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Melanotaenia boesemani

 

Melanotaenia boesemani

(Allen & Cross, 1980)

 

Melanotaenia boesemani - Foto di: Artdale

 

Di recente introduzione in acquariofilia, questa bellissima specie va allevata in acquari di almeno 200 litri, in piccoli gruppi. Molto appariscente ma piuttosto sensibile, necessita di acquari ben maturi con ampi spazi liberi a disposizione per il nuoto. Difficoltà d'allevamento: media.

Fotogallery Melanotaenia boesemani

Nome scientifico:

Melanotaenia boesemani


Nomi comuni:

Pesce Arcobaleno
Rainbow Fish


Famiglia:

Melanotaeniidae


Luogo d’origine:

Oceania (rinvenibile nella provincia di Papua, ovvero la porzione australiana della Nuova Guinea).


Morfologia:

corpo alto e piuttosto compresso lateralmente. Il muso è sporgente con bocca in posizione centrale. Livrea intensamente colorata nei maschi, con muso e parte anteriore del corpo colorati di blu, la cui tonalità diviene più chiara nella parte centrale del corpo, fino a divenire turchese, per poi virare verso un bel giallo/arancio nella parte posteriore, pinna caudale compresa. La livrea è arricchita da riflessi metallici che tendono a conferirgli una certa iridiscenza (le femmine hanno invece una colorazione decisamente più anonima e smorta, tendente al grigio chiaro con riflessi azzurri). La pinna dorsale è doppia, con le due pinne disposte allineate, una dopo l'altra, ma con la seconda decisamente più lunga e sviluppata, avente colorazione gialla orlata di blu; identica colorazione è osservabile anche nella pinna anale, anch'essa molto sviluppata. Il peduncolo caudale è decisamente allungato, sintomo di elevata idrodinamicità.


Dimorfismo sessuale:

i maschi sono più grandi e massicci, presentano inoltre una livrea decisamente più colorata e appariscente.


Dimensioni:

eino a 14 cm i maschi, fino a 12 cm le femmine.
In acquario solitamente non superano il 70% della loro lunghezza massima.


Ciclo vitale:

5 anni.


Dimensioni Acquario:

almeno 200 litri per 5 esemplari.


Valori consigliati per l’acquario d'allevamento:

- PH: 7,0 / 8,0
- GH: 8 / 20 °dGH
- Temperatura: 25 / 29 °C


Allestimento acquario d'allevamento:

è necessario offrir loro un acquario ben piantumato, ma con ampio spazio centro anteriore libero, a disposizione per il nuoto. Importante la presenza di una forte movimentazione dell'acqua, al fine di garantire una corretta ossigenazione, molto importante per questo pesce. Si tratta di una specie piuttosto sensibile agli sbalzi dei valori dell'acqua, è bene quindi inserirli in acquari ben maturi, in funzione preferibilmente da non meno di 4 mesi, in modo da garantire la presenza di un ecosistema sufficientemente stabile.


Alimentazione:

onnivoro. In acquario accetta senza problemi tutti i più comuni mangimi secchi e liofilizzati. E' importante però offrire dieta varia e comprendente almeno due / tre somministrazioni settimanali di alimento vivo o surgelato, ad esempio Chironomus, Daphnia, Tubifex.
Saltuariamente, ma con parsimonia, si possono somministrare verdure in foglie (ad esempio lattuga) e piccoli gamberetti essiccati (come quelli preparati appositamente per le tartarughine acquatiche).


Livello di nuoto:

centrale.


Comportamento:

pesce pacifico e gregario. Va allevato in piccoli gruppi di almeno 5 esemplari, altrimenti diviene timido e, a volte, nervoso. Se nel gruppo allevato sono presenti più maschi li noterete spesso lasciarsi andare a piccole innocue scaramucce, al fine di stabilire e garantire una determinata gerarchia.


Biocenosi:

è un pesce assolutamente pacifico e socievole, ideale quindi per grandi acquari comunitari, preferibilmente assieme ad altre specie di Melanotaenia. Evitare l'abbinamento a pesci troppo aggressivi.



La Riproduzione


Difficoltà d'ottenimento della Riproduzione in acquario:

difficoltà media. E' possibile ottenerla ma è indispensabile disporre di un apposito acquario riproduttivo.


Modalità riproduttiva:

ovipara.


Maturità sessuale:

non si hanno dati certi in merito.


Formazione della coppia:

per ottenere una coppia di riproduttori occorre osservare attentamente il branco presente nella vasca d'allevamento, ed attendere che spontaneamente si formi una coppia, la quale sarà facilmente riconoscibile dagli intensi e spettacolari giochi amorosi, composti prevalentemente da nuoto circolare e parate varie, e dall'intensa colorazione sfoggiata dal maschio. A quel punto occorre prelevare la coppia e trasferirla nell'acquario riproduttivo.


Alimentazione della coppia:

non si hanno particolari indicazioni in merito.


Valori consigliati per l'acquario riproduttivo:

come acquario d'allevamento...

- PH: 7,0 / 8,0
- GH: 8 / 20 °dGH
- Temperatura: 25 / 29 °C


Allestimento acquario riproduttivo:

è sufficiente un acquario di 60 litri, con arredamento spoglio o del tutto assente. Il fondo deve però essere completamente ricoperto da piante a foglie sottili (ad esempio Myriophyllum) e/o muschi (ad esempio Vesicularia dubyana). Disporre protezioni sulle bocchette d'aspirazione del filtro (ad esempio con tessuti a maglia fitta, come Tulle e Organza).


Deposizione e fecondazione:

la femmina rilascia le uova sopra alla vegetazione in più riprese, fino ad un numero totale di circa 130 / 200 unità. Il maschio subito provvede alla loro fecondazione.


Schiusa e primi giorni:

la schiusa avviene dopo circa 6 / 7 giorni. Il riassorbimento del sacco vitellino è assai rapido ed in pratica da subito occorre fornire alimenti agli avannotti. Seppur i casi di predazione siano sporadici è preferibile rimuovere i riproduttori già dal giorno seguente alla deposizione.


Alimentazione e crescita degli avannotti:

appena avvenuta la schiusa occorre fornire piccoli alimenti vivi, frequentemente durante la giornata. Ideali risultano i naupli di Artemia salina appena schiusi. Dopo i primi 3 / 4 giorni si può iniziare a somministrare anche appositi mangimi secchi per avannotti finemente sbriciolati.



 

Note: si ringrazia Davide Robustelli di Acquarishop per i suoi esemplari messi a mia disposizione per alcune foto


Ultimo aggiornamento (Domenica 14 Novembre 2010 01:38)

 

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