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Cichlasoma severum

 

Cichlasoma severum

(Heckel, 1840)

 

Cichlasoma severum

 

Grosso Ciclide sud-americano. E’ robusto e relativamente di poche esigenze, ma a causa della mole raggiungibile dagli esemplari adulti la sua gestione in acquario può divenire piuttosto impegnativa, necessitando tra l’altro di acquari molto capienti e di grande attenzione nella scelta degli eventuali compagni di vasca.
Difficoltà d’allevamento: media.

 

Fotogallery Cichlasoma severum

Nome scientifico:

Cichlasoma severum


Nota al nome scientifico:

fino a pochi anni fa il nome scientifico di questo Ciclide era Heros severus. Tuttavia per alcuni istituti tassonomici d’oltre oceano, ad esempio l’I.T.I.S., Heros severus è ancora nome valido e Cichlasoma severum solo un sinonimo. La situazione non è quindi chiara e ben definita.


Nomi comuni:

Pesce Discus minore
Ciclide fasciato
Heros severus
Heros Severo


Famiglia:

Cichlidae


Luogo d’origine:

America Meridionale, Amazzonia (rinvenibile in Brasile, Guyana, Colombia e Venezuela)


Biotopo:

Amazzonico acque nere.


Morfologia:

pesce dall’aspetto imponente con corpo arrotondato e molto compresso lateralmente, soprattutto in prossimità del peduncolo caudale. La variante naturale (o forma selvatica che dir si voglia) ha una livrea di fondo variabile che può andare dal grigio/verdognolo al marrone. Sui fianchi numerose bande verticali scure e parallele, in genere 8 o 9 in tutto, con la prima sul capo e l’ultima sull’attaccatura della caudale, ma tutte visibili solo negli esemplari giovani, mentre una volta raggiunta e superata la maturità sessuale le bande cominciano progressivamente a scomparire partendo dalle anteriori fino a che ne resta visibile soltanto l’ultima, quella passante sul peduncolo caudale. Sui fianchi sono presenti alcune macchie puntiformi dai bei riflessi iridescenti rosso/marroni, ma visibili più che altro durante le fasi di corteggiamento immediatamente antecedenti la riproduzione. Occhi con iride rossastra. Pinne tenuemente colorate di giallo/verde a differenza dell’anale e delle pettorali che mostrano spesso una colorazione più scura tendente al rosso/marrone all’approssimarsi della riproduzione.

Nota: molto apprezzata la variante d’allevamento denominata "gold", ottenuta per attenta selezione e quindi anche originariamente presente in natura seppur rara. Questa variante presenta una livrea di fondo chiara, andante dal bianco perlaceo al giallo, con muso ed opercoli branchiali gialli e pinne giallo/arancio. Molto ricercata ma decisamente più rara la variante color turchese, avente una stupenda livrea azzurro/violacea ricoperta da magnifici riflessi iridescenti. Si tratta anche in questo caso di una variante isolata in allevamento mediante attenta e prolungata selezione, quindi una variante naturale seppur rarissima.


Dimorfismo sessuale:

in alcuni maschi adulti è visibile, specialmente in prossimità della riproduzione, una punteggiatura rosso bruna su capo e fronte mentre nelle femmine può notarsi la comparsa di una colorazione arancio/rossa nella zona pettorale e ventrale. Infine nella forma naturale (quella standard) la femmina non ha bande scure sul capo a differenza del maschio.


Dimensioni:

fino a 20 cm.


Ciclo vitale:

da 7 a 10 anni.


Dimensioni Acquario:

per allevare una coppia per il suo intero ciclo vitale consiglio un acquario di almeno 200 litri netti.


Valori consigliati per l’acquario d'allevamento:

- PH: 5,5 / 7,0
- GH: 3 / 15 °dGH
- Temperatura: 23 / 29 °C


Allestimento acquario d'allevamento:

è un pesce che non ama incontrare oggetti e piante che in qualche modo possano ostacolarne l’incedere. Si consiglia quindi di optare per oggetti d’arredo ben fissati e di dimensioni adeguate. Qualche pianta, se ben fissata e robusta, sarà comunque gradita. Importante soprattutto la presenza di molti legni che possano contribuire a simulare divisioni territoriali offrendo al tempo stesso dei punti di riparo. Essendo un pesce che saltuariamente ama scavare nel substrato dovrete decidere se optare per un fondo di granulometria molto grossolana, così da scoraggiarlo da questa abitudine, oppure metterlo a suo agio con l’adozione di un fondo morbido e a granulometria fine. Filtraggio sovradimensionato.


