatinoides immerse in un particolare liquido nutritivo. In tal caso basta estrarre le piccole piantine dalla confezione, sciacquarle per bene in modo da eliminare i residui del liquido nutritivo, e procedere alla loro piantumazione.