Alimentazione:

specie onnivora. Importante offrire dieta varia e completa con una forte componente proteica seppur non dimenticando del tutto la componente vegetale. Indispensabile la presenza nella dieta di alimenti vivi/surgelati senza i quali non otterrete mai esemplari del tutto sani, dai bei colori e predisposti alla riproduzione.


Livello di nuoto:

centro inferiore.


Comportamento:

i giovani esemplari vivono in branchi, gli adulti invece tendono a formare coppie piuttosto stabili, dopo di che le coppie tendono a lasciare il branco conducendo vita a sé stante, da quel momento in poi fa la sua comparsa una certa territorialità tra maschi. All’approssimarsi della riproduzione (in genere con l’innalzamento delle temperature tipiche dei mesi estivi) aumentano di molto la territorialità e l’aggressività, anche verso specie differenti.


Biocenosi:

solo gli esemplari giovani sono adatti all’acquario comunitario. Gli adulti sono piuttosto territoriali ed aggressivi se in fase riproduttiva, meglio quindi ospitarli in acquario dedicato oppure abbinarli a pochi pesci di pari taglia ed in grado di difendersi. Compagni idonei possono essere ad esempio Hypostomus plecostomus e Pterophyllum scalare.


La Riproduzione


Difficoltà d’ottenimento della riproduzione in cattività:

media.


Modalità riproduttiva:

ovipara.


Maturità sessuale:

non si hanno dati certi in merito.


Formazione della coppia:

le coppie vanno formate in modo naturale e spontaneo partendo da un gruppetto di giovani esemplari. Forzature sono da evitare. In questa specie le coppie sono stabili e durature, a volte per l’intero ciclo vitale altre volte solo per qualche deposizione.


Alimentazione della coppia:

aumentare le somministrazioni di alimenti vivi (in frequenza ed in quantità) contribuisce a stimolarne l’istinto riproduttivo.


Valori consigliati per l’acquario riproduttivo:

- PH: 5,0 / 6,0
- GH: 0 / 5 °dGH
- Temp.: 27 / 30 °C


Allestimento acquario riproduttivo:

come in vasca d’allevamento. Importante la presenza di qualche grossa radice e di qualche roccia liscia. Luce tenue e acqua ambrata, preferibile quindi adottare un filtraggio su torba. Fondo sabbioso morbido! Se la vasca deve servire solo alla riproduzione e alle prime cure parentali può essere sufficiente anche una vasca da 100 litri netti.


Deposizione e Fecondazione:

le uova, circa 200, vengono deposte in genere su grossi legni o su pietre lisce. A volte anche in buche scavate nel fondale sabbioso. Subito dopo il maschio provvede alla loro fecondazione. Da quel momento entrambi i genitori restano a sorvegliare il punto di deposizione e l’area circostante mostrandosi molto aggressivi e determinati verso qualsiasi eventuale intruso.


Schiusa e Primi Giorni:

la schiusa avviene dopo 32 / 36 ore. Questa specie pratica l’incubazione orale della prole, quindi appena le uova si schiudono le larve vengono raccolte da uno o da entrambi i genitori e trattenute al sicuro all’interno della bocca fino al termine del riassorbimento del sacco vitellino.


Avannotti:

terminato il riassorbimento del sacco vitellino i piccoli vengono rilasciati, ma ancora a lungo tenuti raccolti vicini a sé e amorevolmente vigilati. Le cure parentali proseguono in genere per circa 6 settimane. Dopo tale periodo i piccoli vengono giudicati "pronti" e quindi lasciati liberi di allontanarsi e condurre vita indipendente. Non separate mai la prole dai riproduttori prima del raggiungimento di tale fase. Se i piccoli non hanno modo di ricevere le cure e l’amore dei genitori essi non saranno in grado da adulti di praticare le stesse necessarie cure parentali nei confronti della loro prole.

 


 

Si ringrazia Davide Robustelli di Acquarishop per la collaborazione in occasione di alcune foto realizzate presso la sede della sua attività.


Ultimo aggiornamento (Mercoledì 03 Febbraio 2010 15:24)

 

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